Capitolo 36

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"Come ben saprà signorina Vargas non posso fare un'azione di questo genere..." - specificó subito la donna -

" Giudice Millstone, mi può dire cosa legge su questa targhetta?" - la indicò -

"Clarissa Vargas!" - disse poi leggendolo -

"Esattamente giudice ed è per questo, che io posso chiederle ciò che voglio!" - tuonò Clarissa -

"Non mi abbasserò ai suoi giochetti signorina. Faccio questo lavoro da vent'anni ormai e sono sempre stata onesta, non inizierò ora a rovinarmi..." - spiegò la donna -

Clarissa scoppiò a ridere mentre iniziò a camminare su e giù per il suo ufficio, fermandosi di fronte alla enorme vetrata con vista sulla città di New York.

"Kate.." - la chiamò per nome - " forse non ci stiamo capendo molto bene, per questo provvederò subito a chiarirti al meglio le idee.."

Clarissa tornò alla sua scrivania, aprendo il suo portatile voltandolo verso la donna che stava di fronte a lei. Premette un tasto e sullo schermo comparve una fotografia che ritraeva lei insieme ad un bambino ed un uomo. Il giudice subito spalancò gli occhi: nel suo sguardo si poteva notare solamente paura.

"Li riconosce non è vero?" - domandò retoricamente Clarissa -

" Come fa..come fa a..." - la saliva del giudice si seccó totalmente, rendendole difficile la deglutizione -

"Come faccio a sapere chi sono? Vede signora Millstone, io ho risorse e mezzi ovunque. Quando desidero una cosa, mi viene sempre data, con le buone o le cattive maniere.." - Clarissa si posizionò dietro la sedia del giudice, sussurrandole all'orecchio -

"Lei sa che quello che sta facendo è un reato penale? Potrebbe andare in prigione per anni se solo la denunciassi..." - esclamò la donna agitata -

" Ma già sappiamo che questo non succederà mai giudice.." - Clarissa sorrise leggermente mentre vedeva la donna contorcersi sulla sedia - " giusto? Non vogliamo che per sbaglio accada qualcosa a questo bellissimo bambino no?" - la donna puntò il suo dito sullo schermo -

"La prego signorina Vargas, lui non c'entra nulla con le nostre questioni, possiamo risolverle tranquillamente tra noi.." - disse Kate con la voce tremolante -

Clarissa, quella sera, aveva convocato il giudice Millstone nel suo ufficio, la stessa, che presiederà l'udienza di Lauren e dovrà decidere del suo futuro. Naturalmente le intenzioni della donna non erano delle migliori, in un modo o nell' altro avrebbe convinto quella funzionaria a darle quello che desiderava e cioè, che condannasse la dottoressa Jauregui e la radiasse dall'albo dei medici.

Clarissa, anche grazie a suo padre ed alla sua azienda, nel corso degli anni, aveva conosciuto centinaia di persone. Possedeva una lista infinita di contatti, di gente d'alto rango nella società, che lavorava in ogni ambito e settore. Questa giudice era una vecchia conoscenza di suo padre, che anni addietro lo aveva accusato di frode e di appropriazione indebita, accuse poi rigorosamente respinte. Aveva chiesto alla sua esperta informatica Normani, di scavare in ogni singolo meandro della sua vita, in modo da trovare qualcosa per minacciarla. La donna era però totalmente pulita, non aveva mai commesso uno sgarro, né nella vita professionale, né in quella personale. Era sposata ed aveva questo bambino di dieci anni che erano l'unica arma che Clarissa poteva usare contro di lei. Non aveva scrupoli ed avrebbe usato anche un'innocente per raggiungere il suo scopo.

"Questo dipende da lei giudice Millstone, sei lei mi darà quello che voglio, Aron, è questo il suo nome vero?" - la donna annuì - "sarà sano e salvo.."

"Che cosa dovrei fare?" - chiese la funzionaria sospirando -

" È semplice..." - replicò Clarissa porgendole una cartella - " questo è uno dei casi che le verrà sottoposto a breve.." - la donna cominciò a sfogliare le carte -

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