Last Chance

Capitolo 16

La vita è strana, piena di sorprese che la possono cambiare in qualsiasi istante. L'inaspettato dicono, sia la cosa migliore da aspettarsi. E Camila ne era consapevole. Aveva a malapena 24 anni, eppure era stata messa di fronte a numerose prove: la malattia della sorella, la laurea che non avrebbe mai creduto di poter conseguire, il tirocinio in uno dei programmi migliori del paese e poi c'era Lauren Jauregui, uno dei neurochirurghi più acclamati del mondo, che sembrava essere attratta da lei. Fino a qualche anno fa, non avrebbe mai potuto immaginare tutto questo: la cubana si vedeva già rinchiusa in un ristorante che puzzava di fritto e cipolle, a servire tavoli per il resto della sua vita. Non aveva mai creduto nel destino, semplicemente credeva che le cose accadessero in modo naturale e sempre per una ragione. Oggi però non riusciva a spiegarsi, come lei, una ragazza proveniente da una famiglia non benestante, emigrata da Cuba per cercare delle nuove possibilità, fosse riuscita ad arrivare così in alto.

Continuava a guardarsi intorno e catturare ogni singolo movimento ed oggetto, come se prima o poi, quell'ospedale fosse destinato a sparire ed a lei non rimanesse più nulla. Sapeva quanto fosse fragile il suo posto lì dentro, avrebbe potuto essere sostituita da chiunque al primo errore ed era per questo, che cercava di dare il massimo giorno dopo giorno.

Non era passata neanche una settimana da quando lavorava li dentro, eppure quel posto le aveva già dato soddisfazioni e problemi, per non parlare di incontri, inaspettatamente ravvicinati. Ancora non capiva cosa Lauren ci trovasse in lei: era una donna sexy, forte, determinata e piena di successo, avrebbe potuto avere chiunque, perché proprio Camila, una semplice specializzanda?

Sapeva che tutte le domande ed i dubbi avrebbe dovuto esporli alla diretta interessata, in modo da non diventare pazza e ripensare alle sue labbra, alle sue mani, ai suoi occhi, più e più volte al giorno; ma parlare con la dottoressa Jauregui non era facile, soprattutto per il modo molto intimidatorio ed autoritario che le apparteneva.

" In questo modo l'equipe di ognuna, avrà il tempo di operare in ogni settore necessario..." - concluse Lucy, dopo aver mostrato delle diapositive -

"Mi sembra tutto molto azzardato, non è mai stato fatto prima.." - chiosó Lauren seria -

La dottoressa Jauregui e la dottoressa Vives si trovavano nella sala conferenze dell' ospedale, di fronte ad uno schermo gigante pieno di diapositive, a parlare di uno degli interventi più complicati che avrebbero mai dovuto affrontare nelle loro carriere: due gemelle siamesi di quasi 5 anni, collegate entrambe tramite la testa, volevano essere separate dai genitori, che non ne potevano più di vederle stare male. In realtà, almeno per il momento, le bambine, fisicamente, non avevano alcun tipo di problema. Entrambe godevano di ottima salute anche se possedevano un pezzo di corpo in comune. Con il passare degli anni, sicuramente, le loro condizioni sarebbero peggiorate e l'unica soluzione per loro, sarebbe stata quella di cui oggi stavano discutendo. Questa procedura, non era mai stata eseguita, se non da un medico negli anni ottanta, che però perse entrambi i pazienti.

Lauren era sempre stata un chirurgo molto scrupoloso ed attento: non lasciava mai nulla al caso, prima doveva essere sicura di potercela fare e poi avrebbe dato una speranza ai suoi pazienti. Le avevano insegnato, soprattutto sua madre, che le persone da curare sarebbero state un bene prezioso per lei, più dei soldi, dei riconoscimenti e della fama. Aveva offerto i suoi servizi ad un numero smisurato di gente ormai e nessuno, avrebbe mai potuto accusarla di negligenza.

"Appunto perchè non è mai stato fatto, noi potremmo farlo e diventare famose nel mondo.."
- esclamò Lucy entusiasta -

"A me non interessa nulla diventare famosa, se questo vuol dire mettere a rischio la vita di quelle due bambine e se fossi un medico decente, anche per te varrebbe la stessa cosa!" - tuonò Lauren furiosa -