Capitolo 23

5.1K 233 5
                                    

QUALCHE ORA PRIMA

"Non mi interessa nulla dei tuoi principi morali Jack, sappiamo benissimo che non ti faresti nessun scrupolo se non ci fosse in ballo la figlia della tua amante!" - urló Lucy inferocita -

"Che cazzo urli ragazzina? Vuoi per caso farti sentire da tutto l'ospedale?" - si agitò l'uomo, guardandosi intorno per assicurarsi che nessuno avesse sentito-

Jack Davemport era diventato direttore del Saint Ambrose un paio di anni prima, secondo una graduatoria che lo aveva visto precedere ogni altro medico adatto a quel ruolo, davanti allo sgomento di tutti, il suo compreso, che non si sarebbe mai aspettato di farcela. Era un chirurgo nella norma, né troppo bravo, né troppo scarso. Dava i suoi servigi senza sprecarsi troppo, per lui, essere un medico, era soltanto un semplice lavoro come un altro. Non gli importava di nessuno, se non di sé stesso, i pazienti molto spesso, si lamentavano della sua freddezza.

Aveva preso il comando dell' ospedale non certo per merito ma per conoscenza. Dopo aver lavorato per qualche tempo sotto le direttive della dottoressa Clara Jauregui, il loro rapporto era diventato tutto altro che lavorativo. Passavano le notti insieme a casa dell' uomo quando il marito di lei era in viaggio per affari e Lauren era troppo impegnata a studiare per accorgersi di qualcosa. Nessuno aveva saputo mai nulla, si erano assicurati di fare le cose per bene, fino a quando, Lucy, sotto gli ordini di qualcuno, lo aveva scoperto.

Questa tresca andava avanti ormai da anni e quando un giorno, Clara dovette lasciare il suo posto da direttrice per altri impegni, Jack, miracolosamente, salì nella graduatoria, diventando così, capo dell ospedale.

"Mi spieghi per quale motivo la odi così tanto?" - domandò l'uomo, notando gli occhi spiritati della ragazza -

"Quella donna ha rischiato di mandare in fumo il mio sogno di diventare medico soltanto perché volevo starle vicino e se non fosse stato per qualcun  altro, io, oggi, sarei in un locale  a servire ai tavoli.  Si crede chissà chi soltanto perché ha due attestati appesi al muro ma questa volta la pagherà e non vedo l'ora di vedere la sua faccia non appena avrà perso tutto!" - sorrise maliziosamente Lucy -

"Con chi stai lavorando?" - domandò Jack curioso di sapere chi fosse la mente di tutto quel piano -

"Credi che io lo venga a dire a te? Tu devi solo eseguire i miei ordini, niente di più e niente di meno.." - affermò dura la ragazza -

"E se non volessi farlo?" - domandò mentre Lucy scoppiò a ridere divertita -

" Capiamoci bene signor Davemport.." - la dottoressa si avvicinò a pochi centimetri dal suo viso -

"Tra me e te, non esiste nessun se. Tu fai esattamente quello che ti dico io senza fare nessuna domanda. Se poi vuoi giocare con me.." - si udì il clic di un coltellino che si apriva -

"Giocherai alle mie condizioni, che non credo ti piaceranno.." - Jack sentì la lama fredda posarsi sul suo collo - "ci siamo capiti?" - domandò Lucy -

"S-si" - disse flebilmente l'uomo ancora sotto la presa di quel coltello -

"Perfetto. Ora che non ci sono più dubbi, possiamo parlare di affari."

Lucy ripose il coltellino nella tasca, mentre si diresse verso il mobiletto dove era sicura che Jack tenesse qualche alcolico. Infatti, non appena lo aprì, trovò una bottiglia di whisky single malt che gli era costata un sacco di soldi. Prese uno dei bicchieri e ci versò tranquillamente il liquore dentro.

"A te no, perché poi potrebbe offuscarti la mente e farti combinare dei casini e noi non vogliamo che accada giusto?" - Lucy sorseggiò un goccio di alcol mentre l'uomo annuì -

Last Chance   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora