Ultimo capitolo

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La chiesa era gremita di gente, tanto che la stessa Camila si stupí visto che si trovavano fuori casa. Molti erano colleghi, venuti da tutta Europa per darle l'ultimo saluto, altri, persone che Lauren aveva guarito. Vedere quelle facce così dispiaciute ma allo stesso tempo grate, a quella donna che grazie al suo talento, gli aveva ridonato il loro bene più prezioso: la vita, fu per Camila la gioia più grande.

Tutti presero posto sulle panche di legno lucido. La cubana si sedette in prima fila, accanto alla madre e di fronte all' altare. Voleva rimanere il più vicino possibile, in modo che Lauren, potesse sentire che lei era lì.
L'organista iniziò a suonare e fu così, che tutti i presenti girarono la testa verso l'uscita, da dove fece capolino la bara, adornata da sue corone imponenti di fiori.

Camila non aveva intenzione di piangere, anche se le risultava molto difficile, soprattutto quando il prete, iniziò ad elogiare tutti i pregi della corvina, definendola per la persona meravigliosa che era.

"C'è qualcuno che vuole dire qualcosa?" - domandò il prete -

Camila si alzò in silenzio, salendo le scale per arrivare sino al microfono. Aveva le mani che tremavano e sapeva che non avrebbe ricordato nulla di ciò che avrebbe voluto dire, così scrisse tutto su un piccolo foglio bianco, che poggiò sul leggio.
Tutti i presenti avevano gli occhi puntati su di lei. Di fronte, l'enorme fotografia di Lauren, sempre bellissima, in qualsiasi foto facesse. Quegli occhi smeraldo, così particolari, da essere unici.

"Non mi dilungherò molto..." - iniziò la cubana - "mi basteranno poche e semplici parole per descrivere Lauren."

Camila afferrò saldamente i bordi del leggio per prendere un po', di quella forza, che piano piano, sentiva mancare. Fece un respiro profondo, chiuse gli occhi e si lasciò trasportare da quello che il cuore, in quel momento e sempre, le aveva detto su quella meravigliosa donna che era stata accanto lei per troppo poco.

"Quando ti ho conosciuto, non avrei mai immaginato, potessi diventare uno dei pilastri fondamentali della mia vita. Eri così spocchiosa, intransigente, antipatica e stronza!"

Le persone iniziarono a mormorare, rivolte tutte verso il prete che sgranò gli occhi, diventando un po' pallido, sotto la risata generale di tutti.

"Mi scusi, ma sa, oggi, il signore ci permette alcuni sgarri.." - disse la cubana al prete ironizzando -

" Tutti ti hanno sempre conosciuto per ciò che eri esteriormente, con il tuo scudo da donna impenetrabile, dedita solo al lavoro, in cui eri e rimarrai la migliore. Io però sono andata oltre, oltre quelle barriere, quei muri altissimi, dietro a cui ti nascondevi.." - una lacrima cadde pesantemente su uno dei fogli di carta sottostanti -

" Mi hai insegnato tante cose, dal lavoro alla vita reale, la stessa, che avrei voluto condividere con te, per sempre. Perché si, Lauren, a breve ti avrei chiesto di sposarmi.."

Le persone sedute tra i banchi, cominciarono a tirare fuori i fazzoletti di carta, asciugando le lacrime che bagnavano il loro viso. La madre della corvina, in prima fila, guardava fiera, quella ragazza di cui si era innamorata sua figlia e pensava, che non avesse potuto scegliere di meglio.

"E tu, con quegli occhioni verdi, mi avresti guardata, avresti messo le mani sui fianchi e mi avresti detto "ma sei pazza? Ci conosciamo da pochi mesi!" ed io, ci avrei messo due secondi a convincerti perché il nostro amore, anche se nuovo, era e sarà più forte di tutto. Siamo sempre state io e te. Io e te contro il mondo. Io e te a ridere e farci il solletico il mattino appena sveglie, io e te contro il tempo che insieme sembrava scorrere velocemente ma separate, sarebbe sembrata un'eternità, io e te felici e spensierate a goderci la vita. Le nostre anime erano destinate ad incontrarsi ed è per questo, che sono convinta, che un giorno, ci incontreremo di nuovo, in un'altra vita e sarà ancora più bello di come è stato. Mi hai chiesto di combattere. Non ci sarà giorno che smetterò di farlo. Vincerò questa battaglia, la vincerò per te, perché so, che anche da lassù, il tuo sorriso, illuminerà i miei giorni, fino a che ci ritroveremo di nuovo abbracciate sotto le nostre stelle e grideremo al mondo, che noi, ce l'abbiamo fatta."

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