Ed ecco che lei sorrideva e la stanza si illuminava, che fosse giorno o sera, lei, così semplicemente lei, aveva la capacità di scioglierti e infuocarti al tempo stesso. Era cura e veleno di un mondo impegnato a vagare senza meta.
Lui la guardava e sentiva che tutte le tempeste che aveva dentro di colpo si placavano.
" Era messo proprio male " pensò e forse non si sbagliava.
Era messo proprio male perché anziché andare a prendere il suo piccolo angolo di Paradiso era lì fermo a contemplare quel sorriso come se si trattasse della sua vita e la sua missione fosse quella di proteggerne la purezza e quel calore così genuino, raro nel mondo odierno.
Era così bella mentre leggeva quel libro portando ogni tanto una tazza di tè fumante alle labbra, quelle labbra carnose leggermente arrossate per il calore della bevanda.
Alternava questo gesto a quello di alzare quel paio di occhiali scuri che, puntualmente, le scendevano sul ponte del naso.
Era così armonica, così calata nella sua realtà da non rendersi conto che era diventata la miglior opera d'arte per qualcun altro.
E per lui era proprio così , protagonista delle sue fantasie, stregato dalle sue movenze delicate e precise ma, allo stesso tempo, alla continua ricerca di qualcosa a lui sconosciuto.
Lei invece rimaneva lì a quel tavolo vicino la vetrata a perdersi nelle parole e nei concetti che leggeva, credendosi così INVISIBILE da non preoccuparsi se qualcuno la stesse guardando o meno. Ferma nella sua dimensione senza compromettere la sua natura da ragazza normale.
Ed era questo quello che lui cercava, la normalità, dote che tanto sembrava scontata e ridicola era la sua diffusione così infima.
Finalmente si decise a scogliere quell'incantesimo che lo aveva impadronito e andare da quella ragazza di cui si era tanto invaghito.
Si sedette al tavolo senza che lei se ne accorgesse subito e da così vicino poté notare la bellezza degli occhi di lei quando un raggio di sole li colpiva animando quelle sfumature dorate che le incorniciavano l'azzurro mare.
Ora che era così assorta nel suo libro, sembrava un mare calmo, uno specchio d'acqua sereno e che donava serenità, quando con un gesto fugace i suoi occhi si posarono sul ragazzo sedutole di fronte si scatenò la tempesta.
Lei era sorpresa, si sentiva quasi violata, come se quel ragazzo dagli occhi verdi avesse appena rotto la bolla in cui si era rinchiusa.
- Piacere Federico - disse lui con un sorriso come a volersi scusare per aver alterato l'equilibrio che regnava sovrano e ne faceva di lei la regina indiscussa.
- Ginevra - disse lei con un sorriso, diffidente, di cortesia, cercando di nascondere quello strano magone che le stava attanagliando il diaframma.
E così ebbe inizio tutto, per magia o per destino.

STAI LEGGENDO
Stuck in her daydream
ChickLit(SOSPESA) Ginevra, torinese doc, insegue il suo sogno a soli 22 anni, vuole scrivere del mondo, vuole avere il privilegio di informare le persone sugli eventi, e quale miglior accessione se non la ricerca di un nuovo stagista da parte di Arturo Maga...