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P.O.V. GRACE
Un odore misto a muffa, medicinali, chiuso e non so quant'altro mi occupa le narici. Mi gira fortissimo la testa, provo ad aprire gli occhi ma vedo sfocato. Una luce mi acceca, provo a mettere una mano davanti ai miei occhi ma sono legata ad un lettino. Inizio ad agitarmi. Il mio primo pensiero è Ermal.
Provo a chiamarlo ma non c'è nessuno. "Se pensi ancora che il tuo principino possa salvarti stai sbagliando tesoro" la sua indimenticabile voce. La mia morte, l'unica persona che mai e poi mai avrei voluto incontrare: Silvia. Era troppo bello per essere vero. "Farai la stessa fine dei tuoi genitori lurida. Con una sola differenza... La causa della tua morte sarò io invece la causa della morte di quegli stronzi dei tuoi genitori è stata mia madre.." inizia a ridere istericamente e dopo qualche minuto se ne va. Non ci posso credere. I miei genitori sono morti per colpa di sua madre. Le lacrime mi invadono gli occhi e penso di non essermi mai sentita così male. Piango e piango finché non inizia a girarmi la testa e mi riaddormento sperando che tutto questo sia solo un incubo.

Qualcuno mi sta pungendo il braccio, mi sveglio di soprassalto e accanto a me c'è ancora quell'arpia. Mi sta infilando un ago nel braccio sinistro. Inizio ad urlare e a dimenarmi. Sento un dolore atroce e ancora buio.

Non so che ore sono, che giorno è ma so solo che il mio corpo non riesce a sopportare ancora tutto ciò. Penso di morire, si sto morendo. Il mio ultimo pensiero è Ermal, quegli occhioni vispi che mi accompagnavano ovunque. Quelle labbra che da poco erano diventate mie. Quelle mani che accarezzavano la mia pelle. Quella sua dolce e calda voce che faceva rabbrividire ogni parte del mio corpo. Tutto il suo essere che mi faceva impazzire. L'ho amato dal primo istante, lo amo e lo amerò per sempre.
Finché morte non ci separi dicono ed ecco che adesso sto morendo. Ermal io ti amo.
Addio.

Non Ho Più Bisogno Di VedereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora