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Stiamo camminando da un paio di minuti in religioso silenzio, non riesco a capire perche ci sia così tanta tensione nell'aria e tra di noi. Vorrei farmi un viaggio nella sua testa per capire a cosa sta pensando in questo momento.

"Vorrei avere lo stesso rapporto che hai con lui.." è come se mi avesse letto nel pensiero.. "Ermal tu sai il perché" vedendolo abbastanza triste per questa notizia decido di continuare il mio discorso "Nonostante tutto però non escluderei la possibilità. Non riesco a raccontarti nulla di me, scusami ma solo il pensiero che tu sia fidanzato con lei mi fa rabbrividire." Prendo fiato e continuo "Voglio essere sincera con te, ogni volta che ti guardo, ogni volta che parlo con te, ogni volta che sei accanto a me ho un'irrefrenabile voglia di abbracciarti, tenerti per mano e non lasciarti più, ma Ermal il fatto è che se ti guardo vedo e penso a lei, vedo tutti i baci che ti avrà dato, tutte le carezze che vi siete scambiati, tutti i vostri momenti insieme, il suo "stemma" sul tuo corpo e non riesco ad ignorarlo."

Finalmente ce l'ho fatta, ho detto ad Ermal tutto ciò che penso. Tutto d'un tratto trovo le pietre a terra moolto interessanti, ma Ermal non sembra voglia pensarla come me, quindi mi alza il viso con due dita sotto il mento e mi costringe a guardarlo in quei maledetti occhi, difronte ai quali io non resisto. Mi manca l'aria con questa vicinanza "Hai ragione, non voglio forzare niente e mi sto sforzando per capirti a tutti i costi, ma anche io devo dirti una cosa, altrimenti non riesco a fare niente..." un dolore lancinante allo stomaco mi attacca, Ermal mi vuole far morire così "Io...Io l'ho...Io l'ho lasciata." Dice tutto d'un fiato. Neanche il tempo di elaborare tutto ciò che una vecchia interrompe tutto. "Ciao Ermal!!! Come stai?" La vecchia ha una voce stridula, comparabile al falsetto di Ermal in "Amara terra mia".

I suoi occhi color ghiaccio mi squadrano per bene e i suoi tratti del viso si induriscono, guardando il suo viso mi ricorda tanto Silvia...

"Ciao Laura, tutto bene tu?" sento Ermal irrigidirsi, ha paura di qualcosa perché cerca la mia mano e appena la trova unisce le nostre dita, come se  ne avesse assolutamente bisogno. "Anche, allora come procede la storia tra te e mia figlia? Vi ho lasciati a quando tu le hai chiesto di sposarla, quand'è il matrimonio quindi?" Il mondo che poco fa sembrava un luogo favoloso mi crolla addosso, provocandomi ferite incurabili con i suoi cocci.

"Ho ricevuto una telefonata, scusate" ecco la scusa che uso per allontanarmi da uno stronzo e da quella vecchia che sicuramente mi conosce, altrimenti non  avrebbe specificato così tante cose. La mano di Ermal stringe la presa sulla mia, ma con una mossa decisa mi libero da quella stretta che sembra quasi volermi uccidere, anche se indipendentemente dalla presa lui, come aveva già fatto la sua "promessa sposa", mi ha già ucciso e penso che lo abbia capito quando gli rivolgo uno sguardo con gli occhi pieni di lacrime.

Non Ho Più Bisogno Di VedereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora