twenty (part B)

996 80 13
                                    

erano tutti riuniti intorno all'albero, dopo essere stati due buone ore a tavola a chiacchierare e mangiare. Jimin presto diventò più amichevole e iniziò a parlare tranquillamente; arrossiva a qualche domanda, forse un pò scomoda, ridendo facendo parlare per la maggior parte Jungkook. Questo si divertiva a rispondere alle domande dei suoi familiari poiché gli piaceva prenderli un pò in giro e scherzarci. Sembrava andare tutto bene se non fosse stato per il fratello di Jungkook che continuava a tenere il suo sguardo fisso sul fratello senza neanche rivolgergli una parola. Jimin si chiedeva il perché del suo comportamento cercando più volte di chiedere al coinquilino di ciò ma senza risultati, poiché questo sviasse sempre il discorso.

"Eomma!" gridò Jungkook prendendo un regalo da sotto l'albero e passarlo alla madre "questo è da parte mia e di Junghyun" continuò sorridendo mentre tutta la famiglia era concentrata a sulla madre che toglieva gentilmente la carta dalla piccola scatolina. 

"oddio! Ma sono bellissimi!" disse la madre portandosi una mano al petto guardando i bellissimi orecchini d'oro bianco nella scatolina. Si alzò dalla sedia in cui si ritrovava andando ad abbracciare i due figli, uno al lato opposto dell'altro.

Jimin sorrise a quei dolci abbracci e piccoli bacetti dati con tanto affetto. Si chiedeva se anche lui, se non l'avessero venduto, sarebbe stato amato come Jungkook dai suoi genitori. Si chiedeva se avrebbe passato il natale con i suoi zii e nonni ridendo e scherzando, scambiandosi regali accompagnati da affetto e felicità. Si chiedeva se almeno i suoi genitori lo avessero tenuto, se non fosse stato per i loro problemi, se non fosse stato per la loro mancanza di soldi, se non fosse stato per Yoongi: Lo avrebbero tenuto? O lo avrebbero dato via comunque? L'avevano mai amato in quei suoi dieci anni di vita? O hanno sempre finto?. Questo Jimin non potrà mai saperlo, portandosi con sé tutte le domande che ha, per tutta la vita, senza risposta.

L'apertura dei regali andava a gonfie vele. Tutti sembravano felici di quello che ricevevano senza contestare, poiché non sarebbe stato carino.

"Jiminie! Tieni" disse Jungkook prendendo dalla tasca dei suoi Jeans una piccola scatolina di velluto rosso passandola al minore. Questo rimase un attimo confuso concentrando il suo sguardo sul maggiore che aveva un sorriso a trentadue denti sulle labbra "dai prendilo" concluse Jungkook avvicinando di più la scatolina a Jimin; la prese lentamente e tremolante. Guardò per un'altra volta il coinquilino e poi apri la piccola custodia. I suoi occhi si illuminarono spostandosi subito sul maggiore che saltellava seduto e sorrideva. Jimin riportò il suo sguardo sull'oggetto estraendolo dal contenitore. Era un anello; non di fidanzamento, ma un semplice anello, o almeno quello sembrava. Il minore se lo passò fra le mani il piccolo oggetto d'oro bianco guardandolo estasiato. Notò che all'interno c'era una piccola scritta, due parole, cinque lettere e il significato più complesso del mondo. 'ti amo' era tutto quello che aveva letto in quel momento. I suoi occhi, fissi sulla frase, erano lucidi, sulle labbra sfoggiava un enorme sorriso di gioia e nel cuore non aveva non che una persona. 

Forse non stavano insieme da molto, forse non si conoscevano bene, forse erano solo ragazzi. Forse era troppo presto, ma a Jungkook pareva così tardi, tardi da fargli male per quanto non poteva essere sincero con Jimin. 

Questo rivolse il suoi occhi al maggiore, faciendo scendere una piccola lacrima.

------------------------------------

I have nothing to say so...

love y'all<3


like a doll🌺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora