twenty-one

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I due ragazzi salutarono la famiglia Jeon e si diressero verso la macchina. Il tragitto fu silenzioso senza neanche una semplice parola. Ancora una volta il silenzio regnò tra loro. Jimin era troppo scosso dalle troppe emozioni per formare una frase di senso compiuto e Jungkook era quasi triste misto arrabbiato. Lui sapeva bene il perché, ma non voleva ascoltarsi, non voleva ascoltare la verità, preferiva vivere nella menzogna più che far soffrire lui e sopratutto Jimin, la sua rovina, il suo desiderio proibito, la sua criptonite. Sapeva quanto avrebbe sofferto Jimin, sapeva che lo avrebbe odiato, però gli andava bene così, perché Jimin non lo avrebbe mai saputo, ne da lui, ne dagli altri. Sarebbe stato come un eterno segreto.

I due ragazzi uscirono dalla macchina arrivati a destinazione raggiungendo il piccolo appartamento. Jimin camminava dietro Jungkook perso nei suoi pensieri giocherellando con l'anello che gli era stato regalato dal maggiore la stessa sera. Sorrise felice ripensando a quel piccolo momento dove pensò "è così che ci si sente quando qualcuno ti ama? Un esplosione di gioia e emozioni felici?" perchè in quel momento si era definito la persona più felice dell'intero mondo. Finalmente qualcuno lo amava, era amato, era finalmente amato; ma lui amava quella persona? Amava Jungkook, come lui amava Jimin? Come si capisce che ami una persona? Ma la domanda più ovvia da fare è: Jimin ha mai amato qualcuno? Ci è mai riuscito? Lui non lo sa, e questa cosa lo manda in confusione. 

"Jiminie..." lo chiamò Jungkook appena entrati in casa vedendo Jimin correre verso la sua stanza. Questo si bloccò rimanendo di spalle. "non ho bisogno che tu me lo dica...voglio solo sapere se almeno hai mai pensato di farlo..." continuò il maggiore con voce spezzata. Jimin prese un lungo respiro, con i pensieri incasinati e il cuore che batteva forte. Rimase di spalle al suo hyung non riuscendo a voltarsi cercando di non iniziare a piangere. Jungkook abbassò la testa capendo iniziando a camminare superando il minore pronto per chiudersi in camera, ma Jimin gli afferrò il polso lievemente. Il maggiore si voltò confuso incontrando gli occhi piangenti del coinquilino. 

"per me...per m-me...è complicato...non so, non so cosa sia l'amore. Non l'ho mai provato. Mi dispiace non poterti dare la risposta che vuoi, ma...ma penso...penso di non saper come si faccia. Non so se mai lo saprò. Io...io so solo che ho bisogno di te. Disperatamente. Quando sto con te il mondo intorno a me si azzera come se fosse tutto perfetto. Perché tu lo sei per me. Tu sei tutto quello che cerco, tutto quello che voglio e tutto quello che ho. Non so se questo sia amore, ma se lo fosse...allora io penso di amarti Jungkook."disse Jimin tra le lacrime e i pensieri che pian piano si evolvevano nella sua testa. Jungkook stravolto dalle troppe informazioni confusionarie del minore, gli prese le guance facendo coincidere le loro labbra. Jimin rimase sbalordito sgranando gli occhi ma non facendo in tempo a Ricambiare poiché il maggiore si staccò subito. I loro occhi si incontrarono, i loro respiri si mescolarono e le loro labbra si sfiorarono. 

Jimin senza pensarci due volte, avendone abbastanza, attirò a sé il maggiore intrecciando le sue braccia dietro il collo di quest'ultimo. Jungkook spinse verso il suo bacino quello di Jimin cingendoci le sue braccia. Iniziò presto un bacio lussurioso e passionale introducendo anche le lingue. Il maggiore non si fece alcun problema a prendere il più piccolo in braccio iniziando a salire le scale senza staccarsi da Jimin. Jungkook aprì poi la porta di camera sua  violentemente entrando richiudendola con il piede. Buttò Jimin sul letto mettendocisi sopra iniziando a riempirlo di succhiotti e baci.

I vestiti strappati, i respiri affannosi, l'odore di sesso, la neve che cadeva, la notte piena di stelle, due ragazzi che si amavano.  Tutto era così giusto, così magico, così perfetto. Era unico, qualcosa di così desiderato, di così bello, di così profondo, più profondo del semplice sesso; era amore. Era quello, era di sicuro quello, qualcosa che si prova al momento adatto con la persona che ami. E in quel momento Jimin capì di essere in un bel casino.

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<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3vi spalmo tanti cuori perché so che mi odierete<33<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3capirete presto<3<<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3

love y'all<3

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