twenty-seven

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Una porta si aprì velocemente e una mano afferrò il polso di Jimin tirandolo via dalla stanza. Lui, ancora un pò immerso nei ricordi, spaventato iniziò a strattonare cercando di scappare. Ma la presta ferrea si avvolse ancora più forte al polso del ragazzo, così da fargli emettere gemiti di dolore e una forte pulsazione lungo tutto il braccio. 

"Jungkook-ah lasciami! Mi stai facendo male!" gridò il ragazzo che ancora si divincolava. Il maggiore non gli diede ascoltò continuando a camminare velocemente. A Jimin iniziò a far male il polso dalla pressa troppo forte e le pulsazioni al braccio si intensificarono. "Jungkook-ah!" Urlò Jimin dal dolore riuscendo finalmente a staccare la presa. Con l'altra mano iniziò a massaggiarsi il polso malconcio facendo uscire dalla bocca piccoli suoni di dolore.

"che cazzo di problemi hai eh? Ma scherzi? Che cazzo pensi di ottenere facendo questo? Non puoi presentarti qui dopo mesi e pensi di poter trattarmi in questo modo." Sputò Jimin allontanandosi ancora di più dal corpo del maggiore che lo stava osservando. "Non hai il diritto di toccarmi" disse il minore continuando a massaggiarsi il polso.

"perché lui può farlo vero? Perché Yoongi ti può toccare, ti può accarezzare, ti può avere quando vuole." disse Jungkook acido stringendo i pugni. "Jungkook-ah lo sai benissimo che è diverso! Sai che io non voglio tutto questo" gli urlò Jimin.

"che neanche io Jimin-ah! Neanche io vorrei stare qui a parlare con Yoongi della tua morte." gli gridò il maggiore. Jimin impiantò per un attimo gli occhi in quelli del più grande, poi, abbassò la testa.  "e così vuole farlo davvero..." sussurrò Jimin. Si passò la lingua sulla gengiva inferiore rialzando la testa. Una lacrima gli percosse il viso.

"perché fa così male? Dovrei esserne felice, almeno non soffrirò più, sarò più sereno e tranquillo. Nessuno mi avrà più in mezzo, così potrò lasciare spazio alla prossima vittima." sussurrò il minore guardando Jungkook. Questo si avvicinò a lui pronto a parlare ma la voce spezzata del più basso lo bloccò. " perché fai così male? Perché non vuoi uscire dalla mia mente. Perché mi infesti i sogni e ti ritrai nei miei dipinti. Perché continuò a fissare questo stupido anello cercando di immaginarti e sentirtelo dire"  Le lacrime di Jimin ormai si dipingevano sul suo volto mentre si rigirava l'anello al dito.

Jungkook ascoltò quelle parole come se fossero sacre e pian piano si avvicinò al minore. Jimin non indietreggio e non si mosse neanche di un centimetro. Si limitò a guardare la figurare del maggiore che si avvicinava. 

Due mani calde gli avvolsero le guance e due labbra sottili si unirono alle sue piene. Altre lacrime uscirono dai suoi occhi mentre con le sue braccia stringevano la vita del più alto. Un baciò così desiderato da entrambi, così proibito, così libero. Così sbagliato, così giusto.  Un bacio dove si sentiva il rancore e la rabbia di Jimin unita al pentimento e l'amore che provava Jungkook.  I due si staccarono ma i loro occhi si incatenarono gli uni agli altri. Passarono minuti indefiniti a guardarsi dentro eliminando tutto quello circostante.

"vieni via con me"

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<3<3<3

love y'all<3

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