twenty-three

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Jimin piangeva, piangeva tanto. Piangeva forte. Piangeva da tirarsi i capelli. Piangeva da avere gli occhi rossi. Piangeva da avere le labbra rotte. Piangeva da avere il cuore a pezzi. Jimin piangeva e Jungkook non lo sapeva. Jungkook lavorava, stava salvando vite, sorrideva e gioiva insieme ai suoi colleghi raccontandogli di Jimin e di quanto lo amava. 

La casa distrutta, con mobili al contrario e vetri rotti, piume dei cuscini per il salotto insieme alle schegge di legno della libreria in pezzi accasciata al terreno. Jimin urlava, gridava, piangeva, impazziva, smontava mobili, tirava oggetti. Chiamava il nome di Jungkook per poi unirlo alle parole 'ti odio', ripetute più volte.  Si strappava i capelli color pece e si mordeva le labbra rosee. Le lacrime continuavano a scendere e il suo stato mentale peggiorava. Tremava pericolosamente e aveva tagli lungo il corpo dati dai pezzi di vetro. Non era rimasto niente di Jimin. In quel momento era come un pazzo, non come Jimin.


Jungkook entrò in casa sorridente poggiando velocemente le sue cose sull'attacca panni. "Jiminie sono a casa" disse felice incamminandosi verso la cucina intento a mangiare qualcosa. "Jiminssi?" lo richiamò avvicinandosi al frigo. Tirò fuori da esso una scatola contenente del cibo avanzato poggiandola sull'isola. Appena poggiò questo però,  notò vari fogli sparpagliati. Si avvicinò curioso iniziando a leggerli. La sua curiosità si trasformò presto in paura e preoccupazione "Jimin-ah!" urlò uscendo velocemente dalla cucina andando verso il salotto. Appena vi entrò i suoi occhi si spalancarono. Era tutto messo a soqquadro: mobili, quadri, foto, piccoli oggetti, era tutto sottosopra. Iniziò a camminare all'interno della stanza non curandosi delle varie schegge. In suoi occhi si aprirono ancora di più quando vide Jimin steso a terra incosciente. Subito il maggiore si accasciò verso di esso "Jimin...Jimin...Jimin-ah!" Lo chiamò scuotendolo. I suoi occhi si fecero lucidi e alcune lacrime iniziarono a scendere. Prese in braccio il corpo del minore notando i vari tagli sul corpo il che fece uscire ancora più lacrime. Senza esitazione uscì di casa con in braccio Jimin pronto per portarlo in ospedale. Lo posò all'interno della sua macchina per poi iniziare a guidare il più velocemente possibile.

Arrivati all'imponete edificio, Jungkook corse immediatamente dentro il quale venne soccorso subito da vari medici. Il corpo del ragazzo incosciente venne messo su una barella e presto portato via.

Jungkook si inginocchiò a terra prendendo i suoi capelli fra le mani. Lui non lo doveva sapere, te lo eri promesso.

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love y'all<3

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