four

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Appena aprì gli occhi una luce accecante glieli perforò. Gli sbatte più volte cercando di mettere a fuoco facendogli inumidire un pò. Subito un profumo di disinfettante gli inebriò le narici che arricciò immediatamente. Cercò di alzarsi ma un dolore lancinante alla schiena glielo impedì. "Ben svegliato" disse una voce facendo sobbalzare Jimin. Quest'ultimo tirò un sospirò di dolore e si accasciò bene sul letto. Aprì meglio gli occhi ritrovandosi davanti una parete bianca. Fece girare la testa per la "sembra" stanza notando di non essere a casa sua, nemmeno steso a terra per strada. 

Con scatto fulmineo una mano gli afferrò il viso e una luce gli trafisse prima l'occhio destro e poi quello sinistro. Non fece in tempo a protestare perché la luce svanì subito. Girò immediatamente lo sguardo e notò accanto a sé un uomo con indosso un camice e tra le mani una cartellina e una  penna. Era concentrato a scrivere qualcosa su quel ammasso di carta mentre Jimin lo scrutava con attenzione; aveva i lineamenti del viso ben delineanti e dritti accompagnati da un taglio dell'occhio a mandorla che metteva in risalto la sua pupilla color cioccolato e un naso dritto e un pò a patata. Le labbra erano fini e allargate in un piccolo sorriso. A Jimin però non sfuggì la piccola cicatrice situata sulla guancia sinistra che considerò molto particolare. Scendendo con lo sguardo notò un cartellino con su scritto "dott. Jeon" che non notando lo pronunciò a voce lieve ma cosa che riuscì a sentire anche il medico vicino a lui.

"mi sai dire come ti chiami?" chiese dopo aver sorriso un pò. Il dottore si avvicinò al letto prendendo da un comodino vicino al letto in cui si trovava Jimin uno stetoscopio. "J-Jimin...P-Park Jimin" rispose sobbalzando quando l'uomo gli posò l'oggetto che aveva appena preso sul petto. "ok...Allora Jimin...io sono il dottore Jeon" disse togliendosi da Jimin prendo in mano di nuovo la cartellina appuntandoci qualcosa sopra. Il ragazzo riprovò a sedersi sul letto aiutandosi mettendo le mani dietro la schiena ma ricadde violentemente sulla superficie morbida del letto. "ehi ehi ehi! Stai attento!" disse il medico lanciandosi verso il più giovane per aiutarlo. "devi fare attenzione...sei ferito gravemente" continuò poggiando la cartella e mettendo le mani sotto la schiena di Jimin mettendolo nella giusta posizione. Il minore spaventato lo allontanò subito subito provocandosi un dolore lancinante alle braccia. Il dottor Jeon rimase stupefatto dal gesto del ragazzo che subito dopo iniziò a tremare. Si schiarì la gola riprendendo i fogli di carta. "allora Jimin hai qualcuno che posso chiamare per farti venire a prendere?"  Jimin si irrigidì scuotendo immediatamente. Il medico lo alzo un sopracciglio stranito "un amico o un parente lontano?" chiese cercando qualche risposta positiva che non arrivò. 

"ehm...okay...io torno subito"  disse uscendo poi dalla camera.

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