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Fece scorrere l’acqua dal lavandino e si sciacquò il viso agitato.

“é andato per sempre” pensò “impossibile” si asciugò il viso e poi uscì dal bagno come se niente fosse successo.

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<Cosa?!> esclamò scioccato Hyunjin.

<esatto vi ho iscritto al liceo di questo posto> confermò Bangchan sedendosi sulla sedia di legno di betulla.

<perché l’hai fatto? Saprò tutte le lezioni a memoria da quante scuole ho frequentato> si lamentò Changbin.

<sentite, non possiamo stare qua anni senza fare niente, andrete a scuola e vi farete nuovi amici che ne so> BangChan alzò lo sguardo sui tre che sbuffarono contemporaneamente.

<almeno avremo dei nuovi spiriti da assaggiare> sorrise in modo malizioso Minho.

<vi ricordate le regole?> chiese Chan con tono autoritario e serio <regola numero uno>

<non si attaccano gli umani vicino alla nostra residenza> cantilenò Changbin, roteando gli occhi, era la milionesima volta che ripetevano quelle regole. Si perchè avevano delle regole essendo dei demoni mondani.

La prima consisteva nel non uccidere gli umani nel paese dove stavano, sennò avrebbero accumulato sospetti e sarebbero stati scoperti.

La seconda era di non affezionarsi agli umani, essendo immortali dopo avrebbero sofferto visto che gli umani erano mortali.

La terza era che bisognava usare i poteri in pubblico solo in estremo bisogno.

La quarta era cercare di non scopare con mezza città, perché, diciamolo i demoni vivono nella lussuria, amano il sesso in tutte le sue forme e non riescono a stare senza, essendo che i loro sensi sono mille volte più sviluppati e per loro è come un rito sacro, è come stare all’inferno.

E l’inferno per loro è il paradiso.

E l’ultima, non per importanza è sopravvivere.

Si perchè è quello che facevano, sopravvivevano.

Il mondo era pieno di demoni, e ovviamente anche pieno di angeli, spietate creature del paradiso, mandate per sterminare la razza di Satana, i demoni.

Ma tuttavia i due mondi erano sempre stati in conflitto, e lo sarebbero sempre stati, angeli contro demoni, clichè. Ma era così. Non sarebbe cambiato.

<quindi voi dopodomani andrete a scuola e affronterete l’anno senza rompermi i coglioni> Bangchan si alzò dal suo posto andando verso camera sua per potersi distendere sul comodo letto a guardare serie tv <in più faccio il professore quest’anno> alzò le sopracciglia alcune volte prima di sparire dietro l’angolo, lasciando i tre in cucina senza neanche ascoltarli.

<fanculo> urlò Changbin calciando la sedia da sotto il tavolo.

<andiamo in discoteca?> propose Hyunjin alzandosi.

Minho fece un sorrisetto malizioso, discoteca era uguale a sesso e spiriti.

I tre si lanciarono delle occhiate piene di lussuria.

E in un attimo si teletrasportarono in una delle discoteche più lussuose e di alta moda del continente.

Felix si svegliò un’ora prima del previsto per via dell’incubo che continuava a fare da una vita, la sensazione della pelle che si strappava era ancora vivida.

Fuori era ancora buio e l’arancione approfittò dell’orario per farsi una doccia e prepararsi con calma per il primo giorno di scuola.

I giorni erano passati abbastanza in fretta e Felix gli aveva passati a cazzeggiare ovviamente, non che avesse qualcosa da fare.

Finita la doccia si preparò, si mise la divisa che consisteva in dei pantaloni rossi scuro in fantasia scozzese, una camicia bianca, una cravatta dello stesso colore dei pantaloni e una giacca nera.

Scese le scale e andò in cucina e si preparò la colazione, i suoi si sarebbero svegliati più tardi.

Finito prese lo zaino preparato la sera prima e uscì di casa  tranquillamente.

Notò che il cielo era più spento del solito, una brezza fredda lo avvolse facendogli venire i brividi e l’atmosfera sembrava molto più surreale e angosciante.

Felix deglutì, non sapeva neanche lui il motivo ma sentiva il bisogno di andare in un luogo più affollato il prima possibile.

Affrettò il passo e dopo dieci minuti arrivò a scuola, non c’erano ancora molti alunni, era arrivato presto.

Si sentì osservato appena entrò in cortile, infatti notò un ragazzo fissarlo dalla testa ai piedi, Felix alzò lo sguardo incrociando i suoi occhi, non era un ragazzo da abbassare la testa e camminare via.

Rimasero fermi a fissarsi per qualche secondo prima che l’altro prese a camminare verso di lui.

Appena quel ragazzo si avvicinò Felix venne accolto da una scarica di brividi come se quel moro portasse dietro di sé la morte.

<piacere Jisung sono un nuovo studente> si chinò leggermente lasciando Felix stranamente confuso, che appena si accorse delle parole dette dall’altro, rispose al saluto presentandosi.

<carino> confermò Jisung squadrando il ragazzo <in che aula sei?> chiese dolcemente.

<sono in aula 5> rispose Felix riluttante, lo inquietava un pochino.

<fantastico abbiamo le prime due insieme -Jisung lo prese sottobraccio- andiamo insieme> sorrise e Felix non riuscì a dire niente perchè si ritrovò ad essere trascinato via da uno che malapena conosceva.

Presero i posti in penultima fila, aspettando che la classe si riempisse.

Felix non si sentiva ancora sicuro soprattutto con quel Jisung al suo fianco, che ora stava flirtando letteralmente con un gruppo di studenti.

“è già popolare” pensò osservandolo. Sarebbero diventati amici? Non lo sapeva neppure lui.

<Buongiorno ragazzi> Felix ritornò alla realtà e diede l’attenzione al suo insegnante.

Corrugò le sopracciglia, era di sicuro nuovo anche quel professore, era giovane, bello e aveva i capelli verdognolo, insolito per un docente.

<sono il vostro nuovo professore Bang Chan piacere> si presentò e tutti gli alunni si alzarono in piedi chinandosi leggermente.

la lezione cominciò, il nuovo professore pur essendo bravo non attirò l’attenzione di Felix per niente, non gli interessava la scuola, sembrava che sapesse già tutto in qualche strano modo.

Di colpo la porta si spalancò attirando l’attenzione di Felix sui due individui appena entrati.

Osservò il primo che subito attirò l’attenzione di tutte le ragazze presenti, in effetti non era niente male.

<scusi prof per il ritardo> disse il più alto con tono strafottente infilando le mani dentro alle tasche.

Il professore fulminò i due.

<Minho siediti nel banco libero a destra> indicò il posto vicino alla finestra, Minho fece un sorrisetto furbo e con passo superiore si andò a sedere.

< tu Changbin vai infondo vicino a quel ragazzo> indicò il banco libero vicino a Felix.

Felix si soffermò un attimo su quel Changbin. Era tremendamente bello, aveva un nonsochè di attraente, capelli corvini, occhi seri e sguardo da classico bad boy che fece deglutire il più piccolo.

Changbin prese a camminare verso il banco, mentre il suo sguardo si posò su Felix e sentì una sensazione di soffocamento incrociando lo sguardo.

“cazzo che bello” pensò stralunando leggermente gli occhi, ma sentì come un peso sul cuore ed escluse immediatamente quel ragazzo dalla lista dei suoi “nuovi amici”.

Distolse lo sguardo e si sedette di fianco al ragazzo, ignorandolo anche se sentiva un peso enorme addosso.

Ethereal |Changlix~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora