Jisung fece un sorriso sghembo e poi ripose la sua attenzione sulle ragazze che si erano appena avvicinate.
Fece un sorriso amichevole a rassicurante e cominciò a parlare con loro.
"carine" pensò immaginandosi già cosa avrebbe fatto in futuro con quelle inutili umane, e come dopo gli avrebbe fatto un illusione facendogli dimenticare tutto.
Amava essere un demone.
-
La giornata fortunatamente finì in fretta e Felix riuscì ad evitare al massimo Changbin.
Appena finita scuola Felix uscì subito andando verso casa più in fretta possibile.
Arrivato, prese le chiavi e aprí la porta di casa.
<ciao Felix> sua madre si alzò dal tavolo della cucina per prendere il cibo in forno, mentre il padre alzò lo sguardo dal giornale per fare un cenno di saluto al figlio.
Felix si sedette al suo posto mentre sua madre portò i piatti in tavola.
<allora com'è andata il primo giorno?> chiese contenta.
<direi...bene> cercò di autoconvincersi anche lui.
<fantastico! Hai fatto amicizia?> chiese.
<ho parlato... con degli alunni nuovi> continuò.
<perfetto direi ora mangia> sorrise.
Felix si chiedeva come mai sua madre fosse così ingenua e immatura ma lasciò stare, lui non era da meno.
Finito di mangiare andò in camera sua pronto a passare il pomeriggio a cazzeggiare.
Appena entrò in camera gli venne in mente Changbin e inconsciamente sorrise.
Sentiva come se lo conoscesse da anni.
Aveva avuto un po' di paura oggi quando Changbin gli aveva puntato il pugno contro ma per fortuna si era bloccato.
Felix non era così, non sapeva perché. Lui in realtà era un ragazzo molto dolce e affettuoso, non amava rispondere indietro ma non riusciva a non indossare questa corazza di stronzaggine. Non capiva perché. Non riusciva più ad essere gentile e premuroso.
Qualcosa lo bloccava. Lui voleva solo essere se stesso ma non riusciva. Sembrava quasi una maledizione.
Avrebbe voluto incontrare qualcuno, magari innamorarsi e ricevere l'affetto che non gli era mai stato dato da nessuno.
A volte si sentiva vuoto, odiava quella sensazione non trovava un senso nel vivere. Si sentiva solo un sacco di sangue, carne e ossa che camminava.
Non aveva un'utilità e neanche una ragione di vita.
Ma sperava in un cambiamento, sentiva che qualcosa sarebbe cambiato al più presto.
Forse era la presenza di Changbin? Non lo sapeva lo aveva conosciuto solamente quel giorno e si erano scambiati solo due parole, e tra l'altro si erano già quasi picchiati.
Ma sentiva che quel Changbin, aveva qualcosa. Qualcosa di strano e lui lo avrebbe scoperto.
Si sentiva quasi un detective solo a fare quei pensieri.
<lo ammazzo la prossima volta che lo vedo> ringhiò Changbin seduto sul divano.
<se lo sfiori ti boccio> esclamò Bangchan sedendosi di fianco a Hyunjin.
<ma perché?> si lamentò Changbin.
<perché se tu gli tiri un pugno lo ammazzi> rispose Minho ovvio <ti ricordo che sei un cazzo di demone e la tua forza è superiore>
<ma non lo faccio fort->
<ti boccio> ripeté Bangchan interrompendolo.
Changbin sbuffó e si alzò andando verso l'uscita di casa.
<dove vai?> chiese Bangchan.
<a farmi un giro>
Detto questo chiuse la porta alle spalle.
Camminò per un po' e si ritrovò davanti ad un supermercato.
Entrò e fece un giro tra gli sparti.
Girò l'angolo per il reparto delle bevande e sorrise appena vide la persona accovacciata in cerca di una bibita molto probabilmente.
<quindi gli sfigati vanno anche al supermercato> rise avvicinandosi.
Felix alzò lo sguardo e appena incrociò quello di Changbin fece una smorfia.
<si ecco perché sei qua anche tu> rispose alzandosi con la sua lattina di tè verde in mano.
<senti ragazzino come ti chiami?> chiese Changbin non sapeva neanche il suo nome.
<mi chiamo Felix innanzitutto e poi ragazzino? Sarò persino più vecchio di te> rispose a tono.
Changbin scoppiò a ridere. Lui avrà avuto più anni della terra e Felix si era appena permesso di dire che era più grande di lui.
<non credo> ridacchiò Changbin <che ci fai qua?>
<non so tu cosa fai di solito al supermercato?>
Changbin roteò gli occhi, stava cercando di creare una conversazione per poter leggergli il pensiero ma il ragazzo non voleva collaborare.
<vieni con me> disse scazzato afferrando il polso di Felix facendo cadere la lattina a terra.
<ma che cazzo> Felix cercò di dimenarsi ma la presa di Changbin era veramente stretta e in più cominciava a fargli leggermente male.
Changbin uscì dal supermercato e portò Felix nel vicolo di fianco al supermercato.
Girò l'angolo e in quel momento Felix sentì salire l'ansia, sinceramente non aveva mai fatto a botte, in più non era il tipo da risse, non era violento.
Changbin mollò la presa e spinse Felix addosso al muro.
<ok possiamo parlarne> disse subito Felix spaventato dalla violenza di Changbin, insomma il corvino gli sembrava molto più muscoloso di lui.
<non ti tocco ma stai zitto e fermo un attimo> ringhiò Changbin e Felix per la prima volta ascoltò facendo come gli era stato detto.
Si guardavano intensamente negli occhi, Felix non capiva esattamente cosa stesse succedendo ma sapeva solo che si sentiva molto a disagio visto che i due si stavano letteralmente fissando.
La cosa che infastidiva di più Felix è che sinceramente avrebbe fissato quei due bei occhi neri all'infinito, non sapeva perché ma per un attimo si era sentito al sicuro in quello sguardo, ovviamente Changbin lo intimidiva un pochettino.
Magari sarebbero sul serio potuti diventare amici, se magari Changbin oggi non avesse fatto quella cazzata in classe.
Gli si bloccò il cuore appena Changbin si avvicinò con il viso, tra le loro labbra c'era un dito di distanza.
La cosa più strana? Il cuore di Felix aveva cominciato a battere forte, sembrava stesse per uscirgli dal petto e lo odiava soprattutto perchè era Changbin a provocare questo effetto.
<vedi di starmi lontano> ringhiò Changbin prima di andarsene via turbato, lasciando Felix da solo e confuso.
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Ethereal |Changlix~
FantasyChangbin+Felix Changlix boyxboy Smut Angst E tutto il male in questo mondo - Due ragazzi, una leggenda, delle cicatrici, angeli e demoni.