Nessuno sfuggiva a James Potter. Nel momento in cui ti aveva preso di mira eri già spacciato. Tutti a Hogwarts sapevano di stare a debita distanza da lui anche se per i Grifondoro era quasi un modello.
Dopo una lunga e stancante lezione di Storia della magia, Symphony ed Ellinor si fermarono non lontano dalla classe e stavano controllando i loro appunti della lezione appena conclusa. Ad un certo punto Ellinor guardò oltre la spalla dell'amica e notò che il gruppo di amici di Potter si stava avvicinando a grandi passi verso di loro.
«Symph, sei nei guai» a quelle parole Symphony alzò gli occhi dal quaderno e si voltò. Dalla sua gola un gemito adirato e infastidito fece capire ad Ellinor cosa provava in quel momento.
«Stanton, eccoti finalmente. Oggi il Mocciosus non è con te?» si annunciò James, come al solito un sorrisetto divertito e impertinente era stampato sul suo viso. I suoi occhi scuri osservavano dalla testa ai piedi la Serpeverde e di tanto in tanto si aggiustava i capelli che gli ricadevano sulla fronte.
«Potter, tu invece ti porti sempre dietro il cane» rispose Symphony alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto. La scelta delle parole non fu casuale e sperava che lui capisse a cosa lei si riferisse. Symphony non era una ragazza che rispondeva alle provocazioni ma James Potter proprio non lo sopportava.
Ovviamente lui capì e di istinto afferrò la sua bacchetta dalla tasca del mantello. Symphony fece lo stesso, nello stesso momento di James, e così entrambe erano armati e pronti -eventualmente- a combattere.
«Cosa hai detto, Stanton?» minacciò Potter, la stretta alla sua bacchetta si fece più stretta. Le sue nocche erano diventate bianche da quanto forte era la presa.
«Hai le pulci nelle orecchie ora che ti impediscono di sentire bene, Potter?» ancora una volta Symphony scelse con cautela le parole da usare e questo fece, da un lato, divertire chi stava assistendo alla scena e, dall'altro lato, innervosire James ancora di più.
Il tempismo ha voluto che proprio in quel momento, in fondo del corridoio, apparve Severus. Era dovuto tornare nel corridoio dell'aula di storia dato che voleva chiedere una cosa al professor Ruf. Il vociare che proveniva proprio da quella parte di corridoio lo distolse dalla sua lettura.
Il Serpeverde alzò lo sguardo e riconobbe Potter e la sua banda. Severus fece un gemito seccato e fece per andarsene ma qualcosa lo bloccò. In mezzo alla piccola folla che si era creata vicino alla classe riconobbe i capelli spettinati della Stanton. Possibile che...stessero litigando?
Intanto, pochi metri più in là, la situazione tra Symphony e James si stava scaldando. Le battute di James trovavano valide e altrettanto sarcastiche risposte da parte di Symphony. Lei era abituata a sentirsi dire quelle cose e ormai sapeva bene come controbattere, nonostante lo facesse raramente.
James era sul punto di cominciare un duello proprio lì, in quel punto, ma l'apparizione di Severus alle spalle della Stanton lo fece cambiare idea.
«Guarda un po', è arrivato il Mocciosus»
Quella poteva essere, dal punto di vista di Symphony, una trappola per distrarla e così non si mosse. Non abbassò la guardia e tenne lo sguardo fisso su James.
«Che vuoi, Potter» quella era effettivamente la voce di Severus e proveniva proprio da dietro la spalla destra di Symphony. Mentre i due si stavano scambiando "gentili convenevoli", Severus si era avvicinato con cautela alla piccola folla di spettatori, scansando chiunque si trovasse in mezzo.
«Questa cosa non ti riguarda, Mocciosus. È una cosa tra me e la Stanton»
«Io non credo proprio» e subito dopo Severus afferrò Symphony per un braccio e la strascinò -letteralmente di peso- via da lui.
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Un amore verde e argento #ITA
FanfictionCominciata nella Hogwarts dei primi anni 70, la storia si incentra sul personaggio enigmatico di Symphony Stanton, una strega smistata in Serpeverde, e sul suo rapporto di amicizia (e non solo) con un giovane Severus Piton. 𝐃𝐢𝐬𝐥𝐚𝐢𝐦𝐞𝐫: i pe...