6. Felix Stanton

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In quel particolare pomeriggio di novembre avevano dato parecchie pergamene di compiti da fare per i giorni successivi, soprattutto pozioni. Severus era bravo in pozioni, spesso riusciva a completare i compiti in poche ore ma, per la prima volta in tre anni, stava trovando le prime difficoltà. Il professor Lumacorno gli aveva assegnato un compito speciale per pozioni e doveva leggere un grosso e pesante tomo polveroso per fare una relazione.

Il tema era "Il bene e il male nelle pozioni": doveva descrivere quali pozioni portavano il malocchio, quali maledivano e quali, al contrario, portavano fortuna e felicità (spiegandone le dovute ragioni). Dopo aver letto i primi cinque capitoli seduto in un angolo caldo e tranquillo della biblioteca, Severus si rese conto che ci avrebbe messo tutta la notte per finire quel dannato compito.

Man mano che leggeva le pagine rimanenti diventavano sempre meno e la sua relazione sempre più lunga e dettagliata. Fino a quando, finalmente, arrivò all'ultimo capitolo prima delle conclusioni che portava il titolo di "Stanton". Severus non ci fece caso al fatto che era lo stesso cognome di Symphony, soprattutto perché erano ore che studiava senza sosta ed era stanco.

Lesse il capitolo, terminò la relazione e tornò in dormitorio con le sue cose, intento a riposare prima di cena. Verso sera la Sala Grande era affollata e rumorosa. Non si parlava d'altro del ragazzo Tassorosso scomparso e di come qualcuno l'abbia visto grazie gli strumenti della torre di Astronomia puntati verso la Foresta.

E poi c'era Potter: lui con i suoi tre amichetti parlava solo delle sue conquiste amorose o i suoi miglioramenti negli studi. Solo lui e Black erano particolarmente allegri mentre Lupin e Minus erano immersi nell'imbarazzo del momento. Nessuno dei quattro osava raccontare cosa fosse successo al Platano Picchiatore (anche se Severus aveva fatto circolare in giro la voce che James "avesse dato il suo primo bacio" all'erba fuori dal castello dopo un duello).

Prima di andarsene nella sua stanza in dormitorio diede un'occhiata al tavolo. Si guardò in giro per vedere se trovava segni di Symph o almeno di Ellinor ma riuscì a vedere solo quest'ultima. Si alzò da tavolo e velocemente andò spedito verso la sala comune e poi in camera sua. Spostò i libri dal letto alla sua sacca insieme alle pergamene e si sedette sul materasso. Si mise più comodo e si tolse la cravatta e le scarpe. In quel momento la sua mente ripercorse gli eventi di quella giornata: la colazione con Lily, una lezione (disastrosa) di volo, tutta la terra delle serre di Erbologia messa nel suo cappuccio da Potter e pozioni da Lumacorno.

La mente tornò sulla relazione che stava scrivendo per il direttore della sua casa e in particolare sull'ultimo capitolo. Si rese conto solo in quel momento che "Stanton" era anche il cognome della sua compagna Serpeverde e che sicuramente non era una coincidenza. Prese in fretta e furia il libro, quasi disfando completamente il letto, e altrettanto velocemente andò alla fine del volume per leggere meglio ciò che riportava:

"[...] 𝘎𝘭𝘪 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘤𝘪 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘵𝘳𝘢𝘤𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘚𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰𝘯 𝘨𝘪à 𝘯𝘦𝘭 𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘔𝘦𝘥𝘪𝘰𝘦𝘷𝘰, 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘦𝘭𝘦𝘣𝘳𝘪 "𝘨𝘶𝘢𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪" (𝘤𝘰𝘴ì 𝘷𝘦𝘯𝘪𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢𝘵𝘪 𝘪 𝘮𝘢𝘨𝘩𝘪 𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘦𝘨𝘩𝘦 𝘥𝘢𝘪 𝘣𝘢𝘣𝘣𝘢𝘯𝘪).

𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘯𝘦 𝘤𝘦𝘭𝘦𝘣𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵𝘰, 𝘯𝘦𝘭 𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘰 1832, 𝘭𝘢 𝘧𝘢𝘮𝘰𝘴𝘢 (𝘦𝘥 𝘪𝘭𝘭𝘦𝘨𝘢𝘭𝘦) 𝘱𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 "𝘍𝘦𝘭𝘪𝘹 𝘍𝘦𝘭𝘪𝘤𝘪𝘴": 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘮𝘦 è 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘮𝘢𝘨𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘯𝘵ò, 𝘍𝘦𝘭𝘪𝘹 𝘚𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰𝘯 (1780-1832) 𝘮𝘢 𝘧𝘪𝘯 𝘥𝘢 𝘴𝘶𝘣𝘪𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘯𝘦𝘳𝘰 𝘪𝘭𝘭𝘦𝘨𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘢𝘵𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭'𝘜𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰 𝘈𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘓𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘔𝘢𝘨𝘪𝘢.

Un amore verde e argento #ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora