34. Fuga con gli occhi addosso

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«𝘎𝘦𝘯𝘵𝘪𝘭𝘪 𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪, 𝘤𝘰𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘨𝘪𝘶𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯'𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘙𝘢𝘥𝘪𝘰 𝘗𝘰𝘵𝘵𝘦𝘳. 𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘢𝘱𝘱𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰 𝘪𝘯 𝘰𝘯𝘥𝘢, 𝘮𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘦𝘳𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘦𝘳𝘦𝘮𝘰. 𝘊𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘵𝘦 𝘢 𝘨𝘪𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘯𝘰𝘱𝘰𝘭𝘦: 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘢 𝘥'𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘦 𝘴𝘢𝘳à '𝘔𝘢𝘭𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰'. 𝘗𝘳𝘰𝘵𝘦𝘨𝘨𝘦𝘵𝘦𝘷𝘪 𝘢 𝘷𝘪𝘤𝘦𝘯𝘥𝘢 𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘵𝘦 𝘧𝘦𝘥𝘦. 𝘉𝘶𝘰𝘯𝘢𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦» e la trasmissione terminò, lasciando un rumore di interferenza in sottofondo.

La piccola radiolina di Symphony non prendeva molte stazioni, l'antenna era troppo piccola ma Radio Potter (con la giusta parola d'ordine) prendeva anche in fondo al mare. Quando non era sintonizzata su Radio Potter in genere cambiava su una stazione musicale di Jazz o musica classica, nella speranza di allietare un minimo quell'atmosfera.

La guerra era iniziata. Il colpo di Stato e la presa di potere di Voi-Sapete-Chi avevano sancito l'ufficiale scoppio della Seconda Guerra Magica. Babbani, Nati-Babbani e Mezzosangue "dalle dubbie origini" (così diceva il Ministero) erano sotto torchio (e tortura) ormai dall'estate.

I seguaci di Voldemort avevano già cominciato il loro lavoro di rastrellamento e censimento di Nati-Babbani, non considerati degni della magia o per meglio dire "ladri di magia" (secondo la direttrice della "Commissione per il Censimento dei Nati-Babbani", Dolores Umbridge). In pochi erano riusciti a scappare e a mettersi in salvo. Tra questi pochi fortunati c'erano Symphony e il figlio Hershel.

Oh, Hershel. Dalla tragedia della Torre di Astronomia non era più lo stesso. Aveva smesso completamente di parlare, era diventato più chiuso di prima e a volte Symph lo ritrovava a fissare il vuoto con sguardo perso.

La donna non sentiva la sua voce da mesi, l'unica cosa che faceva era annuire se lei gli parlava. A volte Hershel aveva gli incubi la notte e spesso si svegliava piangendo. Così capitava che Symphony passasse più di una notte in bianco per cercare di consolare il figlio. E questo la feriva profondamente. Era come vedere una candela che, per assenza di ossigeno, lentamente si spegneva.  

Hershel intanto non era molto in vena di ascoltare la radio, quel giorno. Per quella notte si erano accampati nella Foresta di Avon Trust, nel Gloucestershire (nel sud ovest dell'Inghilterra).

Era una foresta dove si piantavano alberi per beneficienza ed era gestito da una scuola elementare babbana. Uno si sarebbe preoccupato della presenza della scuola nel luogo in cui dei fuggiaschi avevano piantato la tenda ma a causa della guerra quella scuola non era poi così tanto frequentata. Era diventata un luogo chiuso e abbandonato, come nei film horror babbani.

Hershel e Symphony si erano accampati dentro un enorme tronco cavo di un albero e avevano esteso incantesimi di difesa poco oltre i cancelli della scuola e al ragazzo era vietato oltrepassare quel confine.

Quando non era impegnato a disegnare (la sua nuova passione), Hershel raccoglieva ingredienti per le pozioni della madre.

"Della Coclearia e un po' di Levitischio...così l'Intruglio Confondente sarà perfetto" pensò tra sé. Metteva le varie piante e i fiori che trovava in una sorta di marsupio recuperato chissà dove da Symphony.

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