12. Soprannome

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«Half-Blood...Half-Blood...»

«Più ci pensi e peggio è Sevs»

Erano ormai settimane che Severus cercava di completare il suo famoso soprannome, senza riuscirci. Gli mancava giusto la parola finale che lo avrebbe distinto dagli altri, abbandonando finalmente ogni legame con suo padre (a detta sua).

«Cerca qualcosa che piace a tua madre. Non so, una pozione, un fiore o ingrediente»

«Half-Blood Betulla, tipo?» disse lui alzando il sopracciglio, divertito.

«Direi che è perfetto» e Symphony si mise a ridere.

Severus la guardò con la sua solita faccia sera e impenetrabile e per farla smettere di ridere le lanciò un pezzo di pergamena accartocciata.

La questione del soprannome occupò la mente di Severus per un bel po' di tempo, non riuscendo a venire a capo del problema. Symph gli aveva proposto di cambiare il nome da zero ma Severus non era d'accordo. Voleva sottolineare la sua origine di mezzosangue anche se nessuno dei suoi amici lo sapeva.

In un giorno di novembre, di quelli nuvolosi e freddi, le prime due ore della mattina erano dedicate a Pozioni con Lumacorno.

«Quest'oggi lavorerete in coppia e insieme dovete preparare un calderone di Distillato della Morte Vivente» annunciò il professore alla classe, senza non poche lamentele. Il Distillato era molto complicata e gli ingredienti erano difficili da maneggiare.

«Op-op! Due ore sono più che sufficienti per preparare il Distillato. La ricetta la troverete a pagina 52 del vostro libro. Al lavoro!» e tutti gli studenti si affrettarono a occupare un bancone insieme al loro partner.

«Tu seguirai la ricetta del libro, Sevs?» chiese Symph aprendo il suo di libro alla ricerca della ricetta del Distillato.

«Sono sempre stato contrario nel seguire alla lettera queste ricette. Sono così superficiali e piene di errori» disse seccato mentre in modo svogliato gira le pagine del libro.

La preparazione cominciò e Symph notò che Severus correggeva il libro in ogni momento. La quantità degli ingredienti, come tagliarli, in quale senso girare la pozione con la bacchetta ecc... Ormai era quasi più inchiostro della sua penna che della stampa.

La lezione sembrò durare molto più di due ore perché la pozione era davvero complessa e piena di passaggi che richiedevano molta precisione e ottimo tempismo. A tempo scaduto, Lumacorno fece il giro dei banchi per controllare i progressi ed fu inutile dire che quella di Severus fu la migliore, facendo guadagnare alla casa cinquanta punti. Lumacorno assegnò una relazione di due pagine di pergamena sugli effetti collaterali del Distillato e quando la campana della torre dell'orologio scoccò l'ora tutti si affrettarono a uscire per andare alla prossima lezione.

In realtà l'intera giornata si rivelò molto intensa, dato che non c'erano pause tra le varie lezioni. A cena si arrivava molto esausti e spesso i compiti non si facevano neanche. Symph e Severus si sedettero sul divano nero in pelle della loro sala comune davanti al fuoco a riposare,  uno di fronte all'altro. Entrambe osservarono le fiamme di un fuoco ormai quasi spento e lentamente quella vista portava al sonno.

«Ti ho lasciato sul letto il tuo libro di pozioni. Oggi mi sono dimenticata di ridartelo» disse lei e Severus annuì, stanco anche lui. Non rimasero lì a lungo dato che erano davvero esausti ed entrambe volevano dormire. Si diedero la buonanotte e ognuno andò nel suo dormitorio.

Severus si sedette sul suo letto e notò il libro di pozioni sul cuscino. Sbadigliò e prese il libro. Dalla copertina scivolò un bigliettino su cui era scritto "Prince maybe" con una calligrafia rotonda e molto delicata, a tal punto che il retro del foglio non aveva alcuna piega dovuta alla pressione della penna su di esso. 

Un amore verde e argento #ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora