8. Barlow Drove street, no number

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Il terzo anno terminò senza troppi colpi di scena. L'amicizia tra Symphony e Severus era solida, nonostante a volte Severus facesse fin troppo il saccente. Ma era una parte di lui e bisognava accettarla.

Anche se i voti di Symph migliorarono in tutti i corsi, Severus mantenne l'abitudine di controllarle i compiti e le relazioni pur non essendo necessario. C'era un costante scambio di appunti e libri tra i due.

Soprattutto da dopo Natale del terzo anno, a cavallo tra il 1973 e il 1974, si notò un cambiamento nel comportamento di Severus. In genere stava sempre con Lily, la seguiva praticamente ovunque e guardava male chiunque le si avvicinasse. Da qualche mese invece era strano, a detta di Symph.

«Magari gli piace qualcun'altra! » disse Ellinor.

Symph non ne era molto convinta. Ormai era più che palese la cotta che il ragazzo aveva per la Evans e Symph dubitava che qualcun'altra avesse preso il suo posto. Rimase molto perplessa ma decise di non affrontare l'argomento per il momento.

Nell'estate del 1974, poco prima dell'inizio del quarto anno, Lily, Severus ed Ellinor stavano architettando una sorpresa per Symph: andarla a trovare a casa sua. Così, usando l'indirizzo delle lettere che inviava alle amiche, il trio si diede appuntamento nella piazza principale di Cokeworth.

Quei mesi, come l'anno precedente del resto, si rivelarono umidi e afosi. Nonostante il cielo fosse quasi sempre coperto, il caldo era comunque molto forte e l'imponente fabbrica di Cokewoth con i suoi fumi non aiutava ad alleviare la calura.

«Ottimo, ci siamo tutti »

«Secondo le lettere, l'indirizzo è "Barlow Drove street" senza numero...»

«Barlow Drove è in periferia, oltre il fiume. Non è molto abitata» aggiunse Severus.

Seguendo le indicazioni di Lily e Severus, dato che entrambe abitavano nello stesso paese, il trio attraversò le stradine grigie di Cokeworth per un buon quarto d'ora. Le case, almeno nel centro e nelle vie vicine, erano tutte uguali: in pietra, strette e alte con massimo un piano e nessun giardino. Qualcuno cercava di ravvivare la via con dei fiori alle finestre ma l'atmosfera rimaneva cupa e triste.

Barlow Drove street era ai confini della cittadina, quasi a ridosso delle campagne. Come già detto da Severus non era abitata da molte famiglie, infatti le case si contavano sulle dita di una mano. L'aspetto era uguale a quello delle altre vie di Cokeworth ma alcune abitazioni avevano una strana architettura. Una in particolare, quasi alla fine della strada, era stata costruita sopra un piccolo altopiano; il prato verde era pieno di fiori selvatici e piccoli alberi in fiore; una stradina conduceva fino alla piccola casa dalle mura bianche e dal tetto in paglia, con delle finestre piccole e rotonde e un comignolo tutto storto.

«Quella è la macchina che portò Symph a casa mia l'estate scorsa » fece notare Lily.

In effetti, se si prestava attenzione, sotto una tettoia dietro quella strana casa, era stata parcheggiata una macchina un po' impolverata e malconcia.

«Guidava una signora, ma non credo fosse la madre» continuò Evans.

Osservando meglio tutte le altre case, l'occhio cadde su una cassetta delle lettere rossa posta in mezzo alla strada. Probabilmente la strada non aveva numeri civici perché le lettere venivano tutte imbucate lì dentro.

«Se la strada è questa, come facciamo a sapere qual è casa sua?» fece notare Ellinor.

Poi, non molto lontano da quella cassetta delle lettere, c'era una casa un po' diroccata. Era in legno chiaro, rovinato un po' da tutte le parti; il piano terra aveva una veranda, danneggiata come il resto della casa, con un finestrone coperto da tende; anche al primo piano si vedeva una finestra, grande quanto quella al piano terra, anch'essa coperta da una tenda. Aveva l'aspetto di una tipica casa infestata delle storie di paura babbane.

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