A fist out of control.

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- Beh vedo che ti dai da fare! - commentò Federico dopo che Giulia ebbe finito di raccontargli i due appuntamenti avvenuti nel weekend.

- Hey! Così mi fai sembrare una poco di buono! - rispose la ragazza spintonandolo scherzosamente, mentre si avviavano verso l'uscita della scuola.

- Lo so. - commentò il ragazzo con un sorriso furbo in volto.

- Stronzo. -.

- Oggi hai qualche altro appuntamento in programma? - gli chiese il ragazzo.

- No, nessuno. - disse la ragazza aggiustandosi le spalline della borsa.

- Beh, sarai esausta poverina. Fai bene a prenderti una pausa da tutte le attenzioni che stai ricevendo ultimamente. -.

- Ma vaffanculo! - ribatté ridendo la giovane, coinvolgendo l'amico.

Una volta fuori dall'edificio, lo sguardo di Federico si soffermò in un punto alle spalle di Giulia.

- Non avevi detto di non avere incontri romantici oggi? -.

- Si, perché? - chiese la ragazza confusa. Federico le fece segno di voltarsi e alla ragazza quasi uscirono gli occhi dalle orbite.

- Ti saluto piccola rubacuori! - le disse il ragazzo, dileguandosi. Sapeva che la piccola non l'avrebbe più calcolato.

- Mark? -. Cosa ci fa qui? Dovevamo vederci? No, ieri sera mi ha accompagnata in camera e non abbiamo minimamente parlato di un secondo incontro. Allora perché è qui? Ho combinato qualcosa? Se sì, non ho idea di cosa e non sono sicura di volerlo sapere. Oddio, si sta avvicinando. Calmati, respira. Non fargli capire che il solo vederlo ti fa palpitare il cuore. Merda, i nostri sguardi si sono incrociati e sono arrossita come una cogliona. Ma perché sono così imbarazzante?

- Hey! - la salutò dolcemente lui. Quel giorno indossava sempre una camicia floreale solo a maniche corte e di varie tonalità di blu, jeans e scarpe nere. Era semplicemente adorabile.

- Ciao, ehm ... che ci fai qui? -. Il ragazzo sorrise davanti alla confusione di Giulia.

- Io sto bene, grazie di avermelo chiesto. Tu come stai? -. La ragazza sospirò alzando gli occhi al cielo. Come fai ad essere dannatamente bello e snervante allo stesso tempo, madonna.

- Sto bene, grazie. Scusa, ma ... dovevamo vederci oggi? -.

- No, ma volevo vederti quindi eccomi qui! -. Giulia rimase spiazzata da quelle parole. Nessuno si era mai comportato così con lei, anzi non aveva mai visto nessuno comportarsi così con chiunque altro in generale. Non aveva mai conosciuto qualcuno che metteva in pratica quello che diceva. Pensava che quei gesti avvenissero solo nei film o nei libri, che fossero solo utopie. Faceva veramente fatica a crederci. La ragazza incominciò a chiedersi da dove fosse uscito questo ragazzo meraviglioso.

- Giulia? -.

- Si, scusa, solo che non me l'aspettavo sinceramente. - rispose francamente la giovane.

- Beh, sono un ragazzo pieno di sorprese. - se ne vantò il ragazzo.

- A me le sorprese non piacciono. -. E figuriamoci se le fossero piaciute!, pensò Mark.

- Io sarò l'eccezione. - ribatté il fanciullo con una tale sicurezza che fece venire i brividi alla ragazza. Io ho proprio paura che tu lo sia davvero, il problema è quello.

Mark prese per mano Giulia e insieme si allontanarono dalla scuola.

- Ieri sera hai detto che se avessi vinto ad air hockey saresti voluta andare in un posto. Che posto è? -.

Viraha; Mark LeeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora