And there's nothing you can do about it.

379 27 4
                                    

- Jungkook apprezzo la preoccupazione, ma non ce n'è bisogno. - disse Giulia passandosi una mano sul viso, cercando di nascondere una lacrima che le era scappata. 

Il giovane aveva visto bene quella lacrima, così ignorando quello che la ragazza gli aveva appena detto, entrò senza chiedere alcun permesso. Giulia sospirò e chiuse la porta con fare arrendevole. 

- Su, vieni. -. Jungkook si era seduto sul suo letto e la stava invitando a sedersi davanti a lui, facendo pat pat sul materasso. Per evitare in alcun modo di sorridere o ridacchiare, Giulia sbuffò: quel ragazzo a volte si comportava in un modo così innocentemente infantile che la inteneriva. Infine, la più giovane cedette e andò a sedersi davanti a lui. 

- Kookie ... perché sei qui? -. 

- Sfogati. -. 

- Come scusa? - chiese incredula la ragazza. 

- Sfogati con me. So che probabilmente vorresti parlarne con chiunque altro invece che con me, ma ti posso assicurare che sono un buon ascoltatore e i miei abbracci sono i più richiesti. -. Giulia alzò un sopracciglio, totalmente scettica delle affermazioni che il ragazzo di fronte le stava dando. 

- Okay, i miei abbracci sono i secondi più richiesti dopo quelli di Taehyung. Ma ti posso assicurare che ti faranno stare meglio! - disse Jungkook rivolgendole un sorriso da coniglietto. Che tenero.

Giulia abbassò lo sguardo e cominciò a torturarsi le dita. - E' tutta colpa mia. -. 

- Perché dovrebbe essere colpa tua? -. 

- Ho rovinato la loro amicizia e sto costringendo voi altri a prendere le parti di uno piuttosto che dell'altro. Mi sento uno schifo per questo. - disse Giulia con voce tremante. Jungkook realizzò che la ragazza aveva iniziato a lacrimare, così prese un fazzoletto pulito che aveva in tasca e glielo porse. A Giulia venne ancora più da piangere per la bontà di quel semplice gesto, ma si trattenne e ringraziò il ragazzo. 

- Tu non stai facendo nulla di male, anzi stai cercando di comportarti nella maniera più giusta possibile. Non puoi sapere come si comporteranno gli altri e non puoi fare niente per impedirlo. - disse Jungkook per confortarla. 

- Non si può andare avanti così. -. Giulia non poteva continuare a vedere i ragazzi battersi per lei, le si spezzava il cuore. Dopotutto erano amici, chissà da quanto. A causa sua le cose non stavano più così: non si potevano vedere, figurarsi salutarsi. Stavano soffrendo tutti per via di quella situazione e i sensi di colpa erano troppi da reggere o da gestire. 

- Intendi dire che sei pronta a scegliere uno di loro? -. Pronta? Oh no, non era affatto pronta. In vita sua non si era mai sentita così impreparata. Aveva paura che ogni sua singola mossa o decisione potesse recare danni gravi a qualcuno.  

- ... e se non scegliessi nessuno dei due? - chiese alzando lo sguardo sul ragazzo. 

- Non faresti un favore a nessuno. In questa maniera faresti star male tutti e tre, mentre scegliendo uno di loro, beh ... starebbe male solo quell'uno. -. 

- E questo dovrebbe farmi sentire meno in colpa? Come potrei essere totalmente felice quando per stare insieme ad una persona, ne ho fatta soffrire un'altra? -. Non posso farcela. Mi sentirei comunque una stronza, una pessima persona. Nessuno di loro si merita di star male, soprattutto per una come me. Vorrei poter scacciare via il dolore come il vento scaccia via le nubi. 

- Purtroppo l'amore è così. Non possono vincere tutti allo stesso giro, ma prima o poi arriverà il turno per ognuno di noi. -. Giulia rimase incantata a guardarlo e il ragazzo iniziò a chiedersi il motivo di quello sguardo. 

Viraha; Mark LeeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora