Se ve lo steste chiedendo, quel giorno si ammalarono entrambi, ma il trio delle mums ebbe buon cura dei due giovani, difatti non passarono troppi giorni perché guarirono completamente.
Non solo, da quel giorno le cose si stabilizzarono.
Giulia aveva capito su chi poteva fare affidamento e Mark aveva capito che non era necessario farsi troppi problemi.
Ora i due piccioncini emanavano così tanto amore che ciò ebbe dei piacevoli effetti anche sull'intero gruppo di amici, il quale ormai si era abituato alla coppia e alla quale dava il suo intero sostegno.
Certo, sfortunatamente Giulia aveva perso due amici, Federico e Pi, ma era convinta che fosse meglio così. Alla fin fine volevano toglierle la sua principale fonte di felicità, perciò non aveva potuto far altro se non agire come aveva fatto.
Ora poteva concentrarsi esclusivamente sul suo ragazzo e su come passare più tempo possibile con lui.
Infatti durante quegli ultimi dieci giorni che restavano alla coppia, i due fanciulli li passarono assieme, senza lasciarsi mai.
Ormai vivevano uno nella stanza dell'altra e viceversa.
Si svegliavano assieme.
Facevano colazione assieme.
Mark l'accompagnava all'istituto.
I due si scrivevano mentre lei era a lezione e lui era in studio di registrazione.
Mark l'andava a prendere all'istituto.
Nel pomeriggio fecero tutto ciò che una coppia poteva fare a Londra: lui le comprò i fiori a Columbia Road durante il flower market, andarono al Green cinema dove videro i film più mielosi su dei morbidi sofà all'aria aperta, andarono al Cable Café Bar dove Mark fece una serenata a Giulia davanti a tutti e la piccola cercò di nascondersi dietro la lista dei cocktails, andarono alla Cattedrale di St. Paul dove si dice che se si sussurra tra le mura, questo può essere sentito dall'altra parte e fecero parecchi picnic romantici, specialmente verso Primrose Hill, un ottimo posto per godersi un tramonto coi fiocchi.
Dopodiché cenavano assieme e qualche volta anche con gli altri.
E infine dormivano assieme.
Insomma, mancava poco perché andassero perfino in bagno insieme.
Ma data la loro scadenza, non gli interessava di essere troppo sdolcinati. Volevano soltanto godersela più che potevano e con ragione.
Tutto andò rose e fiori e per la loro ultima notte, Mark non aveva alcuna intenzione di interrompere il dolce andamento.
Quel giorno il ragazzo aveva detto a Giulia di vestirsi carina, ovviamente specificando che era carina tutti i giorni, ma che quella sera doveva essere leggermente più carina.
Inutile dire che l'ambiguità di Mark, non aiutò affatto la piccola a capire come dovesse vestirsi. Difatti, andò leggermente nel panico, mettendo sotto quadro l'intera stanza.
Dopo parecchi audio a sua sorella e ad Andreé e circa tre montagne di vestiti sul letto, optò per un vestitino nero che lasciava le spalle scoperte, con sopra dei fiorellini rossi, per concludere il tutto con delle converse rosse, in modo tale da abbinarle alla fantasia dell'abito.
Stette per cominciare a truccarsi quando bussarono alla porta. - Milady, il suo uomo è arrivato! - annunciò solennemente Mark da dietro la porta.
- Si un secondo milord, mi sto incipriando il naso! - rispose Giulia cercando di guadagnare un po' di tempo per darsi una sistemata.
- Non ti serve quella roba. Sei perfetta così come sei. - commentò Mark, pronunciando sinceramente quelle parole.
STAI LEGGENDO
Viraha; Mark Lee
FanfictionGiulia è una ragazza apparentemente dura e stronza, timida e introversa. La sua vita è triste e senza una gioia come tante altre, finché non apparirà qualcosa (o meglio qualcuno) che le scombinerà la monotona routine composta da acidi commenti e pr...