Happy birthday Baby Lion.

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- Giulia? A che punto sei? - chiese Mark bussando alla porta.

Giulia aveva finito di parlare con la sorella una decina di minuti prima e in quelli successivi aveva organizzato il necessario per il regalo di compleanno di Mark. Sperava sarebbe andato tutto nel verso giusto.

- Dammi ancora cinque secondi! -. Oddio, assomiglio sempre di più a Rebe. Tutta colpa di Mark: prima mi fa diventare una bomba emotiva e ora una ritardataria. Ma se io sto cambiando in questa maniera ... come starà cambiando lei per via di Jungkook? , pensò la piccola mentre si spruzzava qualche goccia di profumo.

Quel giorno voleva essere impeccabile, non solo perché era il compleanno di Mark, ma anche perché era anche il loro "primo giorno" "insieme". Poteva sembrare stupido come pensiero perché ormai l'aveva vista anche nel suo giorno peggiore, ma voleva che fosse una giornata splendida e perfetta per entrambi. Indimenticabile per quanto possibile ...

Quando Giulia ebbe aggiunto anche l'ultimo più piccolo dettaglio, aprì la porta e sorrise al ragazzo. Ancora non riusciva a credere a quello che era successo la scorsa notte.

- Finalmente! -.

- Qualcuno è impaziente di passare del tempo con me. - lo punzecchiò lei, facendogli l'occhiolino.

Quel piccolo gesto provocò a Mark serie difficoltà respiratorie. Mi ucciderà di questo passo. - Non ne hai idea. - rispose facendola arrossire.

I due fanciulli uscirono dall'edificio mano nella mano, spensierati più che mai.

Quel giorno il sole splendeva su Londra come non aveva mai fatto nelle precedenti settimane. La città sembrava più pulita del solito, la natura appariva più viva con i cinguettii degli uccellini più assordanti e con una leggera brezza che rinfrescava l'aria e che scacciava l'afa di quel periodo dell'anno.

Oppure era il legame profondo che si stava costruendo tra i due a mostrare il mondo sotto un'altra prospettiva.

In qualsiasi modo la si voleva vedere, sembrava che i due giovani fossero stati baciati da una gioia, per una volta.

- Allora ... dove hai intenzione di portarmi stavolta? - chiese lei una volta entrati in metro e guardando dolcemente l'altalenarsi delle loro mani intrecciate.

- Perché mai dovrei dirtelo? - chiese lui facendola sedere sulle proprie gambe, dato che di posti vuoti nel vagone della metro non ne erano rimasti e non voleva farla stare in piedi.

- B-b-beh, ehm ... perché sono curiosa. - balbettò Giulia, leggermente imbarazzata quando Mark le posò una mano sui fianchi e l'altra sulla coscia. Mark se ne accorse e nonostante la trovasse tremendamente adorabile, fece finta di nulla e le sorrise.

- E perdermi la tua ennesima espressione sorpresa? Non credo proprio. -. La sua faccia quando la porto in posti che le piacciono mi gratifica troppo. Non mi interessa se non le piacciono le sorprese. Ho come il presentimento che le mie saranno le uniche al mondo a piacerle.

La ragazza sbuffò e non insistette, bensì iniziò a giocherellare con le loro mani. Non riusciva a staccare lo sguardo dalle loro mani strette l'una con l'altra e la cosa le piaceva parecchio.

Tranquilla, la sorpresa ripagherà l'attesa.

Infatti, come aveva predetto il ragazzo, la giovane rimase a bocca aperta ancora una volta.

- Mi hai portato da NANDO'SSS?! -. esclamò Giulia per poi coprirsi la bocca dallo stupore. Ma come diavolo fa? Riesce a leggere le mie più grandi e più segrete fantasie sui posti dove andare a mangiare. Per quanto dovrei esserne spaventata, a questo punto, non riesco. Sono troppo felice e con me, il mio stomaco.

Viraha; Mark LeeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora