Fear of losing you.

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Would you wait, a moment
Ringing the bell for last call
Would you wait, a moment
Just give me a second, that's all

Talk fast, romance
Won't last, I'm okay with that
Burn, crash, romance
I'll take what I can get from you

Talk fast, romance
Won't last, I'm okay with that
Burn, crash, romance
I'll take what I can get from you

Leave all of your indecisions with you at home
Don't say you're doing me a favor

Erano passati diversi giorni da quando Giulia aveva parlato con Jimin e dall'accaduto non era più la stessa. Per quanto avesse provato a fingere di stare bene davanti agli altri, non aveva resistito neanche per ventiquattro ore: il dolore e i sensi di colpa erano troppi.

Così si chiuse in camera ad annegare nella propria tristezza, ascoltando quella canzone dei 5 Seconds of Summer  per un'innumerevole quantità di volte.

La canzone, in poche e semplici parole, descriveva perfettamente quello che era successo.

Lei aveva chiesto a Jimin di aspettare, l'aveva pregato come se fosse stato l'ultimo richiamo per fargli cambiare idea ... ma senza alcun barlume di successo.

Il problema era che tutto era accaduto troppo velocemente.

Ovviamente, non avrebbe mai osato persuaderlo a rimanere, illudendo che ci potesse essere ancora qualcosa tra di loro ed era giusto così. Altrimenti gli avrebbe fatto ancora del male.

Tuttavia, questo non cambiava il fatto che provasse un'immensa pena. Ma dopotutto, se l'era cercata. Aveva ricevuto tutto ciò che lui poteva darle al momento: poche parole, dirette e più che franche.

Nonostante ciò, a Giulia non stava comunque bene che Jimin se ne tornasse a casa con tutte quelle questioni in sospeso, per lo più pensando di farle un favore ... perché non era affatto così.

Tutt'altro.

E per quanto la piccola stesse annegando sotto un abisso di tormenti e di dispiaceri, ignorando così tutto il resto del mondo, qualcuno notò la sua assenza.

Mark stava giusto andando a cercare la piccola, quando incrociò Hobi e Yeol in corridoio.

- Hey Mark, ma Giulia sta male? - gli chiese dolcemente Hobi. Inutile dire che il canadese rimase parecchio confuso dalla domanda. Ma che ....

- No, o almeno non credo. Come ti è venuto in mente? -.

- Beh, Jisung e Jeno hanno detto che è da qualche giorno che non la vedono all'istituto. Abbiamo supposto che non si sentisse bene. - spiegò Yeol al più piccolo.

Mark non sapeva cosa dire. Si sentiva come se fosse appena caduto dal pero.

Liquidò velocemente i suoi amici e corse verso la porta della minore, domandandosi cosa stesse succedendo.

Bussò, ma nessuno rispose.

Bussò una seconda volta, ma ancora una volta non ottenne alcuna risposta. Ho un dejavù.

Se avesse bussato una terza volta, si sarebbe spazientito, così decise di chiamarla, almeno per verificare che fosse in camera.

Il cellulare squillava a vuoto, ma dall'esterno non sentiva volare una mosca. Cosa diavolo significa?

D'un tratto gli venne in mente l'eventuale possibilità che lei fosse all'interno della stanza, ma che per chissà quale strano e misterioso motivo, non volesse essere disturbata.

Viraha; Mark LeeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora