One of your biggest nightmare.

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- Cosa? Jimin se n'è andato? - chiese scioccato Federico, una volta che Giulia gli raccontò tutto ciò che era successo un paio di giorni prima.

- Si, i sensi di colpa mi stanno tormentando da giorni. Mi mancherà da morire, chissà se e quando lo rivedrò mai. - sospirò la piccola con lo sguardo basso. Per quanto gli altri e lo stesso Jimin le avevano detto che non era responsabile per quanto era successo, lei non riusciva a farsene una ragione. Come poteva non essere colpa sua? Se lei avesse capito prima i suoi sentimenti, non avrebbe fatto soffrire nessuno e Jimin sarebbe stato ancora lì con loro.

- Nooooooooo! E adesso, mi dici come faccio? - urlò Federico, appoggiandosi le mani sulle gote in maniera molto teatrale.

Giulia aggrottò le sopracciglia confusa. Come scusa?

- Ma cosa stai dicendo? -. E ora lui che c'entra?

- Ora che uno dei due pretendenti ha abbandonato la mia soap preferita, con cosa mi divertirò io? - chiese il ragazzo, fingendo un'espressione sofferente in volto.

- Sei proprio un cretino! - ribatté Giulia, beffeggiandolo scherzosamente.

- Beh, però devi ammettere che è stato tutto molto emozionante. Una giovane dama viene contesa da due fanciulli estremamente affascinanti e tra scontri e corteggiamenti, la ragazza arriva dunque ad una decisione. Dimmi se non sembra un drama di quelli che guardi tu! - esclamò il giovane, come se ciò che aveva detto fosse qualcosa di incontestabile.

La piccola non poteva negarlo, ma non aveva alcuna intenzione di confermare la constatazione.

- Però Jimin non doveva andarsene! Ci vuole qualcun altro che possa mettere in crisi la coppia. - suggerì il maggiore.

La ragazzo alzò un sopracciglio, accigliata. - Fede, sei un fottutissimo uccello del malaugurio! - strillò la minore, facendo girare altre persone verso i due italiani.

- Guarda che lo dico per voi, in questo modo la vostra relazione si solidifica. - chiarì il milanese alla sua compatriota.

- Tu sei fuori. - sospirò l'altra in risposta. Già non sono nata baciata dalla fortuna, ci mancava solo questo stronzo ad augurarmi il peggio!

- Vediamo chi può sostituire il favoloso principe di Busan, come lo chiami tu. - disse Federico guardandosi in giro. Giulia si limitò ad alzare gli occhi al cielo.

- Che ne dici di Valentine o di Danila? - domandò Federico.

- Non ci pensare nemmeno. - rispose determinata lei, senza nemmeno alzare lo sguardo.

- Mmh ... e Benedict? - propose ancora il ragazzo.

La giovane raddrizzò la schiena e si avvicinò all'amico. - Ma ti ho forse scelto per scrivere la sceneggiatura della mia vita? - domandò sarcastica la più piccola. Questo ragazzo non ha una vita.

Federico si limitò a sorridere.

- Beh, che hai da sorridere in quel modo inquietante adesso? - chiese lei, poco tranquilla davanti a quell'espressione a dir poco malvagia.

- Credo di aver trovato il giusto rimpiazzo. - rispose, ghignando il ragazzo.

La ragazza roteò di nuovo gli occhi, pensando che lasciarlo perdere fosse la cosa migliore.

Più tardi quel pomeriggio, quando l'ora scolastica giunse al termine, la ragazza si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Quel giorno faceva ancora più caldo e questo rendeva la giornata ancora più faticosa e pesante.

Una volta fuori, Giulia vide il suo ragazzo aspettarla con un sorriso in volto. Lei gli andò incontro e lo salutò con un bacio a stampo.

- Ciao anche a te piccola. - le sussurrò lui, dopo aver sciolto il bacio.

Viraha; Mark LeeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora