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Vado in camera.
Mi vesto. Comincio a preparare la borsa quando mi squilla il telefono.
È Claudia.
"Mati, vieni a prendermi."
" Cos'è successo?"
" Ho scoperto che mi ha tradito."
"Arrivo."
Mi dovrò scordare la giornata tutta da sola.
Mi vesto, con qualcosa di leggero.
Esco.
Arrivo alla macchina e parto.
Appena arrivata Claudia è davanti casa sua in lacrime. E intanto Cesare la consola.
Scendo dalla macchina e corro da lei, mi abbraccia.
Sta veramente male.
Ha il trucco sbavato su tutto il viso.
"Cosa è successo? "Dico mentre guardo Cesare.
"Come ti ho detto lui. Quel brutto stronzo mia tradito."
non so cosa dire riesco solo a consolarla.
Se parlassi davvero, le direi la verità.
È vero che la verità fa male.
Ma le bugie non così tanto.
Soprattutto quando succede lo una cosa così innocente.
È stata solo una notte.
Guardo Cesare.
Come ha potuto? Perché?
Lo scruto attentamente.
È dispiaciuto anche lui.
Ma non la ama.
Non la ama più.
Ha fatto bene.
Non fraintendetemi.
È vero che non la doveva tradire.
Ma il fatto che dopo glielo abbia detto è stato molto giusto nei suoi confronti. Dario non credo l'avrebbe mai fatto. Anche perché non tradisce, Fa prima a lasciarti non perché tu non gli piaccia ma perché non c'è quel feeling.
E chi lo sa?
Forse tra noi due non c'era.
Ma allora perché mi piace ancora?
Perché mi sento bene con lui?
Perché lo ho tradito se lo amo?
Troppe domande.
Troppe poche risposte.
"È proprio vero che gli uomini ci fanno apposta a farci male."
Cesare mi guarda con aria basita, quasi a dire
-Cos' hai detto?-
Alzo le spalle.
Claudia mi rivela di aver accettato la promozione a Londra.
Mi fa male.
Dovrei essere io ad andarmene.
Non lei.
Piango.
È così ingiusto.
Vorrei dirglielo ma non saprei come reagirebbe.
"Parto oggi."
"Ok. Non voglio fermarti. È una tua scelta ma almeno lascia che ti accompagni in aeroporto."
Claudia accetta.
Saliamo in macchina e comincia a raccontarmi che aveva trovato una collanina.
Mi guarda.
"So che sei stata tu."
Freno di colpa.
Muoio.
"Mi dispiace tanto. Ero ubriaca."
È quello che esce dalla mia bocca.
"Grazie."
Cosa?
Forse neanche lei era più innamorata di Cesare.
Forse pure loro erano in una pausa.
"Ti è piaciuto?"
"No."
"Allora non c'è da scusarsi."
"Scusa....non capisco."
"Non abbiamo avuto una pausa."
Quindi avevo ragione.
"Anche io e Dario."
"Cosa?"
"Non è stata una pausa...... mi ha lasciata ma abbiamo ricominciato a vederci."
"Spero che vada bene."
Ripartiamo.
Mi sento libera.
Mi sono tolta un peso enorme.
Arriviamo all' aeroporto.
La saluto urlando "Buon compleanno!"

La mia ragione sei tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora