11.

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Sono passate due settimane da quel giorno. Sono le vacanze pasquali.
Sto davanti alla TV quando suonano al campanello.
"Chi è?"
"So Giuseppe."
Apro.
Mi porge un pacchetto.
"Cos'è?"
"Aprilo."
Lo scarto mentre Leo si avvicina alla mia gamba.
Giuseppe si china per vederlo.
"E cosi tu devi essere Leo."
Lo accarezza.
Mi guarda.
Lo guardo con una faccia stupita.
Mi ha regalato una collana di Pandoro.
"Non posso accettarlo."
"Invece voglio che tu la tenga."
Lo prende e lo allaccia al mio collo.
Lo faccio entrare.
Si siede sul divano e comincia ad accarezza Leo. Mi siedo vicino a lui.
"Grazie. Veramente."
Mi accarezza la mano.
La ritiro.
L' ansia è nell' aria.
"Vuoi qualcosa da bere?"
"No, grazie."
Cambio discorso.
"Perché in napoletano avere fame si dice tengo fame?"
"Non lo so. Forse per distinguerci."
Guardo il suo tatuaggio.
"Che significato ha?"
È una frase lungo il braccio.
"In Italiano vuol dire: quando sei giù pensa che ci sono gli Juventini che stanno peggio di te."
Non dico più niente.
"Mi sa che devo andare. Non vorrei disturbarti."
Lo accompagno alla porta e poi vado a sedermi in camera.
Perché da quando ho visto Cesare non trovo più attrazione per nessuno?
Perché l' amore deve essere così ingiusto?
Mi levo la collana e la appoggio sul comodino.
Comincio a pensare.
Mi sto lacerando con tutti questi pensieri.
Che vengono e non vanno.



12/2/18
Sono a casa. Quando mi bussano alla porta.
Non mi chiedo chi è poiché sono stata sveglia tutta la notte.
"Matilde, sono Cesare."
Il mio cuore batte all' impazzata.
Apro la porta.
"Che forse è vero. È stato tutto uno sbaglio ma uno sbaglio che ho amato dall'inizio alla fine. E quindi me ne fotto del destino e me ne fotto dei tuoi affari o come cazzo lì chiami. Io vorrei essere un tuo affare. Io vorrei essere la ragione per qui credi ancora nell'amore. Non sarò bello come lui ma scegli me.
Prendi me.
Ama me."
Lo guardo.
Non posso dire niente.










Così lui mi bacia.
Mi bacia davvero.
Mi bacia con passione.
Con vera passione.
Entriamo in casa e sbattiamo la porta.
Comincia a baciare il mio collo.
Per poi gettarmi sul letto e chiudere la porta.
Si leva la maglietta e io lo seguo.
Poi comincia a baciarmi il corpo.
Dopo 5 minuti siamo in intimo.
Nel mio letto.
Che è divento un pò il nostro.

La mia ragione sei tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora