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"Hai visto la mia maglietta bianco latte?"
"La ho messa in lavatrice."
Mi affaccio all' oblò della lavatrice.
"Nooo."
"Cosa?"
"La hai messa insieme alla tua felpa rossa."
"Puoi prendere la mia."
"Ok. Non ho tempo, sono già in ritardo."
Gli do un bacio a stampo e poi esco.
Entro in macchina.
Dallo specchietto retrovisore vedo una macchina familiare.
Ma non ci faccio molto caso e vado a lavoro.
Appena arrivata Mattia mi porta in uno stanzino.
"Cosa c'è di così urgente?"
"Ho un problema e tu sei l'unica che mi può aiutare."
"Dimmi questo problema."
Sembra preoccupato.
Cosa che mi incuriosisce ma allo stesso tempo mi impaurisce.
"Tu sei un chirurgo vero?"
"Sì. Perché?"
"Sara vuole togliersi le tube di falloppio."
"Sai che dopo non potrete più avere figli, vero?"
"È proprio per questo che le vuole togliere."
"Non posso."
"Matilde, ti prego."
"Mattia, ha solo 23 anni. Tra 10 anni potrebbe volere figli ma non potrà."
"No. Non cambierà mai idea."
"Non posso. Vorrei ma non posso. Davvero."
"Matilde."
"Mattia, lei non è in se."
"Non la conosci neanche."
"Proprio per questo non la opererò."
"Per favore."
Mi prende il braccio.
"Mattia lasciami."
"No."
"Mattia,perché non un'altro chirurgo?"
"Perché no."
"Mattia non posso toglierle le tube di falloppio senza un motivo medico."
Si avvicina.
"Mattia smettila."
"Matilde, è solo un intervento."
Sono obbligata.
"Ok. Ma non se ne parla più."
"Promesso."
Esco dallo stanzino ed entro nel mio ufficio.
Mi siedo sulla sieda.
"Dottoressa Matilde?"
"Sì?"
"Ha una chiamata sulla prima linea."
Prendo il telefono.
"Pronto?"
"Cosa cazzo vuoi fare?"
"Cesare,che c'è?"
"Non puoi."
"Non so di cosa parli."
"Si, lo sai."
"Parli di Sara?"
"Sì."
"E?"
"Non puoi farlo."
"Perché?"
"Perché lei non è in se."
"Ma."
M' interrompe.
"Matilde ne riparliamo. Ma tu non fare niente. Ok?"
"No."
"Cosa?"
"Non saremo noi a decidere."
"E?"
"Chiama Sara e chiediglielo."
"Non posso. Fallo tu."
"Ok."
Chiudo la telefonata e mi avvio verso il bagno.
Mi sciacquo la faccia.
Resto qualche minuto davanti allo specchio per poi uscire.
Rientro in ufficio e Mattia è lì.
"Hai un."
Lo fermo.
"Oggi non ci sono per nessuno. Quindi arrangiatevi."
Prendo le mie cose e corro a casa.

La mia ragione sei tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora