22.

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"Buongiorno amore."
"Buongiorno."
"Se vuoi puoi anche restare a casa."
"No, preferisco lavorare. Mi distrarrà."
Il mio corpo è freddo. Insensibile.
"Sicura?"
"SE TI DICO CHE STO BENE, STO BENE!"
Cesare fa un balzo.
Gli ho fatto prendere un colpo.
"Ok."
Si avvia verso il bagno.
"Volevo solo assicurarmi che tu stessi bene."
"IO STO BENE."
"Ok. Ma non urlare!"
Scompare dentro il bagno.
Mi butto di nuovo sul letto.
Lo specchio mi ritrae alla perfezione.
Depressa ed incazzata.
"Io esco tra 10 minuti, ti accompagno?"
"..."
"Matilde?"
"Sì. Andiamo."
Mi vesto di nero.
Appena arrivò in ospedale poggio le mie cose nell' armadietto.
"Brutta giornata?"
"..."
"Cos'è successo? Il gatto ti ha mangiato la lingua?"
"......cosa vuoi?"
"Conoscerti. Sembri simpatica."
Fa quella cosa con le dita per indicare il suo sarcasmo.
"Lo sarei se il mio cane non fosse morto."
"Ah. Mi dispiace."
"Grazie."
Sbatto lo sportello.
"Io sono Mattia."
"Io sono fidanzata."
"Si, certo."
"Cosa vorresti dire con certo?"
"Si sa che voi donne lo dite solo quando siete in una situazione sgradita."
"E perché? Cosa c'è di sgradito?"
"Il fatto che io ci stia provando con te."
"Senti... non ho tempo per te."
Mentre esco mi afferra il braccio.
"Cosa c'è ancora?"
"Almeno dimmi il tuo nome."
"Matilde."
Guardo il mio braccio.
"Mi potresti lasciare il braccio."
"Certo."
Esco dalla stanza.
"Signorina Matilde, la chiamano al telefono."
Una segretaria mi porge il telefono.
"Pronto?"
"Matilde ti volevo solo dire che stasera non ci sono a pranzo."
"Ok."
"Aspetta!!"
"Dimmi."
"Abbiamo ospiti a cena."
"Chi?"
"Una coppia di amici."
"Ok.  Hai finito?"
"Non dimentichi qualcosa?"
"Ti amo."
"Ti amo anch'io amore."
Poggio il telefono e corro nel mio ufficio.
Dove sono sommersa dai caffè e dai milioni di scartoffie da completare.
Bussano alla porta.
"Avanti."
Il mio segretario entra seguito da...... Mattia.
Mi guarda con faccia stupita.
"Ditemi di cosa avete bisogno."
"Signorina, dopo una lunga decisione ho deciso di dimettermi e lui."
Si ferma, guarda Mattia e continua.
"Lui sarà il suo nuovo segretario."
"E chi lo ha deciso che sarebbe stato proprio lui?"
"Lo abbiamo scelto dopo un' accurata decisione."
"In base?"
"In base al livello scolastico."
"Facciamo una prova...."
Lo guardo aspettando il suo nome.
"Mattia."
"Mattia... non mi mai piaciuto ma non siamo qui per parlare di questo.
Questa è la mia domanda: cos'è una mammografia?"
"Una radiografia alla pancia della mamma."
"Sbagliato. È una radiografia alla mammella. Come mai hai studiato maternità e non sai queste cose basilari?"
"In verità io ho studiato neurologia."
"Saresti in grado di imparare qualcos'altro? Tipo chirurgia neonatale?"
"Sì."
"Ok..."
Guardo la scrivania.
"Allora. Io tra 5 minuti ho la pausa caffè e ti do 2 minuti per organizzare le tue cose sulla scrivania."
Mi guardano aspettando solo Dio sa cosa.
"Andate."
Salutano e escono.

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