La mia ragione sei tu.

25.

"Non ha senso."
La alziamo dal pavimento ma per terra troviamo una pozza di sangue.
"Chiama un' ambulanza o non credo sopravviverà."
Mattia si alza di scatto e prende il primo cellulare che trova.
Sara comincia a non respirare più.
"Cesare dammi un coltello."
Mattia mi guarda preoccupato.
"Se sei sensibile girati."
Ma non si gira.
Incido un taglio orizzontale sul collo e ci metto una cannuccia.
"Questo la aiuterà a sopravvivere finché non arriverà l'ambulanza."
Infatti dopo circa 2 minuti sono arrivati e Mattia è partito con loro.

"Sei stata fantastica."
"Ho solo fatto il mio dovere."
Mi abbraccia.
"Ma mi devi ancora spiegarmi la storia del segretario."
"Pensavo te ne fossi scordato."
"Perché hai qualcosa da nascondere?"
"No. Perché? Sei geloso?"
"No. Direi curioso."
"Ok. Allora, come posso cominciare... Bruno si è licenziato."
"Peccato mi era un sacco simpatico."
"Ma se non ci hai mai parlato?"
"Sì ma aveva l' aria simpatica."
"Comunque, ti dicevo..... Dopo che Bruno si è licenziato è arrivato Mattia."
"Capisco."
Cesare sparecchia la tavola mentre mi cambio.
"Amore?"
"Si?"
"Come hai fatto a capire che era incinta?"
"Perché non ha toccato mezzo piatto e poi non ha bevuto."
"Brava la mia detective!"
Sento un piatto cadere.
"Cazzo!!!"
"Cesare?"
"Sì?"
"Cos' hai rotto?"
"Il piatto di ceramica cinese."
"Daiiiiiii!!"
"Scusa!"
"Basta che non ti sia fatto niente."
"Sì.Non mi sono fatto un granché."

Corro da lui.
In intimo.
Gli  osservo la mano.
Cerco di  controllare che non ci siano ferite sul braccio ma mi ferma.
"Cosa c'è qui?"
Si piega la manica della felpa.
"Cesare!"
"Cosa?"
"Non dovevi."
"Ma mi sembrava dolce."
"È la seconda cosa più bella che tu mi abbia fatto."
"E qual è la prima?"
"Il fatto che mi ami."
Si avvicina al mio viso.
"È solo un tatuaggio."
"Ma rimane per sempre."
"È per questo che lo ho fatto."
Lo guardo e sorrido.
Mi prende da sotto le cose e mi sbatte contro il piano freddo.
Si leva la maglietta e comincia a baciarmi il collo.
Mi scappa un gemito e Cesare mi  sorride.