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12:30. 12/3/18
Sala operatoria numero 13.
Operazione andata bene.
"Dovrai stare in astinenza per circa 3 settimane."
Sara mi prende la mano.
"Grazie."
"Di niente."
Entro in ufficio.
"Com'è andata?"
"Bene."
"Potrà uscire tra un paio di settimane."
"Grazie."
"Di niente."





Mi siedo sulla sedia.
Guardo il tavolo.
È pieno di carte e penne.
"Come hai conosciuto Cesare?"
"Alle superiori."
"Capisco."
"È successo qualcosa?"
"No. Problemi personali."
"Ok."

Vorrei tanto andarmene.
Uscire e lasciare tutti.
"Come si chiamava?"
La sua faccia diventa cupa.
"Rosa."
"Le piace il Napoli."
"È napoletana."
"Anch'io, solo che non ci sono nata, tifo solo la squadra."
"Mi dispiace di avervi intromesso in questa situazione."
"Non è successo niente."








17:37.
Profumo di lasagne.
Apro la porta di casa.
Resto senza parole.
"Pensavo arrivassi più tardi."

Mi cade la borsa.
Ha cucinato.
Una cenetta.
Per me.
"Amore!!!"
"Dopo tutto ti considero sempre la mia cucciola."
"Non finirai mai di stupirmi."
"Ed io non finirò mai di amarti."
Gli salto in braccio.
E comincio a baciarlo.
Mi butta sul letto e si toglie la camicia di lino.
È tornato tutto normale.
O almeno.
Noi siamo ritornati noi.




19:00
Stiamo guardando la TV.
O almeno, la abbiamo accesa.
Non ci soffermiamo su cosa c'è alla TV.
Siamo troppo occupati a baciarci.
Quando suona il telefono.
Rispondo.
"Pronto?"
"Per caso Cesare è lì?"
"Sì, tu sei?"
"Tonno."
"Ahh. Capisco.
Te lo passo?"
"Sì grazie."
Cesare mi guarda stranito e prende il telefono.
Sparisce nel corridoio e ci resta per circa 10 minuti.


Torna in camera e mi guarda.
"Cosa c'è?"
Non so cosa stia succedendo.
"Devo uscire per un po' ."
"Nessun problema."
"In verità un problema c'è: sarò via per 1 giorno."
"Non morirò."
"Il mio cane dovrà venire qui."
"E che problema c'è?"
"Nessuno, nessuno."



1:00.
"Amore?"
"Dimmi."
"Ti amo."

La mia ragione sei tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora