34.

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Mi accascio sul pavimento.
Il pavimento è bagnato.
La mia pelle a contatto con il pavimento, il profumo del detersivo invade le mie narici.
Si sente che lui non c'è.
La casa non ha più vita.
A volte passa.
A volte fa veramente male.
Penso che questa sia depressione.
Forse questa sono io.
Quella vera.
Lo specchio.
Quello nascosto sotto letto.
Insieme alle insicurezze.
Lo ho spaccato.
Stamattina.





Mi mostrava troppo.



Esco.
Vado in piazza Maggiore.
Per respirare aria fresca.
Un ragazzino mi corre intorno gridando: "Aiuto, la mia mamma."

La sua mamma si era fatta male.
Era caduta.
La sua mamma era caduta dalle scale.
Ma L' ambulanza era lì vicino ed è riuscita a sopravvivere.


Dopo esser stata 20 minuti con quella signora mi sono accorta che io mi lamento dello specchio ma c'è gente che ha problemi maggiori dei miei.




Entro in casa.
Mi guarda sorridendo.
"Ciao!"
"Ciao!"











































Ma alla fine è questo vivere: aspettare la morte essendo felici.
O almeno, godersi i bei momenti.


Riguardo a noi....... la storia continua ma non succede mai niente di speciale.
 E come diceva qualcuno: Andate e siate liberi e anche un po' incoerenti.
Buonsalve.

La mia ragione sei tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora