Capitolo 7

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«Zayn mi sei mancato così tanto quest’estate. Che fine avevi fatto?» sono troppo felice di averlo rivisto per arrabbiarmi con lui per essere sparito. Mi aiuta ad alzarmi e poi mi abbraccia.

«Sono stato in Pakistan, dai miei parenti. Però adesso rieccomi qui, di nuovo al tuo fianco piccola mia» lo stringo con tutte le forze che ho. È sempre stato come un secondo fratello maggiore per me Zayn. C’è stato sempre per me e mi ha sempre aiutato a stare meglio.

«Ei piccola piano che mi stritoli così. Andiamo, ti riaccompagno a casa» mi prende per mano e mi fa entrare nella sua macchina.

«Ma Niall?» solo adesso mi ricordo di mio fratello. Starà sicuramente facendo cose sconce con qualcuna, appena arrivo a casa la ramanzina gliela faccio io.

«Niall è rinchiuso nello sgabuzzino di scuola nostra insieme a Liam» comincio a ridere al solo pensiero che Niall e Liam sono rinchiusi là dentro, al buio a cercare di capire come uscire. Scommetto che hanno fatto qualcosa a Zayn tipo svegliarlo.

«Che cosa ti hanno fatto?» gli chiedo in un mare di risate. Lui mi guarda un attimo e scoppia a ridere per poi ritornare a guardare la strada.

«Mi hanno svegliato tirandomi delle palline di carta e la prof si è accorta che stavo dormendo e mi ha interrogato» mi immagino la scena. Niall e io siamo proprio uguali. Però le idee geniali ce le ho sempre io. In tutti questi anni che conosco Zayn so che non bisogna mai svegliarlo altrimenti ti fa i peggiori scherzi e loro come due deficienti l’hanno sfidato e ora si ritrovano rinchiusi nello sgabuzzino di una scuola deserta.

«Noelle, tutte queste risate sono vere?» improvvisamente smetto di ridere e comincio a fissare il vuoto. Non so cosa dirgli. Non so se dirgli tutto oppure fingere. Ma lui è l’unica persona con cui non posso fingere, mi ha sempre aiutato allora perché non dirgli tutto? Prendo un grande respiro e comincio a spiegargli in breve cosa sta succedendo.

«Quest’estate sono stata meglio. Ho cercato di cambiare così da ricominciare una nuova vita, qua, con nuovi amici. Ma già dal primo giorno un’oca e il suo branco di ochette mi hanno preso di mira. Quest’oca mi ha umiliato davanti a tutti facendomi odiare ancora di più. E..» faccio una piccola pausa e guardo fuori dal finestrino. Zayn subito coglie l’occasione, ferma la macchina e mi abbraccia.

«E tu che cosa hai fatto?» mi stringo forte tra le sue braccia e mi scende una lacrima. Mi sono promessa di non piangere, di essere forte per me stessa. Prima mi ero promessa di non piangere in pubblico adesso invece mi sono promessa di non piangere proprio. Non voglio mostrarmi debole nemmeno davanti a me stessa.

«L’ho picchiata» trovo la forza di dire queste 3 parole per poi stringerlo di più.

«Sei sempre uguale» appoggio la mia testa sul suo petto e mi lascio trasportare da lui.

«Ma questi fiori?» ancora ho i fiori di Diego in mano, mi dovrei sbrigare a metterli in un vaso con dell’acqua prima che si appassiscano.

«Me li ha regalati un ragazzo» mette in moto e riparte con la macchina. Comincio a fissarlo intensamente percependo tutta la sua bellezza. Zayn è davvero un figone assurdo. Il suo ciuffo è sempre in perfetto ordine e la sua mascella è molto definita.

«Questo ragazzo ti piace?» mi sarei aspettata questa domanda. Ogni volta che gli cito un ragazzo lui mi domanda sempre la stessa cosa. Ma la mia risposta è sempre la stessa.

«No. Come amico si, è molto dolce e anche molto carino ma non sento niente quando sto con lui. Solo amicizia» quanto mi fa male dire queste parole. Non avrei mai creduto che dopo Tiziano non mi sarei più riuscita a innamorare. O almeno a farmi piacere una persona. Mi sento una merda perché il problema è mio. Il problema sono io. Il problema sono sempre io. Il problema è essere nata. Sarebbe andata meglio per tutti se io non fossi mai nata.

«Perché hai tutti quei lividi sulle braccia e sulle gambe?» mi domanda. Mi ha preso alla sprovvista. Questa domanda non me l’aspettavo. Cerco di coprire i lividi con la maglietta. Mi giro e comincio a guardare fuori dal finestrino. Cerco di aggrapparmi alla scusa più stupida. Non gli posso dire che il suo migliore amico è il mio capo e mi sfrutta per comprare droga.

«Emh, ad atletica ho cominciato a fare salto in alto e ogni volta l’asta mi cade sopra le braccia o le gambe» sembra che se l’è bevuta. Tutta mia famiglia crede che faccio atletica non che gioco a calcio. È uno sport che mi piacerebbe fare, ti senti libera correndo verso orizzonti sconosciuti non come correre in quel campo circondato da reti e Harry che urla.

Finalmente siamo arrivati a casa e Zayn scende per aprirmi la portiera. Mi prende lo zaino e me lo porta dentro casa.

«Mi prometti che appena vorrai piangere o sfogarti mi chiamerai?» mi accarezza il viso con la mano libera e fa incrociare i nostri occhi.

«Non voglio disturbarti troppo» mi sembro, anzi mi sento un peso. Io sono sempre stata un peso per tutti e sempre lo sarò. Sono sempre la ruota di scorta di tutti. Ma ormai ci ho fatto l’abitudine. Mi sono abituata al dolore.

«Tu non mi disturbi mai, voglio solo rivedere quel tuo meraviglioso sorriso» apre la porta di casa e mi porta in camera mia. Mi abbraccia fortissimo per poi lasciarmi un bacio sulla guancia.

«Io vado a liberare quei due coglioni dallo sgabuzzino. Mi raccomando chiamami» nemmeno ho il tempo di ribattere che già è fuori di casa.

Sono già le 15.30 e alle 16 sarei dovuta uscire con Diego. Decido di cominciare a prepararmi per non pensare.

Metto i miei amati skinny jeans neri e camicia a quadri rossa. Indosso le mie Vans nere e mi sistemo i capelli. Decido di lasciarli sciolti con i capelli che cadono sulle mie spalle. Oggi osiamo un po’ con il trucco. Metto il solito mascara e un filo di eye-liner. Tanto per cambiare un po’. Prendo il cellulare e esco di corsa da casa.

Appena apro la porta una sorpresa mi aspetta.

SPAZIO AUTRICE

Eccomi di nuovo! In questo capitolo abbiamo visto la meravigliosa amicizia tra Zayn e Noelle. Non sono troppo dolci? *--*

Secondo voi qual è la sorpresa? Lo scoprirete nel prossimo episodio! (Cioè domani)

Mi dileguo ahhahha un abbraccio a tutte e a tutti U.U

COLD LOVE || CALUM HOODDove le storie prendono vita. Scoprilo ora