Capitolo 87

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“Vorrei esser stato capace di farti rimanere ma la colpa è tutta mia”

–Everything I Didn’t Say, 5 Seconds Of Summer

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Esitante metto le mani come mi ha detto davanti a lui. Diego apre il braccialetto e lo passa sui miei polsi. Ce lo fa girare intorno due volte per poi chiuderlo e immobilizzarmi i polsi. Mi ha legato.

«Così ti stai ferma» non riesco a ribellarmi. Non riesco a fare niente.

Sento solo un costante dolore al petto che mi impedisce di fare tutto. Calum ci starebbe male sapendo che mi sono arresa.

“Ma Calum non è qui! A Calum non gliene frega più un cazzo di te, mettitelo bene in testa Noelle!” mi sgrido da sola.

Dall’armadio dietro di me prende la sciarpa che ho usato per bendare Calum il giorno del nostro anniversario.

Il dolore si intensifica.

«Mettiti sdraiato sul letto» gli ordinai e subito lui obbedì.

«Metti le mani sopra la testa e non le muovere» mi sorrise maliziosamente e fece quello che gli dissi.

«Ora ti bendo» lentamente gli coprii gli occhi con la sciarpa e gli feci un nodo lento dietro la nuca, non volevo fargli per niente male.

«Resta così, non ti muovere» gli diedi un bacio in bocca e mi misi sopra di lui. Poggia le mani ai lati della sua testa. Mi avvicinai al suo collo e mi soffermai un attimo per sentire il suo profumo che mi inondava il corpo. Gli diedi un bacio sul profilo della sua mascella e poi incominciai a lasciargliene una striscia lungo il suo collo. Prima gli baciai la base, vicino alle scapole e poi passai a dietro l’orecchio. Dei piccoli gemiti uscirono dalla sua bocca e io sorrisi sapendo che gli facevo quell’effetto.

Cominciò a muovere le braccia e a lamentarsi. «Tieni ferme le braccia» gli sussurrai all’orecchio mentre continuai a baciargli la mascella.

Non riuscì a trattenere dei lamenti quando gli lasciai un succhiotto vicino alla scapola sinistra. Glielo avevo fatto in un punto in cui se lo poteva coprire senza problemi. “Solo per te, Calum” pensai nella mia mente. Chissà se quel succhiotto ancora ce l’ha. Sono passati solo 4 giorni..

«Ti prego» mi supplicò e cominciai a baciargli la guancia, sempre più vicino alla bocca. Cercò di far scontrare le sue labbra con le mie ma appena si muoveva per cercare il contatto io mi allontanavo e mi fermavo.

Si lamentò ancora e mi fece tenerezza vedendo come mi supplicava. Allora gli lasciai dei baci agli angoli della bocca per accontentarlo. Gli afferrai i capelli in un pugno e gli tirai su leggermente la testa.

Smisi di torturargli gli angoli della bocca e ripassai al collo. La mia presa sui suoi capelli non era forte ma così avevo più accesso al suo collo. Lasciai dei baci leggeri, quasi inesistenti. Soffocai un suo gemito con un bacio in bocca e lo accontentai del tutto.

Chiusi gli occhi. Il bacio fu casto e ne seguì un altro. Mi prese per i fianchi e ribaltò le posizioni. Velocemente si tolse la benda e mise le mani ai lati della mia testa. Si abbassò e mi lasciò un bacio dietro l’orecchio. Mi baciò e il bacio casto si trasformò in un bellissimo bacio passionale. Le nostre lingue erano a contatto e non avevamo intenzione di smettere.

Ci baciammo per minuti, forse. Lui era così bello. Sentivo solo il suo sapore in tutta la bocca. Avrei voluto che lui fosse sempre qui con me. Avrei voluto che lui mi facesse sempre sentire bene, viva, amata. Perché da quando io ho conosciuto lui sono rinata. Ho un motivo per cui combattere. Ma adesso non ho più un motivo per cui combattere. Lui se ne è andato.

COLD LOVE || CALUM HOODDove le storie prendono vita. Scoprilo ora