COLD LOVE || CALUM HOOD

Capitolo 57

"Stringimi la mano e poi partiamo."

-Tiziano Ferro

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NOELLE'S P.O.V.

È finalmente sabato e io posso dormire un po' di più. Gli uccellini cinguettano fuori dalla mia finestra e dei leggeri raggi di sole filtrano nella stanza. Apro lentamente gli occhi e la sveglia indica le 8:27. Non ce la faccio ad alzarmi, sono ancora tanto stanca. Prendo il cellulare sopra al mio comodino e sorrido vedendo il messaggio del buongiorno di Cal. Quanto è tenero, quanto è bello.

A: Cal

Buongiorno anche a te, Piccolo Mio

Gli rispondo velocemente. Mi rigiro nel letto e fisso il muro bianco. Le immagini di Calum rimangono vive nella mia mente e si ripetono come se fossero in un disco rotto. Sorrido tanto, forse troppo a tutte queste cose che mi stanno succedendo. Non mi sembra reale, credo di essere felice se non ci fosse la situazione del campo, di Harry, di Luke e di Zayn.

Lentamente mi alzo e vado in bagno, mi faccio una doccia veloce e poi infilo l'intimo. La casa è calda ma solo la mia camera è fredda, mi sento meglio nei posti freddi. Con solo l'intimo addosso mi metto davanti allo specchio.

Forse Calum ha ragione, forse le mie gambe non sono poi così grosse. Mi sembro dimagrita, le mie gambe sembrano meno grosse. I capelli mi stanno bene. Gli occhi poi, da quando Calum è entrato nella mia vita sono tornati del loro colore originale, verde chiaro e li adoro.

Sento la notifica di un messaggio e mi fiondo a leggere il messaggio arrivato.

Da: Cal

Oggi non sono riuscito a dormire, ho pensato tutta la notte a te

Sorrido di nuovo a quel messaggio. Subito me ne arriva un altro.

Da: Cal

Oh dio, come sei bella, Noelle.

Mi rimetto davanti allo specchio e sorrido, sorrido veramente. Le mie fossette sono rispuntate e sono felice. Adesso non penso a nessun problema, solo a Calum. Dio, quanto lo amo.

Sorrido ancora pensando che per lui io sono perfetta con le mie imperfezioni. Per lui le mie gambe sono belle, sono magre e non sono grosse, come dico io. Per lui sono stupenda sempre. Lui non vorrebbe cambiare niente di me. Mi apprezza così come sono e mi sta aiutando a farmi apprezzare.

Ho capito che nessuno può essere perfetto però può essere perfetto nella propria imperfezione. Non mi piaccio del tutto ma nemmeno mi odio.

Infilo un paio di jeans neri stretti e un maglione pesante con stampe natalizie. Amo il Natale, amo la sua atmosfera, amo il fatto che quel giorno nessuno pensa ai suoi problemi e riusciamo a divertirci veramente. Sistemo i capelli in una coda alta e infilo le mie Converse bianche.

Scendo di sotto e trovo tutti a fare colazione, Niall mi porge un panino con la Nutella. Ho qualche dubbio se prenderlo, e se poi ingrasserò? Sti cavoli, non ingrasserò solo per un panino. Lo prendo e lo mangio. Metto il giubbotto e esco fuori, all'aria fresca di un dicembre romano.

La leggera brezza fredda mi fa diventare le guancie rosse. Butto fuori aria dalla bocca e si condensa tutta, vedo il mio alito bianco. Le mani le metto nelle tasche e mi incammino verso il parco dove mi aspetta Diego. Ci siamo dati appuntamento là, vogliamo passare del tempo insieme, è il mio migliore amico.

Una volta arrivata al parco lo trovo seduto sulla panchina a osservare i passanti. Mi siedo vicino a lui e lo abbraccio forte, i nostri corpi si riscaldano.