Capitolo 64

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NOELLE'S P.O.V.

La sveglia suona puntuale alle 6. Apro leggermente gli occhi per abituarmi alla leggere luce che penetra attraverso le tapparelle della mia finestra. Oggi è il quarto giorno che sto insieme a Calum ufficialmente. Mi rigiro nel letto cercando di dormire altri 10 minuti.

Che poi, a me, sarebbe andato bene anche se quel giorno non me lo avesse chiesto. Cioè, sono felicissima di come sono andate le cose ma ormai stavamo vivendo bene, sapevamo di amarci da mesi ormai e ci sentivamo uniti anche in quel modo.

Sorrido pensando a lui.

Penso a tutti i nostri bei momenti passati insieme. Penso a quando mi ha abbracciato sotto al Colosseo sussurrandomi parole dolci. Penso a lui, e a quanto mi ama proprio così come sono.

Io non sono mai bastata per nessuno, 'troppo grassa', 'troppo stronza' mi dicevano. A nessuno gli sono mai andata bene per quello che sono. Tutti hanno sempre trovato un difetto per andarsene, e lasciarmi sola. Tutti tranne Calum. A me ora, non mi importa più se non sono abbastanza per la gente, a me adesso importa che io sia importante per lui. Me ne sto cominciando a fregare del commento delle persone. Il loro scopo è solo far soffrire quindi perché stare al loro gioco? Adesso mi deve importare solo dei pensieri di Diana, Diego, Niall, Liam, Louis e principalmente Calum.

Basta, è tardi e io mi devo alzare. Esco a malavoglia dal mio amato piumone e alzo le tapparelle. Dei raggi mattutini illuminano tutta la mia buia e fredda stanza.

Solo adesso mi sono decisa di fare una cosa che non facevo decisamente da troppo tempo. Apro l'armadio e sotto a tutti i miei vestiti tiro fuori una scatolone con troppa polvere sopra. Lo apro e prendo la mia vecchia abatjour. La metto sul comodino così, stasera, dopo 6 lunghi mesi la riaccenderò.

La mia luce, adesso, si è accesa più forte di prima. Quella piccola luce che la notte mi farà compagnia sarà Calum. La vecchia me, quella fredda, triste e stronza, non c'è più. Il suo posto è stato preso da me, dalla vera me; quella allegra, piena di passione e determinazione.

Calum mi ha salvato. Io non me ne sono resa contro, e nemmeno lui. Ma è questa la verità. Calum mi ha salvata. Lui è arrivato nella mia vita in un momento in cui volevo stare da sola, non volevo nessun accanto. Eppure io, quel giorno, seduta contro il muro con le lacrime agli occhi non l'ho cacciato. Lui è riuscito ad abbattere tutti i miei muri che mi ero creata per non soffrire. Pensavo che, una volta abbattuti quei muri, ci fosse stata solo maggiore sofferenza invece ho trovato solo amore e felicità da parte sua.

Sorrido ancora e sento una lacrima bagnarmi la guancia. Non è una lacrima di sofferenza ma è di felicità. Sto ancora fissando la piccola abat-jour che tengo in mano e subito viene bagnata da una mia dolce lacrima.

Ripenso a tutte le cose belle che mi sono capitate da quando un semplice ragazzo moro con dei lividi e tagli è entrato nella mia vita. E sorrido ancora.

Mi metto davanti allo specchio e osservo il mio riflesso. Il pigiama che indosso è largo e i miei capelli sono tutti spettinati. Ho delle occhiaie sotto gli occhi e quest'ultimi sono rossi e gonfi per le lacrime appena versate. Stanotte non ho dormito, ho pensato a tutta la notte a lui. Ma credo che l'amore faccia questo. Credo che l'amore renda perfetti nelle proprie imperfezioni. Quando entri nel tunnel dell'amore sei fottuto. L'amore è passione, è tenacia e se ti prende non ti lascia fino a quando non ha risucchiato tutte le tue forze.

Posso vedere i miei occhi finalmente di quel verde che ho sperato tanto. È un verde chiaro, è un verde intenso, è un verde bello, vivo. Sorrido, consapevole di avercela fatta.

*

«Allora ragazzi, vi ho riportati i compiti che avete fatto l'altra settimana» esulta il professore di storia tirando fuori i fogli. L'unica parte della lezione che mi interessa è questa. So già che mi dovrò preparare al peggio se avrò preso un bel voto.

COLD LOVE || CALUM HOODDove le storie prendono vita. Scoprilo ora