Capitolo 54

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"If today I woke up with you, right beside me, Like all of this was just some twisted dream, I'd hold you closer than I ever did before, And you'd never slip away"

-Amnesia, 5 Seconds Of Summer

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«Preferisci essere legata tu che legare lui?» mi sussurra. Preferisco stare male io che vedere altre persone stare male per causa mia. È una cosa che ho sempre avuto e non so se sia un pregio o un difetto.

«Si..» abbasso la testa e spero che non abbia sentito ma ha sentito eccome.

«Va bene, per oggi ti accontento ma devi vedere come si lega una persona, ti servirà» mi incita Zayn.

Fa girare Luke e gli lega molto forte i polsi. Lui cerca di liberarsi ma il risultato sono solo dei nuovi tagli sui polsi. Poi prende il panno e me lo porge. «A te l'onore»

Lo devo fare per forza, so che devo superare questa mia paura. Loro vogliono che io diventi forte, senza paure, senza sentimenti ma questa non sono veramente io. Mi stanno trasformando in un'altra persona. «Apri la bocca Luke» la mia voce è spezzata, riesco a malapena a parlare. Lui mi ascolta e mi rende le cose un po' più facili.

Faccio un nodo al panno e glielo infilo in bocca. Sento la sensazione su di me, ma cerco di evitarla. Con delicatezza gli faccio abbassare la testa e gli faccio un altro nodo sulla nuca. Non ho forza, il nodo è molto debole ma Zayn interviene e lo stringe con troppa forza. Sento un altro gemito di dolore strozzato dal panno che impedisce ai suoni di uscire. Altri sensi di colpa mi invadono tutta. Sento la sua sofferenza su di me, sento il suo dolore che diventa anche il mio. Calum non vorrebbe vedermi fare del male a una persona.

Se adesso lui fosse qui, mi stringerebbe forte e tutte queste cose brutte scomparirebbero. Se adesso lui fosse qui, io mi sentirei meno male. Ma lui non è qui e io mi sento male.

«Mettiti in ginocchio e girati pure tu, è il tuo turno. Io vado a prendere l'occorrente, non muoverti» mi comanda con tono duro Zayn. Mi sento troppo in colpa, non riesco nemmeno a ribellarmi. La mia paura più grande è fare del male a delle persone e Zayn lo sapeva benissimo. Appena esce dalla porta mi avvicino a Luke.

«Stai bene?» gli sussurro. Lui fa un mezzo accenno con la testa, il panno per quanto è stretto gli limita anche i movimenti della testa.

Mi sento male a vederlo così. Perché? È tutta colpa mia, se avessi fatto quelle due flessioni in più lui non starebbe in questi condizioni. Mi metto in ginocchio e rivolgo la testa contro il muro. Abbasso il capo in segno di sconfitta, porto le mani dietro alla schiena aspettando Zayn.

Io sono una persona leale, Zayn è stato alle mie condizioni ora io devo stare alle sue. Sento la porta aprirsi e poi richiudersi. Nemmeno mi giro. Sento la corda stringermi sempre di più i polsi, mi fanno male ma niente a quello che provo dentro.

«Girati verso di me» mi ordina in modo meno duro una volta che ha finito di legarmi i polsi. Io faccio come mi ha detto e vedo che in mano non ha la mia solita bandana ma ha quel panno duro. Ha riservato lo stesso trattamento anche a me.

Capisce che adesso non ho intenzioni di ribellarmi così avvicina il panno con il nodo alla mia bocca, io la apro e lui me lo infila dentro. Abbasso la testa capendo già quello che vuole fare. Mi lega il panno stretto e io emetto un gemito di dolore. Ora capisco Luke, capisco quanto male gli ho fatto.

Delle lacrime cercano di scendere ma io le ricaccio dentro, non devono uscire. Mi ci vuole qualche minuto per abituarmi a tutto il complesso di dolore.

Sarà passata un'ora da quando siamo così. Luke è vicino a me e prova a dormire ma non ci riesce. Ogni tanto cerca di liberarsi ma inutilmente. Io ho capito che più mi muovo e più è peggio. Mi sono abituata al dolore fisico, ormai non sento quasi più la corda o il panno ma il dolore che ho dentro lo sento eccome. Mi sta facendo morire dentro. Molti dei miei pensieri vanno a Calum per provarmi a distrarre.

COLD LOVE || CALUM HOODDove le storie prendono vita. Scoprilo ora