Capitolo 55

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"E so che sono un casino, ma almeno so come farti ridere come nessun altro." - Ed Sheeran

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3 SETTIMANE DOPO || DICEMBRE

NOELLE'S P.O.V.

«Vedi questi?» Calum passa delicatamente le sue mani sui miei fianchi e me li cinge. «Li amo»

Il buio della mia stanza fa parte di noi. Ci sentiamo completi così, al centro della stanza con soli pochi centimetri a separare le nostre labbra.

«E vedi queste gambe così perfette ma che tu le credi terribilmente imperfette?» mi sussurra con tono basso appoggiando la sua fronte sulla mia. «Le amo infinitamente»

«E tu, ti vedi?» mi fa girare in direzione dello specchio e io posso osservare il riflesso di Calum mentre mi abbraccia dolcemente da dietro. Riesco a vedermi così imperfetta ma con lui mi sento perfetta, mi sento bene. «Io amo questa ragazza»

Si rimette davanti a me e i nostri visi sono così vicini che io posso sentire il suo cuore battere. «Io ti amo in tutte le tue imperfezioni» mi sussurra ancora. Le nostre labbra si schiudono lentamente e chiudiamo gli occhi, beandoci di quella sensazione. Si sfiorano leggermente ma io in quel tocco posso sentirmi le gambe cedermi. Il mio cuore comincia a battere fortissimo e non mi sono mai sentita meglio in vita mia.

«Io ti amo di più, amore mio» gli sussurro staccandomi dalle sue labbra carnose.

«Non penso proprio, piccola mia» mi prende delicatamente le mani e le porta sulle sue spalle ma io con un movimento veloce le tolgo dalla sua presa. Vado sul letto e prendo un cuscino, mi avvicino a lui che ha osato dire che mi ama di più lui e lo incomincio a prendere a cuscinate.

Ci rincorriamo per tutta la stanza, ci tiriamo cuscini, peluche, baci, abbracci fino a quando io non riesco a buttarlo per terra. Mi metto a cavalcioni su di lui e lo prendo ancora a cuscinate.

«Allora? Mi ami ancora di più tu?» gli domando ridendo e minacciandolo con un cuscino. «Si, anche più di prima»

Lo continuo a prendere a cuscinate per la sua risposta sbagliata. In questo esatto momento noi siamo felici, non ci sono altri aggettivi per descrivere la situazione. Stiamo bene, ci sentiamo completi insieme, siamo completi insieme. Due disastri creati per perfezionarsi a vicenda.

Ridiamo, ridiamo tanto, ridiamo forse pure troppo ma le nostre risate superano tutti i nostri problemi.

Dopo l'ennesima cuscinata Calum riesce a prendere il cuscino che tenevo in mano e mi tira verso di sé. Il mio corpo è sopra al suo e appoggio la testa sul suo petto per poter sentire il suo cuore battere. Mi rilassa sentire il suo cuore. Le sue mani possenti mi stringono e io mi sento al sicuro, mi sento a casa. Calum è la mia casa. È il mio punto di riferimento.

«Ti amo principessa mia»

«Ti amo piccolo mio»

Le nostre labbra si uniscono e nasce un bacio pieno di passione, pieno di emozioni, pieno di amore, pieno di noi. Noi, semplicemente noi ma grandiosamente noi.

Non so quanto tempo è passato da quando siamo così. Stiamo bene e questo è l'importante. Credo che sia passata una mezz'oretta abbondante e adesso siamo sdraiati sul mio letto. Calum mi stringe a sé e io sono accoccolata su di lui. Sento il suo profumo buonissimo e il suo tocco mi fa venire i brividi, come la prima volta.

«Perché hai avuto paura di innamorarti di me? Ho fatto qualcosa di sbagliato?» mi domanda con voce tremolante, così, all'improvviso. Sta cercando di trattenere le sue emozioni tristi ma non ci riesce o forse sono io che lo capisco. Non mi piace vedere le persone soffrire, specialmente se è la persona che amo.

«Tu, amore mio, non hai assolutamente niente di sbagliato. Sono io che sono sbagliata, in tutto» lo rassicuro dando tutte le colpe a me. Passo una mano sulla sua guancia e la sua pelle mi fa sentire un tremolino alle gambe.

Sono io che sono sbagliata, lo hanno sempre detto tutti. Io non ne ero così tanto sicura ma dopo che tutte le persone della scuola te lo incominciano a dire uno ci crede, fino a quando non me ne sono convinta anche io.

«Chi ti ha detto che sei sbagliata?»

«Tutti. Assolutamente tutti» fisso il vuoto come facevo qualche tempo fa. Tutte le immagini di quel periodo mi riempono la testa come un fiume in piena. Le immagini di Tiziano, di Daniele mi riaffiorano in mente. Tutti gli insulti, le botte le sento di nuovo sulla mia pelle e rabbrividisco.

«Tu non sei affatto sbagliata, amore mio. Sei l'essere più giusto che io abbia mai conosciuto» la sua mano accarezza dolcemente la mia spalla e io in quel tocco perdo un battito di cuore. Non è facile, credere alle parole di Calum non perché siano brutte, affatto, ma perché dopo tanto che ti senti dire una cosa e tu ci credi, credere subito nell'opposto non è facile. Ma io, giuro, che ci sto provando con tutto il mio cuore a credere a quelle fantastiche parole e, forse un pochetto ci sto riuscendo.

«Un giorno posso venire a casa tua?» gli domando rendendomi conto solo ora che lui è sempre venuto da me e io mai da lui.

«No» mi risponde con tono fermo.

«Perché?»

«Non voglio farti conoscere mio padre» risponde distrattamente. Capisco che c'è qualcosa sotto. Vorrei sapere tutto di lui ma capisco che non posso sapere tutto su di lui, per adesso.

«Tua madre dov'è?» chiedo in sussurro. Mi ricordo ancora la seconda volta che ci siamo visti quando io ho riconosciuto la sua voce che gridava "Mi manchi mamma!" da quel vicolo abbandonato. Ho cercato di rimandare sempre il discorso per non farlo soffrire al ricordo di quel pensiero ma adesso dopo tutto questo passato insieme credo che sia il momento giusto.

«L-Lei non c'è più» balbetta vistosamente spaventato. Si mette a gambe incrociate e si tiene la testa con le mani. Io faccio lo stesso e mi metto accanto a lui accarezzandogli dolcemente la schiena. Quel ricordo gli deve far tanto male. Sarà morta? Oppure sarà in qualche parte del mondo?

«Da quant'è che non ti sfoghi su qualcuno su questa cosa?» gli chiedo dolcemente. Lui non risponde, rimane in silenzio con la testa piegata verso le lenzuola e le mani sopra essa.

«Calum?» gli domando di nuovo sfregando leggermente la sua schiena per farlo riprendere. «6 anni»

SPAZIO AUTRICE

Vi volevo ringraziare immensamente per le numerose visualizzazioni, non credevo che la storia vi piacesse Così tanto!  Sono strafelicee!

Comunque passiamo al capitolo. Secondo voi che cosa è successo alla mamma di Calum? E non trovate che la scena iniziale è troppo tenera? Awww, l'adoroo.

A domani! Vi voglio bene

COLD LOVE || CALUM HOODDove le storie prendono vita. Scoprilo ora