capitolo 21

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Passarono quattro giorni, era stranamente tutto tranquillo, da quando ero uscita dall'ospedale tutto sembrava andare al meglio; io e Danny siamo riusciti a recuperare gran parte del tempo in cui non ci siamo visti, con le ragazze andava sempre meglio, stavano diventando davvero importanti per me, ci passavo veramente tanto tempo insieme, eravamo sempre appiccicate...un po' anche per evitare a Scott di avvicinarsi ad Allison...ah e, no...non ho detto nulla riguardo alla situazione particolare di Scott. E per finire, io e Stiles stavamo insieme, a dire la verità mi faceva ancora strano chiamarlo come "il mio ragazzo" ma mi riempiva di gioia ogni volta che lo dicevo, con lui le cose andavano a meraviglia, d'altronde stavamo insieme da soli quattro giorni.

Sentii due braccia forti abbracciarmi da dietro, sobbalzai. Parli del diavolo...
<<Stiles se vuoi farmi prendere un infarto basta dirlo.>> Risi mentre mi giravo verso di lui.
<<Pensavo che ti avrebbe fatto piacere un mio abbraccio...ma se non è così...>> Allontanò le braccia dai miei fianchi con un'espressione falsamente offesa, adoravo quando faceva quella faccia...sembrava un cucciolo smarrito. Alzai le sopracciglia e feci un sorriso sbilenco mentre con una mano gli accarezzai la guancia morbida.
<<Questo mi pare di non averlo mai detto.>> Sorrise alla mia affermazione e intrecciò le mani dietro la mia schiena stringendomi a sé, ogni volta che mi toccava mi venivano i brividi in tutto il corpo.
Restammo per pochi secondi a guardarci negli occhi e a sorridere come degli ebeti, finché non sentimmo un colpo di tosse, entrambi ci girammo.
<<Smettetela, mi farete venire il diabete...>> Si lamentò Lydia dietro di noi, scoppiammo a ridere per poi dirigerci verso le ragazze.
<<Eddai! Non siamo poi così sdolcinati.>> Cercai di ribattere, ma in contemporanea le sopracciglia delle mie migliori amiche schizzarono in su.
<<Noooo, tu dici?>> Stavolta parlò Allison e rispose il mio ragazzo.
<<Ragazze fatemi godere questo momento, d'altronde sogno di baciarla dalle elementari.>> Scoppiammo tutti a ridere, effettivamente è vero, già dalle elementari ci piacevamo a vicenda o meglio, a lui piacevo dalle elementari, io mi sono resa conto del mio sentimento dalle medie...ma tutti e due sognavamo da molto questo momento. Ricordo che alle elementari si presentò con una margherita e mi chiese di sposarlo.
<<Mi dispiace Romeo, ma credo che dovremmo rubarti Giulietta per un pochino.>> Ci avvisò Allison con la tipica faccia da: "sbrigati a venire con noi che ti devo dire una cosa!"
<<E va bene...devo andare agli allenamenti.>> Mi guardò e mi salutò dandomi un bacio sulla fronte.
<<Ciao piccola.>>
<<Ciao.>> Restai imbambolata a guardarlo mentre si allontanava da noi, era proprio bello, complimenti Megan. Due dita mi schioccarono davanti e mi risvegliai.
<<Niente, è proprio andata.>> Scherzò Lydia parlando con Allison.
<<Guardate che vi sento.>> Sorrisi quando si voltarono verso di me e risero.
<<Allora che succede?>> Chiesi curiosa.
<<Molte cose...>> Incominciò Allison mentre uscivamo dalla scuola.

<<Quindi quella cosa importante era di venire nel bosco e allenarti con arco e frecce?>> Chiese con un sopracciglio alzato Lydia mentre si stringeva nella sua giacca, effettivamente non ci aveva detto molto durante il tragitto, solo che ieri ha sentito suo padre e sua zia parlare e poi ha trovato una punta di freccia diversa sul tavolo, tutto qui.

Tirò fuori dal borsone con cui aveva portato l'arco, una freccia dall'aspetto molto pericoloso, non assomigliava affatto alle frecce di allenamento. Istintivamente io e la rossa indietreggiammo.
<<Woah sta attenta con quella cosa.>> Indicai la punta estremamente appuntita. Ridacchiò e si preparò a mirare e lanciare la freccia contro un albero lontano da noi.
Non appena la punta della freccia incontrò la corteccia partirono almeno un centinaio di scintille, ma cosa...? Dovevo decisamente avvertire Scott, sapevo che la famiglia di Allison fossero dei cacciatori, ma non pensavo che anche Allison si unisse a loro tanto presto, e a quanto pare sta scoprendo sempre più cose...
Rimasi a bocca aperta e fu Lydia a parlare.
<<E quello cos'era?>> Anche lei era stupita da quello che era appena successo. Allison non distolse lo sguardo dall'albero mentre rispondeva con voce bassa.
<<Non lo so...ma voglio scoprirlo.>> Ecco...dovevo avvertire in fretta Scott, molto in fretta, così decisi di farmi avanti e parlare.
<<Ora credo che...>> Non riuscii a finire la frase perché Allison mi zittì.
<<Shhh...ho sentito un rumore...>> Lasciò l'arco in mano a Lydia e avanzò verso l'ignoto.
<<Allison, non credo che sia sicuro, siamo in un bosco...sarà stato qualche animale, andiamo a casa.>> Provai a convincerla mentre Lydia annuiva d'accordo con me.
<<Io vado a vedere, restate qui. E se c'è qualcosa, difendetevi usando l'arco.>> Continuò a camminare nonostante i nostri numerosi richiami...e ora? L'unica persona capace di impugnare un'arma se n'è andata chissà dove...se davvero ci fosse qualcosa di pericoloso? Io non so tirare con l'arco e penso nemmeno Lydia.
<<Ma io non so tirare con l'arco!>> Stava andando in panico.
<<Lydia non c'è bisogno di preoccuparsi, sicuramente sarà qualche animale innocuo, nulla di cui temere.>> Ma non appena pronunciati quelle parole sentimmo un altro rumore provenire da dietro di me, mi girai ma non c'era nessuno.
<<Tu sai usare un arco?>> Chiese con occhi sbarrati, sicuramente stava ripensando alla sera in cui siamo rimasti rinchiusi a scuola con l'Alpha alle calcagna...
<<Ehm...non lo so, posso provare...>> No che non lo so usare! Ma non potevo rischiare che avesse un attacco di panico in mezzo al bosco. Lei mi porse l'arco, con mano tremante l'afferrai, presi una freccia (normale) e mi preparai a scoccarla. Cercai di prendere più possibile la mira e lanciai sfiorando l'albero...wow non me l'ero cavata male per essere la prima volta che prendevo in mano quelle cose...pensavo che l'avrei sparata in cielo...
<<Beh...ci possiamo accontentare...>> Mi disse la rossa leggermente rassicurata...non so da cosa però, visto che l'albero tecnicamente non l'avevo preso ma solo sfiorato...vabbè l'importante era che si fosse tranquillizzata.
<<Credi che ci metterà ancora molto? Non penso che dovremmo andarla a cercare?>> Chiesi volendo solo vedere la faccia di Allison sana e salva in quel momento. Ma Lydia scosse decisa la testa.
<<Ha detto di aspettarla qui, lei è quella che sa difendersi...quindi non credo che saremmo d'aiuto.>> Provai a ribattere ma una voce dietro di noi ci fece fare un urlo.
<<Ma che state facendo?>> Chiese Allison mentre rideva delle nostre facce spaventate.
<<Dov'eri finita? Eravamo preoccupate!>> La rimproverai io, lei scosse la testa.
<<Ero qua vicino, non era niente, solo un cervo...>> Sospirai di sollievo e mi voltai verso Lydia e la guardai come a dire: "te l'avevo detto che non era niente di pericoloso".
<<Ok bene, ora possiamo andare? Mi sto congelando.>> Alzò gli occhi al cielo Lydia, annuimmo e ci dirigemmo verso la macchina della mora.

<<Mamma sono a casa!>> Urlai e salii in camera mia senza aspettare una risposta.
<<Giusto in tempo tesoro, sto andando a lavoro, ti chiamo più tardi.>> Mi lasciò un bacio sulla guancia e uscì chiudendosi la porta di camera mia dietro. Mi sdraiai sul letto e rimasi a fissare il soffitto per non si quanto tempo, poi decisi di andarmi a fare una doccia.
L'acqua calda scorreva sulla mia pelle, rilassandomi immediatamente...rimasi dentro la doccia per dieci minuti circa, poi uscii e mi vestii comoda con un leggins nero e un maglioncino bianco sopra.
Stavo leggendo un libro quando un rumore attirò la mia attenzione, veniva dalla finestra così mi alzai dal letto e andai a vedere. Qualcuno stava girando dei sassolini sul vetro, abbassai lo sguardo sulla strada e vidi che quel qualcuno era Stiles. Sorrisi e gli feci cenno verso la porta. Scesi le scale e aprii la porta di casa ritrovandomi faccia a faccia con uno Stiles sorridente.
<<Vieni, entra.>> Mi scansai per farlo passare.
<<Potevi direttamente suonare o chiamarmi.>> Sorrisi mentre gli stringevo le braccia al collo e lui mi cingeva i fianchi. Lui alzò le spalle.
<<Sarebbe stato banale.>> E lui banale non lo era affatto.
<<Com'è andata oggi?>> Ci accomodammo sul divano.
<<Normale, il coach mi ha tenuto in panchina, come sempre.>> Non sembrava affranto ormai ci aveva fatto l'abitudine...purtroppo era così, non era proprio bravo a giocare a Lacrosse...ma sicuramente lo era in altro...
<<Invece novità su...>> Non servì nemmeno che finissi la frase che lui si girò verso di me e annuì, mi avvicinai e mi girai completamente verso di lui.
<<Oggi abbiamo sentito Jackson parlare col padre di Allison...credo che pensi che Jackson sia un licantropo, l'abbiamo salvato per un pelo, ma nonostante questo continua a chiedere il morso a Scott...>> Si passò una mano fra i capelli cortissimi, lo faceva sempre quando era nervoso.
Gli diedi un bacio sulla guancia e lui sorrise immediatamente a quel contatto.
<<Anche io oggi ho scoperto qualcosa; oggi siamo andate nel bosco ed Allison ha detto che voleva provare una freccia diversa...non capivamo di cosa si trattasse fino a quando non ha tirato fuori una freccia con la punta molto grossa e appuntita...l'ha scoccata e con l'impatto sulla corteccia, la punta ha emesso non so quante scintille. Allison non sapeva di cosa si trattasse ma ha detto che era intenzionata a scoprirlo...dovremmo dirlo a Scott. Allison si sta avvicinando sempre di più alla verità.>> Lui annuì d'accordo con me.
Poi si avvicinò sempre di più a me e mi sussurrò sulle labbra:
<<Possiamo dirglielo domani...ora sarà occupato...>> Mi allontanai di un millimetro, volevo baciarlo anche io, dio se lo volevo, ma volevo anche stuzzicarlo.
<<Occupato...? Ma non si era lasciato con Allison?>> Cercai di mostrarmi interessata all'argomento, ma fu difficile con le sue labbra ad un millimetro dalle mie.
<<Occupato in maniera...diversa...>> Esitò quasi a parlarne e arrossì, ma non si allontanò, anzi si avvicinò visto che io stavo ancora indietreggiando con un sorrisetto sul volto. Non ce lo vedevo proprio Scott con un giornalino porno tra le mani.
<<Sai, non ce lo vedo Scott a fare certe cose.>> Ci ritrovammo stesi sul divano con lui sopra di me...non potevo più scostarmi.
<<Oh puoi stare zitta e baciarmi?>> Non era una domanda, ma un ordine, ed io non me lo feci ripetere due volte. Mi fiondai sulle sue labbra morbide mentre con le mani gli accarezzavo le guance, lui mi strizzò leggermente i fianchi e con una mano mi accarezzò il collo. Le nostre lingue ballavano felici tra loro, in un bacio inizialmente dolce che si tramutò in un bacio vorace.
Uno squillo di telefono ci fece sobbalzare ed entrambi ci tirammo su, guardai Stiles e notai che aveva il viso rosso e le labbra leggermente gonfie per il bacio. Pensai che anche io fossi nelle sue condizioni.
<<Ma proprio adesso?!>> Imprecò mentre prendeva il suo telefono.
<<Pronto?>> La sua faccia cambiò e da irritata per averci interrotti, divenne preoccupata e cominciò a gesticolare freneticamente.
<<Va bene va bene, arriviamo subito.>> Attaccò e si rivolse a me.
<<Meg mi dispiace ma dobbiamo andare subito da Scott.>> Mi guardò dispiaciuto e si alzò dal divano seguito da me.
<<Che succede?>> Domandai quando ormai ci stavamo dirigendo verso la sua jeep.
<<Diciamo che il periodo di "tranquillità" si può definire finito da stasera...>> Detto questo mise in moto e ci dirigemmo più veloci possibile verso casa McCall.



~ ANGOLO AUTRICE ~
Altro capitolo (non revisionato).
Ma quanto sono dolci questi due...forse troppo...😏

Commentate. Un bacio,
~Carlotta😘💕

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