Mentre io sono seduta sul divano, mia madre continua a camminare nervosamente davanti a me. Mi fa salire il mal di testa.
<<Mamma! Ti spiacerebbe fermarti un secondo e dirmi quella cosa tanto importante?>> Dico alla fine.
Lei fa un respiro e poi finalmente parla.
<<Tesoro mio, avrai notato qualcosa di diverso in questi giorni no? Mi hai anche chiesto a volte se ci fosse qualcosa che non andava mentre, beh...era tutto il contrario, in realtà ero solo molto agitata nel dirti quello che mi stava succedendo, e in un certo senso lo sono ancora...>> O mamma mia...ma perché ogni volta che mi deve dire qualcosa ci mette quarantasette anni?!
<<Mamma per piacere, vuoi arrivare al punto?>> La supplico, voglio solo stare da sola e spero che si sbrighi a parlare.
Lei annuisce.
<<Ok arriverò al punto. IoeNoahstiamoinsieme.>> Io in tutto questo la sto fissando con una faccia da pesce lesso, non avendoci capito una mazza.
<<Potresti ripetere più lentamente?>>
<<Io e Noah stiamo insieme.>> La fisso come se fosse un alieno.
Ti prego dimmi che non è il 'Noah' che penso io...
<<Noah? Noah chi?>> Domando ingenuamente e con voce stridula.
<<Noah Stilinski ovviamente! Quanti altri Noah conosci?>> Mi guarda come se fossi un imbecille...e forse lo sono anche.
Devo ricompormi altrimenti sembrerà troppo strana questa mia reazione.
<<Ma che...bella notizia!>> Dico falsissima.
<<Lo so! E non è finita qua!>> Bene che gioia!
<<Ah sì?>> Chiedo sfoderando il mio miglior sorriso falso.
<<Già, sono sicura che sarai felicissima di questa notizia, sinceramente ho accettato anche per te, sapendo che ti avrebbe fatto piacere.>> Ok...ora sono molto spaventata.
<<Mamma cosa esattamente hai accettato?>> Domando scandendo le parole e con il panico che mi si leggerebbe in faccia.
<<Tesoro, ho accettato di andare a vivere da loro!>>
Ora svengo, me lo sento.
<<CHE COSA?!>>
Lei però non sembra leggere il mio tono di voce perché comincia a saltellare e a battere le mani, nemmeno fosse una bambina di cinque anni.
<<Ero sicura che ne saresti stata contenta, avviso subito Noah!>> E con tutta questa euforia se ne va, lasciandomi letteralmente immobile sul divano ad assorbire ancora bene la situazione.
Ti ringrazio tanto sfiga, davvero tanto!<<Sul serio?!>> Quasi urla Lydia non appena le racconto quello che mi ha detto la mamma ieri pomeriggio.
<<Si sul serio, e sei pregata di non urlare.>> La rimprovero.
<<Amica mia...questa si chiama sfiga.>> Scherza Allison poggiandomi una mano sulla spalla.
<<Oh ma davvero?! Non ci ero arrivata.>> Commento sarcastica.
<<Mi dispiace Meggie. Che ne dici se per distrarci non andiamo in biblioteca con Lydia per provare a capire cos'è?>> Mi chiede dolcemente Alli. Annuisco, ho bisogno di distrarmi.
Mentre ci avviamo verso la biblioteca, la stessa stanza che ha assistito al mio crollo, noto che un ragazzo mi guarda da dietro un angolo, assottiglio lo sguardo e mi accorgo che è Scott.
Mi manca, è vero che è il migliore amico di quel bastardo di nome Stiles, ma è anche amico mio e mi manca trascorrere del tempo con lui.
So che ha sentito la nostra conversazione e so anche che Stiles gli ha raccontato tutto quello che è successo.
<<Andate avanti ragazze, io ho dimenticato la giacca nell'armadietto, vi raggiungo subito.>> Mento per poter avere il tempo di parlare in tranquillità con Scott.
Loro ci cascano e vanno in biblioteca.
Un secondo dopo sento due braccia stringermi da dietro.
<<Mi dispiace piccola Meggie.>> Istintivamente sorrido riconoscendo la voce di Scott.
Mi giro ancora incastrata tra le sue braccia e lo stringo forte a me, agganciando le mie braccia dietro al suo collo. Non mi ero resa conto di quanto avessi bisogno di un abbraccio.
<<Per cosa?>> Chiedo quando ci stacchiamo. Mi sembra di non parlargli da anni.
<<Per quello che è successo...Stiles si è comportato da vero stronzo.>> Mi sorprendo delle sue parole, non si erano mai messi l'uno contro l'altro, si erano sempre difesi a vicenda e anche se non dovrei mi sento in colpa perché so che se non ci fossi stata ora Scott non parlerebbe così di Stiles, del suo migliore amico.
<<Ehi Meggie, perché ti senti...in colpa?>> Io lo guardo interrogativa, ora legge anche nel pensiero?
<<Sento il tuo odore, sento le tue emozioni.>> Mi spiega vedendomi spaesata.
<<Penso solo che se non ci fossi stata io, ora tu non staresti parlando così di Stiles, ora non staresti contro di lui...>> Sputo fuori quello che penso sotto il suo sguardo preoccupato probabilmente per la mia salute mentale dato che dovrebbe essere Stiles a sentirsi in colpa, non il contrario.
<<Ma sei impazzita? Non devi nemmeno pensare una cosa del genere! Io ho detto che Stiles è uno stronzo perché effettivamente si è comportato da stronzo. Non darti colpe che non esistono.>> Annuisco.
<<Hai sentito vero?>> Cambio discorso riferendomi alla conversazione con le ragazze.
<<Si e ti giuro che non ne sapevo niente, anche Stiles è abbastanza scosso da questa notizia.>>
<<Come fai a saperlo?>> Domando curiosa.
Sembra indeciso se dirmelo o no, e allora intuisco di cosa si tratta.
<<L'ho sentito poco fa in cortile che ne stava parlando con...Erica...>> Pronuncia quel nome come se potesse distruggermi, quello che però non sa è che quando sento quel nome mi accendo e vorrei solo uccidere quella gatta morta dei miei stivali.
<<Tranquillo, ormai dopo quello che ho visto posso sopportare di sentire il suo nome.>> Ma Scott sembra contrariato.
<<Meggie secondo me c'è qualcosa sotto, insomma non è possibile che Stiles sia cambiato così a caso...dev'essere successo qualcosa, ed intendo scoprirlo insieme a te.>> Ma stavolta sono io ad essere contrariata.
<<Non se ne parla proprio. Non voglio più avere niente a che fare con quello.>> Ma lui sfodera quella faccia da cucciolo a cui nessuno resisterebbe, tanto meno io.
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
<<E va bene!>> Alzo la voce frustrata.
Scott si mette quasi a saltellare e mi abbraccia. Ma perché sono tutti così felici in quei giorni?! È un modo per prendermi in giro?
<<Grazie grazie grazie, ti voglio bene piccola Meggie!>> Detto questo mi dà un bacio sulla guancia e scappa via soddisfatto.
Mah...dicono che le ragazze sono quelle strane, ma anche i ragazzi non scherzano eh...
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~ Nothing else ~ Stiles Stilinski
FanficMegan Anderson è una ragazza semplice dai capelli castano chiaro e profondi occhi marroni. Che succederebbe se per caso venisse catapultata in un mondo che pensava non esistesse? E se in quel mondo incontrasse anche due occhi color nocciola capaci...