capitolo 26

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Appena aprii gli occhi mi guardai intorno spaesata, non capii come fossi finita in ospedale, poi però il mio sguardo cadde sulla camera davanti a me e ricordai tutto.
Alzai lo sguardo verso l'orologio appeso al muro, erano le 4:45, ancora?! Non riuscii più ad addormentarmi...avevo troppi pensieri e quelle sedie erano davvero scomode. Guardai fuori dalla finestra e vidi che le strade erano immerse nel buio, un brivido mi attraversò il corpo, non riuscivo a credere che fosse successo tutto solo poche ore fa.
Non avevo ancora notizie di Stiles e la cosa mi preoccupava e non poco.
Mi alzai dalle scomode sedioline dell'ospedale, ero tutta indolenzita.
Andai a cercare Melissa per chiederle se c'erano novità su Lydia, la trovai quasi subito.
<<Melissa come sta Lydia? Ci sono novità?>> Lei mi guardò dispiaciuta.
<<No... è stabile ma non ha fatto progressi da ieri sera.>>
<<Io torno a casa, se ci sono novità di qualsiasi tipo, chiamami ok?>> Annuì e mi abbracciò.
<<Sei un'amica fantastica. Ora va a casa e cerca di riposarti come si deve.>> Le assicurai che ci avrei provato e uscii dall'ospedale.

Durante il tragitto dall'ospedale a casa mia, (che tralaltro avevo fatto a piedi) riprovai a chiamare Stiles che finalmente rispose dopo due squilli.
"Stiles! Grazie a Dio, stai bene?!" Dissi sospirando di sollievo.
"Si si sto bene, ci serve il tuo aiuto, saresti pronta tra venti minuti? Ti passo a prendere." Senza aspettare una mia risposta attaccò. Rimasi un'attimo stordita, cominciai quasi a correre per arrivare a casa in tempo e riuscire a cambiarmi prima dell'arrivo di Stiles. Volevo prenderlo a schiaffi, mi ha fatta preoccupare per tutte quelle ore e poi quando finalmente rispondeva, parlava come se non fosse successo nulla e non si era neanche degnato di richiamarmi dato che sicuramente aveva visto le miriadi di chiamate perse e i messaggi.

Quando entrai in casa mia madre dormiva e non mi sentì rientrare, per fortuna, altrimenti non mi avrebbe più fatta riuscire.
Corsi in camera mia cercando di non fare rumore e mi cambiai in un lampo, andai in bagno e vidi nel riflesso dello specchio, la mia faccia con qualche schizzo di sangue, chi mi aveva vista per strada poteva pensare che avevo commesso un omicidio...anche se a quell'ora chi poteva uscire? Ah sì giusto, solo noi pazzi.

Appena fui pronta uscii di casa senza fare rumore e aspettai Stiles sul marciapiede. Pochi attimi dopo vidi la jeep rallentare e fermarsi davanti a me, andai a sedermi dietro perché nel sedile del passeggero c'era Jackson, aspetta, Jackson? Che ci faceva lì?
Non feci in tempo a chiedere che Stiles cominciò a parlare.
<<Megan dobbiamo andare a casa di Derek, prima però dobbiamo prendere la bomba Molo-qualcosa che Lydia aveva fatto così potremmo uccidere Peter.>> Restai a bocca aperta, potevamo farla finita quella stessa notte? Non aspettavo altro.
<<Ed io per cosa posso esservi d'aiuto?>> Decisi di rimanere indifferente nei confronti di Stiles, almeno per quel momento, dovevamo sconfiggere una volta per tutte Peter, arrabbiarsi in quel momento con lui e litigare non sarebbe servito a nulla se non a peggiorare la situazione.
<<Tu ci aiuterai a prendere la bomba, è ancora a scuola da qualche parte, probabilmente nell'aula di fisica.>> Sbarrai gli occhi e mi sporsi in avanti.
<<Voi mi state dicendo che una bomba con autoinnesco è nella nostra scuola da settimane?!>> Non potevo crederci, potevamo saltare in aria tutti. Jackson e Stiles si lanciarono un'occhiata di consapevolezza.
<<Beh...si...>> Mi spalmai una mano sulla fronte e mi lasciai cadere sul sedile.

Arrivammo a scuola e scendemmo dalla macchina solo io e Jackson, feci il giro e guardai Stiles confusa.
<<Io farò da palo, nel caso arrivi qualcuno mi inventerò qualcosa e vi manderò un messaggio per avvisarvi.>> Spiegò come se fosse una cosa ovvia.
Rimasi un po' delusa, pensavo che andavamo noi due dentro, ma da come si stava comportando sembrava che volesse stare più lontano possibile da me, anche parlarmi il meno possibile.
<<Ah...pensavo che saremmo entrati noi due...>> Dissi a voce bassa.
<<Mi dispiace ma non mi fido di Jackson, è stato lui a portare i cacciatori da Scott e a farlo trasformare di fronte ad Allison.>> Quindi era per quello che Allison era diversa quando era venuta in ospedale, aveva scoperto di Scott...ma aveva scoperto anche che io lo sapevo? Speravo proprio di no ma tanto lo avrebbe scoperto prima o poi.
<<Va bene, lo terrò d'occhio io...cercheremo di fare presto.>> Lo dissi in maniera distaccata molto più di quanto volessi, ma ero ancora irritata dal suo comportamento, potevo capire che non era il momento per fare i sentimentali ma io non avevo notizie di lui da almeno 5 ore e l'ultima cosa che ha fatto era sacrificarsi al posto mio, potrò essere delusa se si comportava come se non fosse successo niente e se non mi aveva neanche richiamata.
Mi girai e mi allontanai prima che lui potesse dire qualcosa.
<<Andiamo.>> Dissi con freddezza quando raggiunsi Jackson.

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