capitolo 28

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Oggi ho deciso di far conoscere ad Isaac i miei amici, sono passati due giorni e volevo farli incontrare...anche perché Stiles voleva conoscere questo famigerato ragazzo con cui ho fatto amicizia due giorni fa ormai.
E poi non vedo l'ora di farlo conoscere ad Allison, so che da brava amica di Scott dovrei provare a parlarci per farli tornare insieme ma, capisco Allison e a volte anche se si ama una persona bisogna lasciarla andare per impedire di farle del male...e per quanto doloroso possa essere sono sicura che presto passerà ed entrambi conosceranno altre persone, giuste per loro.
Ed io in questo momento sto cercando di fare da cupido per Allison, Isaac è un ragazzo così dolce e gentile, potrebbero stare bene insieme, sono entrambi dei bravi ragazzi.
<<Quindi...questi tuoi amici, sei sicura che gli starò simpatico?>> Mi chiede Isaac mentre ci dirigiamo a braccetto in mensa, dove si trovano gli altri. Lo guardo e sorrido, lui non sa di Allison.
<<Ma certo! Se stai simpatico a me sarà così anche per loro credimi, siamo molto...uniti.>> Divago così il discorso senza che lui mi faccia altre domande a cui non saprei rispondere, non sa nulla del soprannaturale.
<<Se lo dici tu...>> Ha lo sguardo terrorizzato, sembra che debba andare al patibolo. Scoppio a ridere per la sua faccia e apro la porta della mensa entrando.
<<Ehi ragazzi!>> Saluto tutti con un abbraccio per poi sedermi accanto a Stiles che mi guarda in modo strano.
Decido che dopo le presentazioni avrei parlato con lui.
<<Ragazzi, lui è Isaac, Isaac loro sono i miei amici.>> Tutti gli sorridono cordialmente e si presentano, Stiles gli stringe la mano e lo guarda male, alzo gli occhi al cielo.
Al turno di Allison, lei arrossisce per un attimo ma poi si ricompone e si presenta ad Isaac.
Bene, Allison è diventata rossa ed è in imbarazzo, vuol dire che potrebbe interessarle...no?
Isaac si siede proprio accanto a lei, guadagnandosi un sorriso da Alli e uno sguardo assassino da Scott.
Tutti cominciano a parlare, così mi giro verso Stiles e lo bacio a stampo.
<<Ehi bel fusto, che hai?>> A sentire quel nomignolo con cui lo chiamavo sempre, sorride e mi guarda negli occhi, ora è molto più rilassato di prima.
<<Ehi bellezza, non ho niente...stavo pensando ad un compito di cui non ho capito nulla e sono disperato...>> Gli accarezzo una guancia e sorrido per l'idea che mi è appena venuta.
<<Che ne dici se ti aiuto io a studiare oggi?>> Lui non se lo fa ripetere due volte e dopo aver annuito deciso e avermi rivolto uno sguardo giusto un po' malizioso...mi circonda la vita con un braccio e mi bacia, chiedendo sulle mie labbra, il permesso di entrare con la lingua.
Quando ci stacchiamo mi sorride vittorioso e cominciamo a mangiare.
Mi sa tanto che oggi non studieremo molto...

Nel bel mezzo del pranzo... praticamente alla fine, sentiamo la maggior parte dei ragazzi fare versi di apprezzamento, io guardo subito le ragazze che alzano le spalle e poi mi giro verso Stiles che guarda qualcosa dietro di me a bocca aperta.
Mi giro e spalanco gli occhi per quello che vedo, ovvero Erica totalmente diversa, è a malapena riconoscibile...si è truccata e si è vestita in modo da risaltare le sue curve perfette con una minigonna molto corta  in pelle nera, un top maculato e dei tacchi vertiginosi.
Mi risveglio e immediatamente mi rigiro per vedere le facce dei miei amici; Scott ha gli occhi spalancati e le sopracciglia alzate, evidentemente sorpreso.
Isaac ha più o meno la stessa espressione di Scott, solo che lui per poco non fa cadere il bicchiere dalle mani.
Infine guardo Stiles, che nonostante fossimo a due centimetri di distanza, non mi nota ma continua a guardare dietro di me.
Lui rispetto agli altri due ha anche la bocca aperta.
Vorrei prenderlo a schiaffi! Sono alquanto gelosa dalla sua reazione alla vista di Erica, cioè capisco che quando c'è una bella ragazza uno sguardo ci scappa...ma supera il limite quando gli sventolo una mano davanti e lui mi ignora liberamente, continuando a fissare Erica che nel frattempo si è avvicinata a noi. A lui.
Mi sto arrabbiando e prima che prenda a pugni qualcuno, meglio che esca subito da lì.
Guardo un ultima volta Stiles, che sembra essersi leggermente ripreso, ma continua ad ignorarmi.
<<Asciugati la bava.>> Gli lancio un tovagliolo addosso con uno sguardo a dir poco incazzato, lui si risveglia e mi guarda, come stordito. 
Mi alzo dirigendomi a passo veloce verso l'uscita della mensa senza rivolgergli nemmeno uno sguardo.

Mentre torno a casa mi squilla il telefono.
Lo prendo sbuffando, voglio starmene da sola e non sentire nessuno, sono ancora troppo irritabile.
Leggo il nome sul display e senza pensarci due volte, rispondo.
"DANNY! DOVE CAVOLO SEI FINITO?! HAI IDEA DA QUANTO TI STO CERCANDO?!" Sbraito.
Sento un sospiro dall'altra parte e aspetto una risposta.
"Meggie stai calma, sto bene. Sono partito per Londra ma tornerò domani." Spiega con estrema calma.
Non ci posso credere, dopo ben due giorni di completa assenza, ha il coraggio di parlare come se niente fosse.
"Perché sei partito senza dirmi niente?"
"Ti spiego domani quando torno."
E attacca.
Mi sto preoccupando, sembra molto più distaccato del solito...a dire la verità già da un po' si comporta così, e non capisco perché. Finalmente domani mi spiegherà come stanno le cose.

Appena arrivata a casa mi butto sul divano esausta dagli avvenimenti di oggi.
Non ho risposto a nessuna delle telefonate di Stiles. Sono ancora arrabbiata con lui, insomma non può farmi la scenata di gelosia con Isaac e poi guardare in quel modo Erica ignorandomi totalmente.

Dopo circa un quarto d'ora che sono sdraiata sul divano a fissare il soffitto, prendo il telefono e chiamo Lydia, ho bisogno di distrarmi e come se non andando a fare shopping con quella scatenata? Già...pur di non pensare a Stiles sono disposta a fare shopping...con Lydia...
Mi risponde al secondo squillo.
"Ehi Meggie! Oggi sei scappata, come stai?"
Domanda con una leggera nota di preoccupazione nella voce.
Sospiro e rispondo.
"Sto bene...sono solo irritata dal comportamento di Stiles." Ha visto anche lei la scena di oggi quindi penso che mi capisca.
"Già, si è comportato come uno scemo. E poi hai visto com'era Erica?! Io devo essere la ragazza più popolare della scuola, non lei! Devo proprio andare a fare shopping...non posso permettermi di farmi oscurare da quella!"
Rido perché è esattamente quello che ho pensato io.
"A tal proposito, visto che io ho bisogno di distrarmi e tu di continuare a brillare...che ne dici se fra...non so... - lancio uno sguardo all'orologio davanti a me - ...venti minuti mi vieni a prendere e andiamo a fare shopping?" Dall'altra parte sento solo silenzio quando d'un tratto la voce di Lydia mi fora un timpano, facendomi allontanare il telefono dall'orecchio.
"MA CERTO CHE SI!!! CI VEDIAMO TRA POCO!"
E attacca.
Ridacchio da sola come una cretina, Lydia in queste occasioni sembra una bambina di tre anni, e a me fa morire dal ridere.

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