La mattina dopo Lydia non si era presentata a scuola, era ovvio, doveva ancora riprendersi. Sperai che quando fosse passato tutto, lei sarebbe tornata come prima, con le sue battutine, la sua spensieratezza, l'esserci in qualsiasi momento. Decisi che dopo scuola sarei andata a trovarla, ma intanto volevo fare una sorpresa ad Allison, oggi era il suo compleanno, me l'aveva detto sua madre quando un giorno ero andata a casa sua. Vidi Allison vicino al suo armadietto, non mi aveva vista, così aprii il mio zaino e presi il regalo che le avevo fatto: un ciondolo con un cuore d'argento con al centro un brillantino, mi piaceva molto e pensai subito che per lei fosse perfetto. Mi avvicinai lentamente a lei e quando fui dietro al suo armadietto le urlai: <<AUGURIIIIII!!!!!>> Lei fece un salto per lo spavento e chiuse immediatamente l'armadietto.
<<MEGAN! Zitta!>> Mi mise una mano sulla bocca e si guardò in giro, come per vedere se qualcuno avesse sentito.
Mi liberai dalla sua presa leggera.
<<Alli, che hai? È il tuo compleanno dovresti essere felice che qualcuno qui lo sappia.>>
<<Invece no...a me non piace festeggiare il mio compleanno, lo sai che sono un anno più grande...>> Ammise.
<<Allison, a me non importa se sei più grande, io sono tua amica quindi mi sembrava giusto farti gli auguri e...farti un regalo.>> Le sventolai il pacchetto davanti alla faccia con un sorrisone. Lei sbarrò gli occhi, da questa reazione capii che non riceveva molti regali e questo mi fece sentire ancora più fiera.
<<Ma...Meggie, non dovevi.>> Rimase imbambolata quando aprì il pacchetto.
<<È...meraviglioso, grazie Meggie. Ti voglio bene.>> Mi abbracciò forte, io ricambiai e quando ci staccammo le misi il ciondolo.
<<Sai, stamattina anche mia zia mi ha regalato un ciondolo, ma era una cosa di famiglia e niente a che fare con questo.>> Accarezzava il ciondolo ammaliata. Mi aveva parlato un paio di volte di sua zia, era simpatica da come la descriveva lei, ma io non avevo avuto ancora "l'onore" di conoscerla.
<<Beh, vuol dire che hai un collo che ispira molto.>> Scoppiammo entrambe a ridere dopo la mia pessima battuta.
<<Ciao ragazze. Quindi oggi è il tuo compleanno?>> Sentimmo una voce e quando ci girammo vedemmo Scott che guardava Allison in attesa di una risposta. Opsss, scusa Alli.
<<Ehm...si.>> rispose imbarazzata.
<<Perché non me l'hai detto?>> Continuò Scott, ma non sembrava offeso, solo curioso.
<<Perché come ho già detto a Meggie...>> Mi lanciò un'occhiata non proprio carina.
<<...non mi piace festeggiare o farlo sapere in giro.>>
<<Beh, siccome ora invece lo so direi che è ora di "darti" il tuo regalo. Che ne dici se ce ne andassimo via di qui.>> Io ed Allison rimanemmo un'attimo a bocca aperta. Ma quanto era carino Scott. Io subito risposi per lei.
<<Ma certo! Non preoccuparti Allison, vai.>> Cercai di spronarla ma lei non sembrava convinta.
<<Non so...insomma se ci scoprono...>> La interruppi.
<<Ma stai tranquilla, vi copro io. E ora andate!>> Li spinsi letteralmente fuori dalla scuola. Fatto ciò battei le mani e entusiasta per loro. Bene, ora che Lydia era a casa, Allison e Scott erano in fuga d'amore e Danny stava male, (mi aveva scritto quella mattina che non si sentiva bene e sarebbe rimasto a casa.) non sapevo proprio con chi parlare...ma non appena pensai che quel giorno ero destinata a starmene da sola, vidi infondo al corridoio un ragazzo che non avevo mai visto, parlare con Jackson, e non amichevolmente...mah, saranno affari suoi. Mi girai e vidi Stiles. Lo raggiunsi subito, almeno lui era a scuola.
<<Stiles!>> Lo chiamai visto che il corridoio era pieno di alunni e non mi aveva vista. Lui si girò di scatto guardandosi intorno per vedere chi l'avesse chiamato. Quando mi vide i suoi occhi si illuminarono e mi venne incontro.
<<Meg, ciao. Come va?>>
<<Tutto bene. Quindi siamo rimasti solo noi, Allison e Scott sono andati via, insieme. Lydia è a casa...>> Mi rattristai sull'ultima parte ma pensai che dopo scuola l'avrei vista, quindi mi tranquillizzai.
Stiles sembrò notarlo.
<<Ehi, sta tranquilla si riprenderà. Io mi preoccuperei più per Jackson... è da un po' che si comporta in maniera strana.>> Era vero, solo che non ci avevo dato peso.
<<Ehm...che ne dici se dopo scuola noi due andassimo a trovare Lydia? Se ti va è chiaro...>> Pensai che avrei passato più tempo con lui oltre che andare a trovare la mia amica. Come si dice, avrei preso due piccioni con una fava.
Lui sembrò stupito della proposta.
<<Certo!>> Si schiarì la voce.
<<Cioè, va bene.>> Sorrise imbarazzato. Cominciammo a parlare quando suonò la campanella, avevamo tutti e due economia, così andammo verso l'aula insieme.All'uscita da scuola io e Stiles ci dirigemmo verso la sua jeep.
Passarono un po' di minuti in silenzio quando lui lo spezzò.
<<Senti Meg, riguardo a quello che è successo ieri sera, ecco...sicuramente è qualcosa di mooolto pericoloso e io non voglio che ti succeda niente. Se ti dovesse accadere qualcosa...io...io non me lo perdonerei.>> Quello che aveva appena detto mi scaldò il cuore. Gli accarezzai una guancia mentre lui teneva gli occhi fissi sulla strada.
<<Perché dici che non te lo perdoneresti? Tu non c'entri niente con questa storia, stai tranquillo, non mi succederà nulla. E poi chi lo dice che io non sia preoccupata per te? Lo sono eccome, ma so che anche insieme agli altri ce la faremo, scopriremo quello che sta succedendo e lo sconfiggeremo, insieme.>> Sorrisi e feci per allontanare la mano ma la sua mano la prese e la rimise sulla sua guancia. Io lo feci molto volentieri. Il resto del percorso lo trascorremmo in silenzio e con le mani intrecciate. Io ero più felice che mai.Suonai al campanello di casa Martin. Ci aprì sua madre, era una signora molto gentile, ci fece strada verso la camera di Lydia.
Appena aprì la porta vedemmo Lydia in pigiama stesa sul letto.
<<Lydia, ci sono i tuoi amici.>> la avvisò sua madre. La rossa si girò e ci sorrise, o meglio mi sorrise.
Ci avvicinammo al letto quando Lydia ci fece cenno di metterci a sedere vicino a lei.
Sua madre uscì per lasciarci da soli.
<<Allora Lydia, come stai?>> Domandai.
<<Benissimo, sto benissimo.>> Parlava con voce impastata, l'avevano imbottita di tranquillanti.
<<Bene, ora dovremmo andare.>> Disse Stiles. Lo guardai male, non avevamo fretta e non lo avevo obbligato di venire. Volevo passare un po' di tempo con la mia amica. Lui mi guardò aggrottando le sopracciglia non capendo il mio sguardo.
<<No, non andatevene.>> Ci pregò lei appoggiando una mano sul ginocchio di Stiles. Io guardai la sua mano sul ginocchio e rimasi sorpresa da quel contatto, sicuramente era stata colpa dei tranquillizzanti, lei non aveva mai neanche parlato con Stiles praticamente...ok lo ammetto...un pochino ero gelosa. Stiles arrossì a quel contatto e mi guardò alzando le spalle. Interruppi il contatto visivo con Stiles, altrimenti avrebbe visto che ero gelosa, lo avrebbe notato.
<<Tranquilla, non ce ne andiamo.>> Guardai Lydia che tolse la mano dal ginocchio del ragazzo.
<<Ehm, Lydia? Ieri sera hai visto qualcosa?>> Chiese Stiles, ora capisco perché era venuto...Lydia si doveva ancora riprende e lui le domanda se aveva visto la cosa che l'aveva traumatizzata? Non potevo crederci...va bene scoprire cosa stava succedendo, ma non che per scoprirlo bisognava fare traumatizzare le persone...
<<Si, un leone di montagna.>> Rispose lei come se fosse una cosa ovvia.
<<Ok...allora questo che cos'è?>> Riprovò Stiles prendendo un peluche di una giraffa e mostrandoglielo.
<<Un leone di montagna.>> Ripeté lei.
Le avevano messo in testa che quello che aveva visto era un leone di montagna anche se evidentemente non era così. Ad un tratto il suo telefono si accese, le era arrivato un messaggio. Lo presi e lo sbloccai, quello che c'era sullo schermo mi fece tappare con una mano la bocca.
<<Stiles...q...questo non è un leone di...di montagna.>> Gli toccai una spalla mostrandogli il telefono.
<<No non lo è...>> Cancellai immediatamente la foto che raffigurava un enorme lupo dagli occhi rossi, di un rosso brillante.
<<Ma cosa fai?! Poteva servirci!>> Mi rimproverò Stiles. Io lo fulminai con lo sguardo.
<<Scusami tanto ma volevo evitare che lei avesse un altro trauma quando avrebbe riacceso il telefono. Sai, io ci tengo a lei, ero venuta qui per sapere come stava e passare un po' di tempo con lei, non cercare di prendere informazioni quando è così debole!>> Scoppiai. Come poteva pretendere che lasciassi in bella vista quella foto. Salutai Lydia dandole un bacio sulla guancia, dopodiché uscii e mi diressi verso la jeep, avrei aspettato Stiles macchina, avevo bisogno d'aria e anche di calmarmi, altrimenti lo avrei strozzato.~ ANGOLO AUTRICE ~
Ho deciso di attenermi di più alla stagione, ma ho dovuto scegliere da sola visto che voi non mi avete detto niente, spero che questa decisione vi piaccia, altrimenti (come ho sempre detto) fatevi sentire! Non posso capire se vi piace ho no se non vi fate sentire.
Mi dispiace per eventuali errori ma non ho avuto il tempo di rileggerlo.Un bacio,
~Carlotta😍💕
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~ Nothing else ~ Stiles Stilinski
FanficMegan Anderson è una ragazza semplice dai capelli castano chiaro e profondi occhi marroni. Che succederebbe se per caso venisse catapultata in un mondo che pensava non esistesse? E se in quel mondo incontrasse anche due occhi color nocciola capaci...