12 capitolo

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Una settimana è passata, stiamo organizzando tutto nel dettaglio, un nuovo fuoco si propaga in me, come se rinascessi dalle ceneri.
È successo tutto così in fretta: la mia gravidanza, la battaglia, mio fratello...
per una mente umana, razionalizzare sarebbe difficile, ma non per me; ho sempre apprezzato questa mia capacità: trasformare le tragedie nella mia forza.
Ringrazio Dio di aver delle persone che mi stanno vicino e mi sostengono in quello che faccio, senza di loro sarei persa.
La mi gravidanza sta procedendo al meglio, la mia pancia cresce, così come l'ansia di Aido, Yori non si è piu fatta vedere, non esce dalla sua stanza da giorni ormai: non pensavo di averla traumatizzata così tanto.
Bah meglio per me.
"Aido, smettila di agitarti!" Sbuffo, osservandolo.
"Non sono agitato" risponde mordendosi le unghie.
"E smettila di mangiarti le unghie, che schifo" aggiungo, facendo una smorfia.
Lo guardo e per l'ennesima volta la sua bellezza mi toglie il fiato: indossa un completo nero, con una camicia bianca sotto, i capelli biondi, sbarazzini gli cadono sul viso, illuminandogli gli occhi azzurri.
Mi osservo allo specchio, il vestito che ho addosso risalta i miei capelli, tinti di un biondo più chiaro, ebbene sì alla fine ho deciso di cambiare il colore e devo dire che Aido non ha tutti i torti, sono fantastica.
Aggiusto il vestito nero lucido e lungo che copre  i miei piedi e sorrido.
"Sei bellissima" mi dice Aido, baciandomi una tempia.
"Tu no" scherzo.
I suoi occhi gelidi mi fulminano in due secondi.
"Sei agitata per stasera?" Mi domanda, circondandomi i fianchi con le braccia.
"Io no, tu?"
Aido si gratta il capo, leggermente a disagio.
"Segui me e non fare baggianate, andrà tutto a meraviglia." Gli dico, stampandogli un bacio sulle labbra.
"Ragazzi, questa storia che voi scendete sempre per ultimi mi sta dando sui nervi, posso avere un po' di notorietà anche io?" Domanda irritato Shiki squadrandoci.
"Sta zitto Senri, il tuo compito è un altro" dico, facendogli un occhiolino.
"Egocentrica". Ribatte.
"Idiota" rispondo.
" babbea" continua.
"Ameba"
"Ragazzi basta! Andiamo su" ci esorta a smetterla Aido, innervosito prendendomi per mano.
Continuo a insultare Senri, mentre lui mi prende a gomitate nel tragitto che ci porta alla villa.
"Bene, dividiamoci i compiti: Ruka,  Kain con me e Aido, Rima, Shiki fatevi accompagnare voi sapete dove.
Madre padre, perché non andate anche voi con Rima e Shiki?" Domando.
"Ma si, un altro aiuto può sempre far piacere" dice gentile la modella.
"Bene, andate e ritrovatelo vivo possibilmente".
"Andiamo banda" esorto gli altri vampiri ad entrare e mi stupisco di quanta gente ci sia.
L'entrata è gremita di vampiri e vampire di alto rango e iniziò ad essere leggermente agitata, aguzzo lo sguardo e sorrido: gli Anziani e il Senato sono presenti, ma non dubito che per entrare Shiki e Rima, insieme ai miei genitori dovranno faticare, sarà piena di controllori, prego che vada tutto bene.
Mentre mi avvio verso le scale mi fermo a salutare persone che non vedevo da anni, sorridendo e ringraziando, affiancata da Aido, che non smette di stringermi la mano.
Salgo i gradini della scala di marmo, con il mio lungo vestito che strascica per terra e ho gli occhi di tutti addosso.
Le persone nella sala iniziano a mormorare e a bisbigliare e sento chiaramente discorsi che non mi piacciono affatto.
Mi schiarisco la gola, prendendo a braccetto Aido e intravedo nella folla anche i suoi genitori.
"Bene, buona sera a tutti, voglio ringraziare immensamente chi è venuto a questa serata, per me molto importante.
Vi presento il mio compagno: Aido Hanabusa.
Si, come avrete capito Aido non è un purosangue, ma sapete cosa voglio dirvi?
Che noi purosangue, in fondo, siamo esattamente come voi vampiri di rango inferiore e come più volte ho ripetuto ai miei genitori, il sangue non è tutto!
Ci sono milioni di esseri viventi che sono mille volte meglio di noi sangue puro, convinti di essere superiori a voi, convinti di potervi spazzare via con un semplice schiocco di dita.
Non sono molti i sangue puro che la pensano così, ma io sono una di quelle e combatterò fino all'ultimo per spezzare questi pregiudizi e questo razzismo, perché è di razza che parliamo qui.
Non faccio distinzioni con nessuno e ho scelto un compagno che mi amerà fino alla fine dei miei giorni e posso assicurarvi, cari signori e care signore che non mi pento affatto della scelta che ho intrapreso." Mi fermo un secondo, osservando le loro reazioni, molti contrariati e molti stupiti.
"Come ho detto prima, sono qui perché è una serata per me molto importante e voglio dare un annuncio come i miei genitori hanno fatto prima di me.
La casata Ikeda avrà un erede e no, non è di mio fratello che sto parlando, ma un figlio nato dall'unione di una sangue puro e di un comune vampiro: nostro figlio". Concludo, stringendo la mano di Aido che mi sorride, baciandomi davanti a tutti.
Partono fischi e applausi.
"Ma come osa un comune vampiro mettere gli occhi addosso e addirittura ingravidare una sangue puro? Dovrebbe morire per questo" commenta un giovane ragazzo.
I miei occhi cercano il diretto interessato e sorrido gelidamente.
"Vedo, con piacere, signore che lei ha capito tutto del discorso che ho appena fatto.
Mi vuole spiegare il motivo di tale commento, a mio parare del tutto inappropriato?" Domando, lasciando la mano di Hanabusa e arrivando davanti al povero ragazzo.
"Semplicemente sono stato abituato a rispettare e temere voi sangue puro, non concepisco come possa essere avvenuta una tale cosa" afferma.
"Il mio discorso mirava proprio a distruggere le tue, come tante altre, tesi senza senso.
Siamo vampiri esattamente come voi, il fatto di non esserci mischiati con vampiri di lignaggio inferiore e con umani , non ci garantisce affatto il diritto di discriminarvi.
Voglio un mondo migliore dove mio figlio non dovrà conoscere questo odio e questo rancore, un mondo dove tutti noi vampiri potremmo vivere in pace, senza razzismo, senza guerra e senza paura." Asserisco dura, guardandolo dritto negli occhi.
Partono applausi e fischi e sorrido.
"Vi ringrazio immensamente per l'attenzione, potete proseguire con la festa" affermo, allegra, continuando ad osservare il ragazzo.
"Non devi temere  giovane ragazzo, noi sangue puro siamo innocui."
Lui rimane in silenzio e si congeda con gentilezza.
"Sei stata fantastica Hana" mi sussurra all'orecchio Aido.
"Grazie" sorrido, sincera.
"Davvero un bel discorso signorina Ikeda" a prendere parola è il capo del consiglio degli Anziani, che mi stringe la mano.
"Non ha mai avuto interessi politici, non è così?" Continua, squadrandomi.
"No, affatto, voglio solo vivere una vita felice e serena con il mio compagno e i miei amici". Rispondo, sapendo che dietro c'è altro.
All'improvviso il mio telefono squilla e mi allontano; faccio cenno a Aido di intrattenerlo e mi guarda disperato.
"Si Shiki?" Domando, ansiosa.
"L'abbiamo trovato! Avevi ragione Hana! Abbiamo dovuto sporcarci le mani putroppo, questa notte mi voglio ubriacare e la sbronza me la pagherai tu, intesi?" Posso percepire dall'altro capo del telefono che sta sorridendo.
"Riportatemelo qui, si va in scena." Dico.
Spengo il telefono, tutto sta procedendo secondo i piani.
"Aido" lo richiamo.
"Mi scusi signore, la mia donna mi chiama" . Dice scusandosi con il suo interlocutore.
"Maledizione Hana! Mi hai lasciata con quel beota a fare il beota!" Ringhia, a bassa voce.
"Risparmia la tua rabbia per dopo, si va in scena e poi non mi sembrava tu te la cavassi male." Rispondo con nonchalance.
"Lo hanno trovato?" Domanda, felice.
Annuisco e lo trascino in un bacio vorticoso, mentre sento le sue mani posarsi dolcemente sul mio fondoschiena, stringendolo delicatamente.
Sorrido e gli accarezzo il viso dolcemente, sentendolo rabbrividire sotto il mio tocco gelido.
Un profumo familiare mi investe, e i miei occhi si tingono di rosso.
"Ma non avevi bevuto stamattina?" Mi domanda, stranito.
"Sta zitto".
Le mie labbra si posano dolcemente sul suo collo, ma Aido mi respinge e lo guardo male.
"Vuoi farlo davvero qui?" Chiede, con un sopracciglio alzato.
"Ops" Rispondo trascinandolo su per le scale.
Arriviamo nella mia ex stanza e chiudo a chiave la porta.
Faccio sdraiare Aido sul mio letto, togliendogli la camicia.
"Hai intenzione di stuprarmi?" Chiede malizioso.
"No coglione, ho intenzione di non sporcarti la camicia bianca" rispondo, poggiandola con cura su una sedia.
Salgo sopra il suo corpo muscoloso e caldo, mentre un tepore piacevole mi pervade.
Le mie labbra si scontrano una seconda volta con il suo collo, che mordo con delicatezza, mentre come di consueto le sue mani si posano sul mio sedere, facendolo scontrare con il suo bacino.
"Aido!" Mi lamento, contrariata.
"Perdonami non l'ho fatto apposta" risponde, chiudendo gli occhi.
Ricomincio a bere, mentre sento il sangue caldo colare lungo la mia gola e provocarmi un piacere indescrivibile.
Tramite il suo sangue riesco a leggere le sue emozioni, le sue voglie, le sue passioni e non c'è cosa che mi faccia più piacere, che vedere scene in cui noi due siamo una cosa sola.
"Aido!" Lo richiamo un'altra volta.
"Si okay questa volta l'ho fatto apposta" confessa, mettendomi sotto di lui.
"Mi spieghi perché devo stare sempre sotto?" Domando, irritata, dal suo atteggiamento dominante.
"Perché io sono il maschio" risponde con ovvietà, spostandomi i capelli dal collo e lasciandolo a sua libera disposizione.
Sbuffo per il suo commento, mentre le sue mani mi accarezzano le gambe nude.
Il vestito mi si è alzato, lasciando scoperti, inguine e fianchi.
Lo sento addentarmi con altrettanta dolcezza, mentre apro le gambe, facendolo sistemare meglio, nel mezzo.
Le mie mani sono subito tra i suoi capelli, così come le sua tra i miei.
Mi arrivano sul viso sbuffi di aria calda, bollenti, causati dal fiatone di Aido.
La sua presa si fa più salda su di me, vengo intrappolata tra lui e il letto, e più mi divora e più provo piacere.
"Aido" gemo leggermente, tentando di fargli riacquisire il controllo.
Lui alza il viso dal mio collo e sorride malizioso.
"No passerotto, non ti lascerò andare" mi dice con ovvietà, facendomi ridacchiare per il nomignolo.
"Ma i miei genitori, Shiki gli altri saranno già qui" protesto debolmente sulle sue labbra.
"Lasciamo che attendino, tu vieni prima" Continua, mentre la sua lingua cattura le gocce di sangue cadute sulla mia clavicola.
"Sai che non possiamo vivere di questo vero?" Domando, scrutando i suoi occhi azzurri liquidi.
"Si, ma ora non voglio pensarci" ammette, aumentando la presa su di me.
Mi spoglia con una lentezza disarmante che quasi mi viene voglia di prenderlo a pugni.
Butta il mio vestito da qualche parte nella stanza e mi lamento.
"Aido! Miseriaccia, è costato un rene quel vestito" piagnucolo.
"Stai meglio senza"
"Sei incorreggibile" dico, ridendo.
"E tu troppo sexy".
In poco tempo la stanza si riempie dei nostri gemiti, dei nostri sospiri: la sua bocca percorre ogni centimetro del mio corpo, mentre le mie braccia lo stringono in un abbraccio senza fine, come noi e la nostra storia.
Ci rivestiamo e tento di domare i capelli post sesso, inutilmente.
"Mi chiedo che ci vado a fare dal parrucchiere, se arrivi tu e me li scompigli sempre".
"Per buttate via soldi" afferma Aido, sorridendo malandrino.
Alzo gli occhi al cielo e decido di rimanere come sono, ormai la passione ci ha travolti e tentare di ricomporsi è inutile.
Mi infilo i tacchi, quasi piangendo, tanto è il dolore che li attraversa.
"Ma perché ti metti questi trampoli se ti fanno male i piedi?" Mi domanda innocentemente Aido.
"Perché genio del male, i tacchi slanciano la figura e ti conferiscono un'aria sicura e elegante se ci sai andare" ribatto sbuffando.
Scendiamo la scalinata, e vedo alla fine di essa Shiki con in braccio Haru.
"Fanculo i tacchi" li lancio in aria, correndo verso mio fratello.
Lo tolgo malamente dalle braccia del modello e lo abbraccio.
"Dio mi sei mancato tantissimo" gli poso un bacio sul capo e lui ride.
"Tata" dice, abbracciandomi il collo.
Lo osservo meglio e noto che ha un taglio sulla gamba che tarda a riemarginarsi.
"Ma come ti hanno ridotto?" Domando, più a me stessa che a lui, mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.
Mi mordo il dito, e la sua bocca bavosa è già su di esso, che succhia con avidità.
"Pagheranno per quello che hanno fatto, te lo assicuro fratellino.
Non faccio distinzioni, non uso il mio potere per intimidire, ma toccatemi la famiglia e stermino tutti.
Aido, tesoro vorresti farmi il piacere di tenere Haru?" Chiedo, mentre il biondo coccola dolcemente mio fratello, che sorride.
Haru sta sbavando sulla sua camicia e Hanabusa assume un'espressione schifata, facendomi quasi perdere la  mia serietà.
Cammino scalza fino alle scale, mentre sento la rabbia scorrere nelle mie vene.
"Voglio la vostra attenzione, in particolare quella del Senato e del consiglio degli Anziani, subito." Ringhio.
"Signorina Ikeda è successo qualcosa?" Domanda innocente e falsamente il Venerabile.
"Spero vivamente che lei stia scherzando Venerabile, mi domanda davvero se è successo qualcosa?" Domando, gelidamente.
Lui annuisce e mi viene voglia di mettergli le mani addosso.
"È successo che mio fratello è stato rapito due settimane fa, voglio sapore chi è stato!" Urlo, trasformandomi.
"Voglio immediatamente il responsabile e nessuno uscirà di qui vivo finché non parlerete!" Continuo, alzando la voce sempre di più.
Nessuno fiata, si sente solo il pianto di Haru.
"Aido portalo via" gli consiglio, nervosa.
"Maledizione voglio il nome adesso!" Grido, fuori di me, sentendo il pavimento tremare.
Il Venerabile si fa avanti, con lo sguardo basso e posso percepire la delusione nel volto di Takuma.
"Perche?" Domando, irritata.
"Tuo fratello rappresenta una minaccia al nostro potere! Siete arrivati giusto in tempo a salvarlo." Dice gelidamente.
"Maledette vipere! Voi e il vostro maledetto potere! Ho rischiato più volte di perdere le persone che amo per colpa del potere!
Siamo sangue puro, ma non rappresentiamo affatto una minaccia per voi e sapete perché?
Perché non ci interessa niente del potere! Vogliamo solo una vita tranquilla! Io voglio una vita tranquilla, lontana da voi arpie!" Urlo per poi inchiodare il nonno di Ichijo al muro, con il mio braccio sotto al collo: sono incinta ma sono anche una sangue puro e nessuno minaccia la mia famiglia.
"Prendo come esempio lui, ma voglio che sia chiaro a tutti: nessuno e ripeto nessuno dovrà mai più osare torcere un capello alla mia famiglia e ai miei amici o vi giuro sul mio sangue, che farò fuori ognuno di voi, partendo da te, sono stata molto chiara?" Domando, gelida e autoritaria.
"Adesso tutti fuori e sperate di non rivedere mai più la mia faccia! Su!!" Sloggiare!" Dico, aprendo le porte e noto che è l'alba.
Rimaniamo finalmente noi vampiri della night class e sorridiamo l'un l'altro.
"Il tuo potere si è esteso fino a fuori, te ne rendi conto?" Mi chiede Kaname, sorpreso.
"Non sei mai stata sicura di te, eri sempre nelle tue, tentavi di nasconderti, cosa o chi ti ha fatto uscire allo scoperto?" Continua Kuran, sorridendo.
"Beh immagino semplicemente la paura di perdervi :mi sono resa conto che tengo così tanto a voi che ucciderei chiunque si mettesse sulla mia strada o tentasse di farvi del male.
Mai sfidare un sangue puro!" Sorrido, sentendo Aido baciarmi la tempia, mentre Haru gioca con le mie dita.
"Voglio ringraziare tutti voi per il lavoro che avete svolto nel ritrovare mio fratello e proteggere il collegio.
Yuki ti devo delle scuse, credo sia arrivato il momento di dirti che davvero mi dispiace per essermi comportata in quel modo sgarbato con te." Dico sinceramente.
"Stai tranquilla Hana, non me la sono presa"ribatte abbracciandomi di impeto, alzandosi sulla punta dei piedi.
Le sorrido teneramente.
Prendo Aido per mano e mi giro verso i miei compagni.
"È ora di tornare a casa" asserisce il direttore, sorridendo benevolo.
Guardo Aido, Rima, Shiki, Yuki, Kaname, Ichijo, Ruka, Kain: sono già a casa.

Spazio autrice:
Buona sera donzelle! Ma, ma davvero siamo a 287 visualizzazioni??? Ma io vi amo!!!  Grazie mille!!!!!!!!
Ho aggiornato prima del previsto, giusto per farvi felici.
Grazie davvero!

Per ogni evenienza vi lascio i miei contatti:
Instagram: sibaneri
EFP: Hope_Hemmings69
(Grammaticalmente e sintatticamente dovrebbe essere corretto, se notate errori scusate, ho avuto un esame oggi che mi ha tolto orecchio tempo).

Have a nice life 🍀

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