POV YUKI (per te, amica mia @storiexlove)
L'aria stamani è fresca, ma c'è un bel sole a riscaldare il collegio.
Osservo qualche metro più in là Hana e Aido sorridersi e lanciarsi frecciatine maliziose.
Vedo Aido toccare con lentezza estenuante la gamba scoperta di Hana e lei dargli uno schiaffo leggero sulla mano, ridendo.
Vorrei essere come lei... in tutto questo tempo si è dimostrata una persona fortissima, ha protetto le persone che ama con costanza, e nonostante sia stata ferita orecchie volte da Aido, non ha mai smesso di sperare nella loro relazione.
Ryo, il loro bambino, fa irruzione nel cortile, dirigendosi con passo felpato e birichino nella loro direzione, spaventando i due poveri genitori che gli ringhiano contro.
Strani, la famiglia è decisamente strana; non hanno un rapporto normale con loro figlio: giocano e scherzano come se fossero amici.
Per come la vedo io, Hana non sembra una madre rigida, ma non nego che se provassi a toccare con un dito o Aido o Ryo, probabilmente mi ritroverei la mano mozzata; ho notato che è parecchio possessiva nei loro confronti e non la biasimo affatto.
Col sole, mi arriva un abbaglio negli occhi che mi acceca; osservo l'artefice della mia cecità e noto che Hana ha un anello al dito sinistro.
Un diamante, aggiungo.
"Hei Hana, ma questo anello?" Domando, non nascondendo un pizzico di gelosia.
Maledizione le calza a pennello e sembra darle una luce tutta sua.
"Hana?! Tesoro mio.. non dirmi che non l'hai detto a nessuno." Dice Aido, e vedo la ragazza sbattersi una mano in fronte.
"Dirci cosa?" Interviene anche Ruka, con la piccola in braccio.
"Cugino cosa nascondi?" Domanda anche Kain ormai curioso.
"Sei proprio una testona dura!" La rimprovera Aido, facendomi ridere silenziosamente, ma Hana sembra avermi sentito e mi lancia un'occhiata.
"Aido mi ha chiesto di sposarlo!" Annuncia radiosa la sangue puro.
"E tu?" Domanda Rima, con Ade in braccio.
"Gli ho detto di sì, genia!" Risponde Hana, beccandosi un'occhiataccia dalla neo mamma.
"A quando il matrimonio?" Domando, prendendo una sua mano tra le mie, per osservare meglio il piccolo gioiello a forma di cuore.
Maledizione è gelida! Ma come fa Aido a toccarla?!
"Tra qualche mese, bisogna ancora organizzare tutto" dice sorridente.
Sorrido e torno al mio posto, mentre vedo Aido abbracciarla teneramente.
Mi rattristo... mi perdo nei pensieri.
Magari Kaname fosse dolce come Aido; almeno lui la tratta come sua pari, non come una bambina; io non posso fare niente che Kaname mi riprende subito, sono stufa.
"Gelosa?" Mi chiede mio fratello all'orecchio, facendomi sobbalzare.
Metto su una faccia indifferente, mentre lui mi saluta con un bacio sulla guancia.
Perché?! Perché non mi bacia mai in pubblico?
Mi mordo le labbra nervosa.
"Affatto." Rispondo fredda, allontanandomi.
Questa sua indifferenza nei miei confronti mi sta davvero facendo arrivare al limite; anche Hana è una sangue puro, ma non si comporta così! Fra lei e Aido c'è lo stesso rapporto che io vorrei con Kaname.
Non mi stupisco se sia gelosa della loro relazione: ne hanno affrontate di tutti i colori, ma si amano e lo dimostrano ogni giorno.
Perché con Kaname non è così?!
Voglio essere amata, voglio essere baciata, senza paura, senza timore.
Mio fratello deve smetterla di trattarmi come una bambina.
Presa da un istinto vampiresco, prendo per mano Kaname e mi avvio verso la mia camera, chiudendola a chiave con rabbia.
Gli occhi profondi e languidi di Kaname mi osservano curiosi, ma per niente stupiti.
"Cosa c'è che ti turba?" Mi domanda dolcemente, accarezzandomi i capelli.
Mi allontano.
"Tu, Kaname mi turbi." Sputo con rabbia, e lo vedo sussultare.
"Che ho fatto?" Domanda ingenuamente, e di nuovo mi sta trattando come una poppante.
"Me lo chiedi anche?! Cristo, non fai altro che trattarmi come una poppante! Sono tua sorella, ma non per questo devi considerarmi come una che non sa badare a se stessa!
Mi hai chiesto se sono gelosa di Aido e Hana e ti rispondo di sì! È quello il rapporto che io voglio con te Kaname! Loro non hanno paura di dimostrare i loro sentimenti apertamente, si amano, si baciano, si toccano addirittura in pubblico!
Tu non lo fai mai, non mi consideri mai, non mi accarezzi, non mi baci mai davanti agli altri; cos'è ti vergogni? Non ne hai il coraggio?
Se questo deve essere il tuo comportamento nei miei confronti, a lungo andare mi sto annoiando.
Voglio amore, passione e tu non sembri dimostrarmi ciò, quindi Kaname perdonami se te lo chiedo, ma sei sicuro che mi vuoi ancora come tua compagna?" Domando col fiatone dopo essermi sfogata.
Lui sorride impercettibilmente.
"Yuki, tu stai paragonando la nostra relazione sana ad una che di sano non ha assolutamente niente.
Il loro amore è malato Yuki, si bramano in continuazione, sembra che siano molto uniti è vero, ma sono così fragili che possono spezzarsi da un momento all'altro.
Aido ama Hana, senza dubbio, ma il loro è più un amore carnale, che non ha niente a che vedere con il nostro rapporto.
Hana è ossessiva, possessiva e stupidamente gelosa di Aido, così lui, abbiamo infatti visto come loro figlio è venuto fuori.
È una famiglia per niente equilibrata, e a lungo andare si distruggeranno a vicenda." Mi dice serio mio fratello, irritandomi.
"Come puoi pensare una cosa del genere di loro?! Aido ti è sempre stato accanto in qualunque occasione! Si è battuto per la pace, per la persona che ama! Che ne sai tu di come è il loro amore? Non ami te stesso, figuriamoci se riesci ad amare me!" Ringhio innervosita.
Sussulta, profondamente colpito; una crepa nella sua ostentata sicurezza.
"Precisamente, Yuki, cos'è che vuoi da me? Che ti tratti come Aido tratta Hana, toccandola contro la sua volontà, punendoti quando fai qualcosa di sbagliato, che ti tratti come una puttana?" Sputa velenoso Kaname.
"Non voglio niente di tutto ciò! E non è vero che Aido la tratta come una puttana, non le avrebbe chiesto di sposarlo, altrimenti.
No io non voglio questo, voglio che tu la smetta di trattarmi da poppante e che inizi ad amarmi seriamente senza maschere e costrizioni." Dico, guardandolo bene.
Kaname si avvicina con passo felpato, indietreggio, leggermente intimorita dal suo silenzio.
Arrivo a sbattere contro il muro dietro di me, mentre le spalle grandi di mio fratello mi sovrastano con la loro altezza.
"Vuoi davvero quello che mi hai detto?" Domanda, con voce roca al mio orecchio, mordicchiandolo.
Annuisco.
"E così sia" accorda mio fratello, abbassandosi sul mio collo di parecchio, visto che sono piuttosto bassa.
La sua lingua calda lo percorre, facendomi rabbrividire, mentre una sua mano si intrufola tra i miei lunghi capelli, tirandoli leggermente.
Infila i suoi canini e beve avido, mentre i suoi occhi rossi mi osservano sempre velati da una misteriosa luce.
L'estasi mi pervade, ma sta volta sono decisa a non fare di me il suo giocattolo, quindi prendo in mano la situazione.
Lo stacco dal mio collo, e lo butto nel letto, con poca grazia, mentre lui mi osserva con un ghigno malizioso.
"Cosa vuoi farmi Yuki?" Mi domanda.
"Divorarti completamente." Dico, trasformandomi.
I suoi occhi caramellati mi osservano e anche se mi sono sfogata con lui, ancora non mi sento per niente appagata, ancora la rabbia mi scorre nelle vene e non so bene perché.
Decido di non pormi altre domande inutili e di agire.
Tiro fuori i canini e mordo il suo collo con forza, mentre le sue mani calde si posano con eleganza sui miei fianchi.
È controllato anche in questi momenti, nessun lamento lascia le sue rosee labbra e mi infurio ancora di più.
Lo mordo sulla spalla sempre con più forza, ma anche sta volta non mi da soddisfazione.
Annoiata dalla sua compostezza, decido di utilizzare una tecnica più subdola.
Gli apro la camicia lentamente, con mani tremanti, mentre i suoi occhi non lasciano mai i miei.
Mi abbasso sul suo corpo, percorrendolo con la lingua.
Il suo sguardo non esprime emozioni, mi avvicino al suo orecchio e mordicchiandolo sussurro:
"Perdi il controllo insieme a me, lasciati andare..."
I suoi occhi sono diventati rossi, liquidi, con un gesto così fulmineo mi ritrovo sotto di lui.
Morde il mio corpo, bacia la mie pelle, mentre il suo respiro aumenta in maniera clamorosa.
Un morso dato poco delicatamente nel mio interno coscia mi fa gemere di piacere e lo sento stringermi con violenza.
In pochi secondi la stanza si riempie di gemiti, mentre l'odore del suo sangue si sparge nell'aria.
Sorrido, finalmente è riuscito a superare il limite e lo vedo chiaramente nei gesti che fa ritmicamente.
Mi aggrappo a lui con tutte le mie forze mentre lo sento venire con gemiti poco controllati.
Ancora col fiatone, mi copre con il lenzuolo.
"Era di questo che parlavi?" Domanda con un sorriso malizioso.
Annuisco, ancora incapace di parlare.
Lui ride leggermente e prende ad accarezzarmi i capelli.
In poco tempo mi addormento, cullata dal suono del suo respiro lento.
Quando riapro gli occhi è pomeriggio inoltrato e Kaname nel letto non c'è più.
Meraviglioso.
La porta è aperta e una annoiata Hana passa davanti, per poi tornare indietro.
"Buona sera Yuki." Saluta allegramente.
La gravidanza le dona un aspetto così giovanile e rilassato, che quasi non sembra lei.
È radiosa e così felice mai l'avevo vista.
"Sono contenta di vederti così felice" le dico sincera, vedendola arrossire.
Wow ci sono riuscita.
Nonostante le nostre divergenze passate, i litigi, Hana ha giurato a Kaname di proteggermi e tutt'ora sta svolgendo il suo compito in maniera egregia.
Nessuno più di lei è tagliata per questa missione, anche se ho continuato a ripetere a mio fratello che non avevo bisogno di protezione.
"Ti ringrazio, ma vedo che tu invece sei un po' giù, come mai?" Domanda, mettendosi a sedere sull'enorme letto.
"Avete fatto sesso su questo letto?" Domanda senza giri di parole.
Annuisco e fa una faccia leggermente schifata; si alza in fretta e si siede su una poltroncina.
"Perdonami, ma ho le mie fissazioni." Mi dice, osservandomi.
I suoi occhi azzurri mi scrutano invadenti, sembra leggermi l'anima, tanto sono fissi su di me.
Devo dire che sia lei che Aido hanno degli occhi stupendi: Hana li ha più chiari, un azzurro cielo, Aido più azzurro ghiaccio, spesso, col tempo, sia lei che Hanabusa cambiano colore, a seconda di come si sentono e di come è la giornata.
Sono incredibili.
"Prego continua pure." Mi dice, sorridente, allungando le gambe sul letto e mettendosi comoda.
"Beh a dire la verità, prima ho litigato con Kaname." Asserisco, torturandomi le mani.
"E?" Mi sprona ad andare avanti.
"Non capisce... Hana che tu ci creda o no ti ho sempre invidiata: più alta, più bella, più forte...
Aido ti ama con tutto se stesso e ti tratta come una persona al suo stesso livello, Kaname non è così.
Mi considera ancora una bambina e fa di tutto per impedirmi di fare le cose, non mostra mai i suoi sentimenti in pubblico, perché? Non mi bacia mai davanti a voi, è freddo, scostante.. solo quando ci rotoliamo tra le lenzuola riesco a smuoverlo dal suo perenne stato di ibernazione.. mi sono stancata, Hana di avere una relazione così.
Vorrei che fosse come Aido: dolce, attento alle tue esigenze, passionale.. insomma come lui.
Abbiamo litigato perché non capisce il mio punto di vista! Ho privato a spiegargli come stanno le cose, a fare esempi con la vostra relazione e sai cosa ha risposto? Che la vostra relazione non è normale! Malata..." Esordisco infuriata.
Lei mi osserva qualche secondo e parla.
"È vero: la relazione che ho instaurato con Aido non è normale, io ho bisogno di lui come lui di me; non riesco a stare senza Hanabusa per più di tre giorni.
Hai sbagliato a comparare la nostra relazione alla tua Yuki, ma è altrettanto vero che si, Aido è gentile, dolce, passionale, ma ha anche parecchi difetti che lui in pubblico non mostra e che conosco solo io.
Capisco il tuo punto di vista, vorresti più libertà, ti senti come un uccellino in una gabbia d'oro.
Il fatto che in pubblico non mostri i suoi sentimenti o non sia affettuoso è da ricollegare alla famiglia e all'educazione dei sangue puro; tu sei stata per troppo tempo un'umana per ricordare gli insegnamenti, ma ti assicuro che anche per me era lo stesso: dovevo comportarmi in un certo modo, parlare in un certo modo, mangiare in un certo modo, ma quella non ero io, non mi sentivo libera di fare le mie scelte, così ho mandato a cagare i precettori e i loro insegnamenti e ho scelto chi essere davvero.
Tu sei forte Yuki, hai una mente brillante e mi permetto di dire che non sei così rincoglionita come credevo, vedi di mettere in moto il cervello e escogitare qualche piano per convincere Kaname che TU non sei debole, che deve imparare a trattarti come deve , perché è un tuo diritto, o se no può anche andarsene a fanculo.
Se c'è una cosa che a me non sta bene di Aido non ho problemi a dirglielo in faccia: non avere paura di aprire bocca o di una sua reazione, sei una donna, tira fuori le palle.. oddio che ossimoro, mhh tira fuori le ovaie e sbattigli in faccia la tua vittoria.
E se posso aggiungere..." la sua voce si fa più birichina e maliziosa.
"Anche lui ne trarrà vantaggio... si alla fine la mia storia con Aido è folle e selvaggia, ma a me sta bene così e nessun altro ci può metter bocca." Conclude, col sorriso.
Seppur in modo volgare, Hana è riuscita a tirarmi su di morale e centrare il punto, tentar non nuoce.
"Grazie Hana." Dico sinceramente.
"Figurati senza tette." Risponde alzandosi e stiracchiandosi.
"Hana! Maledizione ma dove cazzo eri?!" Sbraita Aido, una volta trovata la mia stanza.
Hana lo osserva con un sopracciglio alzato, e mi scappa da ridere, ma mi trattengo.
"Aido sai che ci sento benissimo.. non c'è bisogno di sbraitare ai quattro venti e poi rincoglionito ti avevo anche avvertito che ero andata in bagno." Risponde con nonchalance.
"Si ma poi sei sparita per mezz'ora, mi stavo preoccupando." Dice, avvicinandosi alla ragazza.
Ecco l'ansia da separazione di cui mi parlava prima la puro sangue.
"Non vado da nessuna parte senza di te." Risponde questa, sorridendo.
Nello sguardo una dolcezza che ha mostrato poche volte difronte agli altri, i suoi occhi si illuminano ogni qual volta che è con Aido.
Cambia radicalmente: quando è senza di lui diventa cupa, burbera e aggressiva, quando è con lui dolce, paziente come solo una buona compagna riesce ad essere.
Lo sguardo di Aido è puntato nel suo e sembrano lontani anni luce da me.
Mi sento di troppo e decido di schiarirmi la voce.
"Grazie per la chiacchierata Hana.. ci vediamo più tardi" le dico, leggermente imbarazzata per aver interrotto un loro momento intimo, ma sono pur sempre nella mia stanza.
Lei annuisce e prende per mano Aido, sparendo in pochi secondi.
Ahh l'amore.
Decido di farmi un bel bagno per poi scendere in salotto, a leggermi un bel libro.
Kaname non c'è è sparito e non mi pongo domande, so che torna sempre da me.
Infatti qualche ora dopo mi saluta con un veloce bacio che in realtà è destinato alla mia guancia, ma all'ultimo secondo giro la testa e le sue labbra si posano sulle mie.
"Buona sera amore." Dico, mentre lo vedo osservarmi sorpreso.
"A cosa è dovuto questo?" Domanda.
"Beh è così che i fidanzati si salutano, no?" Domando, mentre con la coda dell'occhio vedo Hana annuire divertita, con Ryo sopra le sue gambe e Aido accanto ,che la guarda con la faccia che sembra assumere un'espressione a punto interrogativo.
Lei agita una mano e gli impone di farsi gli affari suoi.
"Si ma non sono abituato." Risponde mio fratello, mentre io non scollo lo sguardo dal mio libro.
"Beh abituati, d'ora in poi ti saluterò così se ti va bene, se no quella è la porta." Commento.
"Ma.." fa per ribattere, ma un mio sguardo lo fa desistere dal suo intento di protestare.
"Va bene." Acconsente, e sorrido, invitandolo a sedersi accanto me.
"Dove eri?" Domando, mentre gioco con le sue grandi mani.
"Commissioni per il collegio, tu invece che hai fatto mentre non c'ero?" Chiede mio fratello seneramente ad occhi chiusi.
"Parlato con Hana" dico, sbadigliando.
"Di cosa?" Continua.
"Affari da donne." Rispondo evasiva, con un sorrisetto divertito.
Kaname apre un occhio, poi l'altro facendomi ridere.
Un suo braccio mi circonda i fianchi e sorpresa mi stringo a lui, annusando il suo profumo.
"Vedo che inizi a capire" Esordisco a bassa voce in modo tale che mi senta solo lui, anche se vedo Hana osservarmi orgogliosa.
"Sta zitto, non interrompermi." Lo riprende la vampira e Aido ammutolisce.
"Ma non posso nemmeno dire ahi che mi riprendi, mi spieghi che diamine stai facendo?" Domanda alterato il biondo vampiro.
"Senti shhh"continua imperterrita Hana, tappando la bocca del giovane con la mano, mentre Kaname li osserva stupiti.
"Ma state origliando?" Domanda innervosito mio fratello.
"Io? Noi? Che potrebbe importarmi di cosa tu dica a senza tette? Siete poco interessanti" dice Hana facendo la finta altezzosa e rivolgendomi un'occhiolino veloce.
Sorrido e mimo un grazie con le labbra.
Hana torna a parlare del più e del meno con Aido, lasciandogli di tanto in tanto qualche bacio sul collo, che Hanabusa sembra apprezzare.
Decido di farmi coraggiosa e saltare in braccio a Kaname.
"Yuki.. ma che?" Domanda stranito mio fratello.
Appoggio il viso sul suo petto, ascoltando il suo battito accelerato.
"Shh, sto bene così" dico rilassandomi.
"Se questo ti fa felice allora.."
Sento le sue braccia calde circondarmi e per la seconda volta mi addormento, tra la braccia di mio fratello, la mia salvezza.SPAZIO AUTRICE: niente ragazzi, questo c'entra poco con la storia, ma ho voluto "regalare" questo capitolo ad una persona per me importante, che mi ha sempre supportato a aiutato; senza di lei Endless sarebbe finita al terzo capitolo, quindi grazie.
E grazie sopratutto a quelle persone che continuano a seguire questa mediocre storia(non è vero la amo😂).
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GRAZIE GRAZIEEEE.
VI avverto cari lettori che siamo agli sgoccioli, due capitoli e la storia finisce.
Contenti? Io no.
Vabhe ciao.
STAI LEGGENDO
Endless
VampireHana Ikeda, figlia di due purosangue innamorata di un vampiro; non un semplice vampiro, ma il ragazzo in questione ha solo un nome: Hanabusa Aido. Quando Hana per la prima volta ha incontrato il suo gelido sguardo, sapeva che quella storia era dest...