13 capitolo

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L'ennesima festa è andata, osservo Aido completamente ubriaco, schiantarsi addosso un muro, suscitando la mia risata poco controllata per via dell'alcol.
Mi asciugo le lacrime, mentre sento Hanabusa lamentarsi per il dolore, mentre viene raccolto da per terra da un Kain altrettanto ubriaco.
"Ruka! Raccogli il tuo fidanzato, che io raccolgo il mio" biascico, sotto lo sguardo appannato di Rima.
L'acol è sceso a fiumi, siamo quasi tutti ubriachi.
"Va bene! Ora si fa un gioco" esordisce Shiki, barcollando.
"Scambio di coppie!" Urla Rima, sorridendo maliziosa.
"Mhh e che dovremmo fare?" Domando, sedendomi.
"Bere e baciarsi col primo che capita, ciò include anche voi femmine" risponde Senri, sorridendo di sbieco.
Aido, con le guance rosse prende la bottiglia di vodka, versandola in bicchierini da shot.
"Giro io!" Urlo, prendendo la bottiglia vuota di Rum.
Faccio girare la bottiglia, che si ferma su me e Senri.
Bevo la vodka alla goccia, sentendo ogni minuto che passa la testa più leggera e i sensi meno sviluppati.
"Non è che ti arrabbi vero Rima?" Domando, leggermente preoccupata.
"Ma vah! Domani tornerà tutto come prima, vai tranquilla" mi fa segno Rima, con nonchalance.
Giro lo sguardo verso Aido, ma sembra tranquillo.
Questi gioco non ha senso, ma da ubriachi tutto è lecito.
Vedo arrivare verso di me Shiki con sguardo malizioso, mentre mi spinge delicatamente al muro, posando le sue mani sui miei fianchi.
Il suo sguardo gelido penetra dentro di me, mentre le sue labbra si avvicinano alle mia.
Il suo fiato è caldo e ha un odore forte di alcol, la sua lingua bagnata e sensuale si intreccia alla mia, mentre le mie mani si infilano tra i suoi capelli.
Respiro con il naso, mentre continuo a baciarmi con Shiki, che spinge il mio corpo vicino al suo;  mi sfugge un gemito, che lo fa sorridere.
Senri mi morde le labbra, facendole diventare scarlatte e sento che stiamo superando il limite.
Le sue labbra si spostano sul mio collo, poi vicino al mio orecchio che morde delicatamente, per poi tornare alla mia bocca.
Da parte dei miei amici sento dei fischi, segno che ci stiamo dando davvero da fare.
Decido di interrompere i contatti tra le nostre bocche , riprendendo aria, mentre mi lecco le labbra, che sanno di lui.
Mentre torniamo in cerchio, Shiki mi lascia una leggera pacca sul sedere.
"Shiki!" Mi lamento, massaggiandomelo.
Riprendo la bottiglia, che va a finire su Aido e Yuki.
Aido si alza barcollante, prendendo per mano Yuki, altrettanto ubriaca, sotto lo sguardo geloso di Kaname.
Le loro labbra si uniscono, vedo Yuki stringere Aido tra le sue braccia, mentre il biondo vampiro la prende in braccio, posando le le mani sul sedere e sorreggendola.
Okay questo è troppo.
Afferro la prima cosa che mi capita: uh vodka alla fragola!
Sono incinta, l'acol non fa bene al bambino, ma per una volta nella vita non succederà niente.
Do un lungo sorso, sentendo la testa girare come una trottola.
"Ragazzi ho la testa che gira da far schifo" annuncio, mentre sento Rima circondarmi le spalle, ridendo.
"Ragazzi non vi sembra di esagerare? Un minuto è passato, Yuki giù le mani" esordisco, facendoli staccare.
Aido posa delicatamente Yuki, che gli sorride maliziosa.
"Yuki!" Ringhio, facendola tornare alla realtà.
"Ci credo che non riesci mai a separarti da Aido, dio la sua lingua è qualcosa di..." Yuki non finisce la frase e sento la rabbia scorrere in me.
Decido di lasciar perdere, e riprendo a giocare: la bottiglia va a finire su Rima e Ruka.
Le due ragazze si guardano maliziose, per poi iniziare a baciarsi.
Shiki, Aido, Kain e Ichijo sono ipnotizzati.
4 bottiglie di rum, vodka e tequila dopo, siamo tutti collassati per terra che ridiamo come degli idioti.
"Yuki" biascico, guardandola e scoppiando a ridere senza senso.
"Si Hana?" Domanda guardandomi a sua volta.
"Ma a te è mai piaciuto Aido?" Domando, a bassa  voce.
"Beh si, normale, è un bel ragazzo, ma questo prima che si mettesse con te" dice sincera.
" E a te Shiki?" Domanda.
"Ammetto che è davvero un ragazzo molto bello, ma è il mio migliore amico, non potrei mai pensare a cose del genere. " rispondo, riacquistando un po' di lucidità.
Cerco Aido con lo sguardo e vedo che è sdraiato poco più in là, accanto a Rima.
Nel tragitto per arrivare a lui, inciampo nei piedi di Shiki, cadendo sopra di lui.
"Hana maledizione se volevi una prestazione sessuale bastava chiedere, senza ammazzarmi!" Si lamenta, dolorante.
Poggio le mani sul suo petto, alzando il viso.
"Perdonami Senri, non era mia intenzione" rispondo, mentre sento le sue mani accarezzarmi le cosce nude.
"Shiki?" Domando.
Nonostante tutto, il suo tocco mi fa uno strano effetto, probabilmente causato dalla vodka ancora in circolo.
"Shh" mi dice, mentre la sua mano sale più su.
"Okay hai decisamente bevuto troppo, ora io mi alzo e me ne vado." Dico, imbarazzata, tentando di alzarmi dal suo corpo.
Shiki me lo impedisce, trattenendomi.
"Senri mi lasci andare?" Sussurro, vedendo ormai tutti profondamente addormentati.
"No" risponde, mentre il suo busto si alza con fatica, arrivando alla mia altezza.
Le sue labbra in pochi secondi sono sul mio collo, provocandomi brividi in tutto il corpo.
"Shiki" balbetto, tentando di staccarmi da lui.
"Ti voglio adesso" risponde, spostandomi i capelli dal viso.
"Senri vorrei ricordarti che sono incinta e che ho già un fidanzato e che Rima è qui accanto che dorme" dico, guardandolo torva.
"Non mi interessa" .
Mi fa andare sotto di lui, mentre le sue labbra percorrono il mio collo, arrivando alle mie labbra.
"Smettila!" Me lo levo di dosso, con forza e solo in quel momento sembra svegliarsi.
"Gesù cristo! Hana scusami" dice mortificato.
"Tranquillo, siamo entrambi ubriachi e domani non ci ricorderemo niente, dormici su" dico, alzandomi finalmente e raggiungendo Aido profondamente addormentato.
Mi faccio spazio tra le sue braccia, mentre lo sento stringermi a se.
La mattina arriva e con lei anche un mal di testa lancinante.
Tento di alzarmi debolmente, ma una fitta più forte delle altre mi fa accasciare al suolo.
"Oh Gesù, chi mi ha investito col camion?" Domando, stordita.
"Sicuramente non io" risponde Aido, messo anche peggio di me.
Lo osservo e noto che ha un succhiotto sul collo, decisamente non fatto dalla sottoscritta.
"Aido, vuoi spiegarmi chi ti ha fatto quel succhiotto?" Domando, leggermente irritata.
Il suo sguardo è impaurito.
"Davvero Hana non lo so, ero ubriaco e non mi sono reso conto di niente" balbetta.
Non so se infuriarmi o lasciare perdere, alla fine si, ho bevuto parecchio eppure ricordo tutto perfettamente: Aido con Yuki, io con Shiki, le sue mani e le sue labbra e mi sento uno schifo.
Mi giro verso Shiki e spero vivamente che non si ricordi niente.
"Buongiorno Hana, cosa hai da urlare già di prima mattina?" Mi domanda innocentemente Senri.
"Io? Assolutamente niente" rispondo.
"Lo sai che sembra che un camion ti abbia investito e lasciata ai lati della strada?" Domanda furbo.
Sospiro, non si ricorda niente, è tornato quello di prima.
"E lo sai invece che sembra che un leone africano abbia fatta bunjee jumping sulla tua faccia?" Domando, rispondendogli a tono.
"Ben ti sta" risponde Rima, al suo posto.
"Carina" ribatte Takuma per poi correre in bagno a vomitare.
Che schifo.
"Ma vi ricordate almeno un minimo di cosa è successo ieri notte?" Chiedo, con nonchalance.
Tutti si girano verso di me, sorpresi.
"Perché tu si?" Chiede Aido, scrutandomi.
Oh Aido se solo tu sapessi cosa hai combinato ieri notte, se sapessi cosa Shiki ha tentato di fare ieri notte.
"Io?  Io no, era solo per chiedere" dico vaga, mentre sento lo sguardo di Shiki che brucia addosso a me.
"Hana" Aido mi chiama, a bassa voce e sento brividi di freddo percorrere il mio corpo.
"Andiamo un secondo di la" mi dice, prendendomi per mano.
Chiude la porta a chiave, e mi ci poggia contro, delicatamente; in un secondo i suoi denti sono nel mio collo, che bevono il mio sangue con avidità.
Lo vedo concentrato, tento di chiudere la mia mente, invano.
Si stacca dopo pochi secondi, con lo sguardo gelido.
"Quindi tu e Shiki?" Mi domanda, freddo come il ghiaccio.
"Io e Shiki cosa? Ho rifiutato le sue advance" rispondo, con altrettanta freddezza.
"Dio non ci posso credere: le immagini di te che baci lui mi fa andare il sangue alla testa.
Mi fai schifo" mi dice duro e sento il cuore iniziare ad incresparsi.
"Aido voglio ricordarti che ieri eri ubriaco quanto me e che il gioco lo abbiamo fatto tutti e due.
E io allora? Cosa dovrei dire? Nella mia mente le immagini di te che tocchi allegramente il culo di Yuki  mentre quasi te la sbatti al muro mi fanno venire il voltastomaco, ma non ho detto niente perché appunto era un gioco.
Non permetterti mai più di parlarmi in quel modo Aido, anche tu ci sei dentro fino al collo!" Urlo, innervosita.
"Perché ?" Domanda semplicemente.
"Perché cosa?" Chiedo, irritata.
"Perché abbiamo deciso di partecipare a quel gioco" Continua, andando in su e in giù per la stanza.
"Eravamo ubriachi, fine della storia" replico nervosa.
"Ascoltami Aido, dimentichiamoci di ciò che è successo, amo te e basta" dico sincera.
"Non ci riesco!" Risponde, uscendo dalla stanza.
"Aido! Maledizione!" Sbuffo, rincorrendolo.
"Smettila di correre!" Gli ringhio dietro, faticando a tenere il suo passo.
Mi metto davanti a lui, inchiodandolo al muro rabbiosa.
Nel frattempo passano dietro di noi Ruka e Kain, ma io e Aido non ci badiamo , presi troppo ad ucciderci con lo sguardo.
"Quando lo capirai che per me quello che è successo ieri non ha significato?!
Te lo ripeto: anche a me fa vomitare l'immagine di te con Yuki eppure come ti ho già ribadito era un maledetto gioco .
Ora smetti di fare il bambino e non farmi arrabbiare" ringhio, togliendogli il braccio da sotto il collo.
Aido sospira e mi giro verso la coppia che continua a guardarci sorpresi.
"Maledizione possibile che ogni volta che io e lui si litiga siete sempre nel mezzo?! Fuori dai piedi!" Sibilo nervosa verso Kain e Ruka che non se lo fanno ripetere due volte e si dileguano.
All'improvviso decido di utilizzare la sua stessa tecnica, lo blocco con i miei poteri e azzanno il suo collo.
Le immagini di lui e Yuki e loro labbra unite, mi fa aumentare il respiro e la presa su di lui che si lamenta ad alta voce.
"Hana!" Mi supplica, dimenandosi.
"Sta zitto!" Ringhio, continuando a bere.
Mi stacco dopo pochi secondi, leccandomi le labbra e sorridendo.
"Ah, vedo con molto piacere che colei che ti ha fatto il succhiotto è proprio Yuki... e noto con altrettanta curiosità che mentre te lo faceva si strusciava beatamente su di te e e te non facevi niente per levartela di dosso!
Aido! Porca troia! Io almeno ho tentato di levarmelo di dosso, tu cosa hai fatto? Niente assolutamente niente.
Mi fai schifo te e il tuo maledetto comportamento, non farti più vedere!" Urlo, allontanandomi, mentre le mie mani tremano dalla rabbia.
"Hana ma.." tenta di parlare Aido.
"Vattene!" Lo fulmino e senza accorgermene spacco il muro vicino alla sua testa.
Lui deglutisce e sparisce.
Crollo a terra, singhiozzante e sento il solito dolore farsi strada nel mio petto, creando una voragine di ansia, stress e paura.
In quel momento passa Yuki e si avvicina preoccupata.
"Tu mi fai più schifo di lui! Non importa quanto eri ubriaca, hai deciso di spingerti oltre, approfittando della situazione.
Sei così innamorata di Kaname che ci impieghi due secondi a farti toccare il culo dal primo che passa.
Kaname non si merita questo dolore". Ringhio, mentre lei mi osserva senza dire una parola.
"Ma Hana io non ricordo niente.." balbetta.
"Te lo ricordo io allora: ieri sera abbiamo bevuto troppo, decisamente troppo, abbiamo deciso di fare lo scambio delle coppie, tipo gioco della bottiglia.
Al primo giro è toccato a me e a Shiki, ma niente di preoccupante, anche perché se ben ricordo è durato un minuto scarso, al secondo turno è toccato a te e Aido.
Tu gli hai infilato le mani tra i capelli, lui ti ha presa in braccio, palpandoti allegramente il culo.
Hai fatto un commento che decisamente mi fa andare il sangue al cervello se ci ripenso.
Adesso mi guardi con questa tua maledetta faccia da ipocrita.
Ti ho chiesto ieri notte: ti è mai piaciuto Aido?
E tu mi hai risposto che prima che si mettesse con me avevi degli interessi nei suoi confronti.
Stamattina mi sveglio e noto che Aido ha un succhiotto nel collo, scavo tra i suoi ricordi e vedo te che ti strusci su di lui come una piccola sgualdrina, mentre posi le tue labbra sulla sua pelle.
Ecco come è andata la cosa!" Sibilo, mentre altre lacrime mi scorrono sul viso.
Yuki è sconvolta, noto che anche lei sta piangendo e non so per quale assurdo motivo.
"In questo momento il mio cuore sta sanguinando, sei contenta adesso?" Domando, continuando a versare lacrime.
"Io.. io" balbetta Yuki guardandomi mortificata.
La lascio indietro e con lei i miei sentimenti, mi scontro con Shiki che mi chiede preoccupato cosa è accaduto.
Lo supero e mi rintano nella mia stanza chiudendola a chiave, scoppiando in un pianto liberatorio che va avanti fino a notte tarda.
La testa mi scoppia, sento gli occhi gonfi e rossi, la mia bocca è impastata, le mie mani gelide.
Per tutto il giorno svariate persone hanno bussato alla mia porta e dal mio canto non hanno ricevuto alcuna risposta.
Ho chiuso finestre e tende in modo che nessuno possa disturbarmi.
Sento freddo e caldo in tutto il corpo e nonostante so che Aido era ubriaco, quelle immagini non vogliono lasciarmi in pace; mi hanno sempre detto in vino veritas, ovvero quando sei ubriaco sei sincero.
Prova qualcosa per Yuki? E Yuki? Prova qualcosa per lui?
Vale la pena soffrire in questo modo? È la seconda volta dopo tanto tempo,  che mi pongo questa domanda, ogni volta la risposta mi sembra chiara: si ne vale la pena, lui ne vale la pena, nonostante tutto.
Il dormitorio Luna è silenzioso, macabro direi, mi alzo dalla mia posizione dopo ore, sentendo le mie ossa scricchiolare.
Apro la finestra e respiro l'aria pulita e fresca della notte.
Ripenso a ciò che è successo: nonostante la rabbia, la paura di perderlo è tanta.
I miei occhi deboli non riescano a distinguere bene le cose che ho attorno, quindi decido di utilizzare la mia vista da vampiro e noto che è decisamente meglio.
In tutto questo caos mi è sfuggito il mio vero compito: scoprire cosa nasconde Yori, ma per come mi sento adesso, se scoprissi che probabilmente non ha abortito, cosa che però dubito fortemente, probabilmente le darei una pacca sulla spalla e le direi: benvenuta nel club amica.
Ho bisogno di parlare con qualcuno, ma ora come ora non ho voglia di scomodare nessuno.
Osservo il cielo, cercando di acquietare la mia tristezza, invano.
Considero il gesto di Aido quasi come un tradimento, nonostante anche io ci sia andata molto vicina: la differenza?
Io, Shiki l'ho respinto, perché ho pensato alla sua faccia mentre sentivo le labbra di Senri sul mio collo, ho tentato di levarlo dal mio corpo e ho ribadito chiaro e tondo il concetto di donna incinta e fidanzata.
A quanto pare per Aido non è così, non ci ha pensato due volte a farsi toccare da Yuki, nonostante odi farsi toccare da altre persone, o dovrei considerare tale cosa come una bugia?
La rabbia ora ha preso il posto della tristezza, il fuoco ora si propaga dentro di me, mi sento umiliata nell'orgoglio, ferita da Aido e da persone che consideravo amiche.
Ho combattuto il Senato, ho combattuto contro il consiglio degli Anziani, contro i livello E, contro Kuran, per cosa?
Il mondo che volevo vedere come nuovo ormai non esiste più, la speranza è morta.
Ripenso agli insegnanti che ho appreso durante la mia miserabile vita, mi hanno sempre detto che noi vampiri abbiamo un grande potere e possiamo scegliere ciò che vogliamo essere; mi hanno sempre detto che posso scegliere se rimanere umana o "spegnere" i miei sentimenti.
Credo sia arrivato il momento di spegnere i miei sentimenti: niente più dolore, niente più paura, niente ansia, niente amore... niente amore?
Tentenno e mentre penso alle conseguenze salto dalla finestra del mio dormitorio atterrando in piedi.
I miei piedi nudi vengono in contatto con l'asfalto e l'erba bagnati dall'umidità della notte.
I grilli cantano sereni e vorrei essere anche io contenta come loro.
Ho addosso solo una camicia da notte, i brividi si propagano veloci, facendomi tremare. Cammino da sola nel buio della notte, come un fantasma a cui hanno sottratto l'anima e se ci penso, forse è davvero così.
La mia pace mi è stata rubata, il senso di rabbia e malinconia mi fa stare in piedi questa notte, contornata da stelle luminose.
Per non so quale assurdo motivo, i miei piedi mi hanno portata davanti al dormitorio Sole.
Yuki e Zero non si sono fatti vedere per niente, titubante apro la porta del dormitorio e il mio corpo mi porta davanti alla stanza di Yori.
La apro e noto che la ragazza sta dormendo profondamente nel suo letto; la stanza è pervasa dal buio, ma nonostante ciò, so orientarmi benissimo.
I miei occhi rossi sono l'unica cosa che si notano nell'oscurità e quando Yori, forse disturbata da qualcosa apre gli occhi, grida spaventata.
Le tappo la bocca con la mano, imponendole di fare silenzio.
La ragazza accende la luce e sospira, mentre il suo cuore batte all'impazzata.
"Hana cosa ci fai qui?" Domanda, tentando di calmare i battiti accelerati.
"Niente, i miei piedi mi hanno condotta qui." Dico rabbrividendo.
Yori mi osserva.
"Non hai una bella cera" replica, dandomi una coperta di pile.
"Problemi in paradiso" dico semplicemente, ringraziandola.
"Dovrei farti così tante domande, scoprire cosa nascondi, ma ora come ora non ce la faccio. " aggiungo, atona.
"Provo ad indovinare: Aido e Yuki si sono baciati." Butta lì.
Sussulto e lei sorride, offrendomi una camomilla che accetto di buon grado.
"Tipico" commenta.
"Che intendi?" Chiedo, bevendo piccoli sorsi, mettendomi accanto a lei, che indietreggia.
Ridacchio.
"Devo averti terrorizzata l'altra volta, non ti sei più fatta vedere" dico squadrandola.
"Ti chiedo perdono"
"È tutto ok, ad ogni modo, mentre Aido si sentiva con me una sera l'ho trovato che si baciava con Yuki nel cortile." Racconta, guardandomi.
"La situazione era ben diversa ieri notte: ci siamo ubriacati, chi di più chi di meno, abbiamo fatto lo scambio delle coppie ed è toccato a loro.
Yuki si è fatta prendere in braccio da lui, mentre Aido le toccava il sedere davanti ai miei occhi, più tardi ho scoperto che gli ha fatto pure un succhiotto mentre si strusciava allegra sopra il suo..." non finisco la frase, facendole intendere il resto.
"Mi dispiace, ma io me  ne sono lavata le mani, con Aido era tutto un sali e scendi: prima ti dice che ti ama, che farebbe di tutto, poi ti distrugge, sono stata male davvero con lui.
Sono rimasta incinta e mi ha imposto di abortire perché non voleva distrazioni, ho fatto come ha detto, non tanto perché me lo ha ordinato, quanto perché un bambino metà umano e metà vampiro non potrebbe fare vita, troppo diverso, non sarebbe nemmeno riconosciuto dal senato." Dice, stiracchiandosi.
"C'è una cosa che non capisco: come è possibile che in due settimane sia successo tutto quanto?" Chiedo, perplessa, ricordandomi la volta in cui li ho visti passeggiare per il cortile dopo che io e il biondo vampiro avevamo avuto un'incomprensione.
"Andava avanti da mesi, in realtà."
Le informazioni che sto ricevendo mi stanno bombardando il cervello, aumentando il dolore alla testa.
Gemo dal dolore, sotto lo sguardo preoccupato di Yori, che mi passa una pastiglia per il mal di testa.
"Ti ringrazio. Yori posso fidarmi di te? Mi giuri che le cose che mi stai raccontando sono vere?" Chiedo.
"Te lo giuro" mi dice in tono solenne.
Nonostante quello che la ragazza mi ha raccontato, che in parte sono cose che già sapevo, il mio sentimento per Aido non è cambiato.
Non è un donnaiolo, lui mi ama, me lo hanno sempre detto tutti.
"Dovrei provare a parlarci secondo te?" Domando, turbata e stanca.
"Certo che si, con me non si è mai comportato come si comporta con te e se ben ricordo nemmeno con Yuki: può essere una testa calda a volte, questo sì, ma non permettere che le incongruenze vi separino, ascolta ciò che dice e in base a quello che ti racconta, decidi.
Non fasciarti la testa prima del dovuto, magari stai male ancora di più perché decidi di fare di testa tua: voi vampiri avete questa caratteristica di essere masochisti; vedrai che andrà tutto a meraviglia." Mi rassicura con tono dolce e mi sento davvero in colpa per come l'ho trattata.
Mi inchino, in segno di rispetto, prendendole una mano.
"Yori ti chiedo umilmente di accettare il mio perdono e di dimenticare quanto accaduto, non ero in me quel giorno, ho sottovalutato la situazione e ti ho voluto minacciare di proposito.
Scusa" parlo con tono di voce umile, tanto da esserne sorpresa io stessa.
La ragazza sorride, e accetta le mie scuse.
"Ho un letto libero se non vuoi tornare al tuo dormitorio, tenterò di ricordarmi domani mattina di non spostare le tende." Mi dice gentile.
"Certo, grazie"
Mi infilo sotto le coperte, più tranquilla e mi addormento, sotto un cielo stellato che racchiude mille dubbi, ma con una certezza nel cuore: lo amo.

Spazio Autrice: capitolo bomba non c'è che dire, qui la mia fantasia ha viaggiato parecchio e se pensavate che ci fosse qualche gioia no, mi dispiace, dovete posarla perché non è vostra.
Eh vabhe, 292 visualizzazioni... il mio corpo non regge tale cosa emozione. Aiuto. 😊 GRAZIE!!!!!!!!!!!!
Godetevi il capitolo!

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Have a nice life 🍀

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