AVVISO IMPORTANTE, NON SCORRETE, LEGGETE QUESTA PARTE!!!!!!!!!
AVVISO: questo capitolo è piuttosto forte, tratterò di un tema piuttosto delicato che potrebbe creare fastidi: LO STUPRO.
Vi avverto che è per lo più a fine capitolo, se siete persone sensibili vi invito a non leggere la parte finale.Vengo svegliata da un bep noioso e ripetitivo, che mi entra nelle orecchie e inoltre sento un fastidioso prurito al braccio.
Apro gli occhi e sbatto le palpebre più volte, mettendo a fuoco la stanza.
Un comune e riconoscibile profumo di vaniglia mi arriva al naso, aumentando la sete che mi porto dietro da mesi.
"Hana sei sveglia!" La voce preoccupata e allarmata di Aido mi giunge alle orecchie.
Annuisco e mi tiro a sedere.
I suoi occhi azzurri limpidi mi squadrano e osservo questo tubo che ho dentro le vene.
Mi impanico subito e il bep della macchina aumentano.
Odio gli aghi!
"Hana, Hana rilassati, stai facendo delle trasfusioni di sangue! Non è niente."
"Staccatemelo! Non lo voglio!" Il cuore aumenta i suoi battiti, così il mio respiro.
Sul posto giunge un'infermiera che sorride dolcemente e infila qualcos'altro nel tubo.
Mi sento la testa piuttosto leggera, e in pochi secondi cado nel buio e nel sonno.
Maledetta stronza.
Quando riapro gli occhi per la seconda volta è buio, ma vedo ancora gli occhi scintillanti di Aido nell'oscurità.
"Cosa ci fai ancora qui?" Chiedo, con voce roca.
"Aspetto che tu ti riprenda" dice con nonchalance, avvicinandosi.
Noto che non ho più gli aghi nel braccio, mi sento sazia come se mi fossi abbuffata.
Il suo profumo non mi fa ne caldo ne freddo e inizio a insospettirmi.
"Cosa mi hanno fatto?" Chiedo.
"Trasfusioni di sangue, non ti nutrivi da mesi... hai bisogno del sangue per sopravvivere Hana; se avessimo aspettato qualche altro giorno ti saresti disidrata e morta.
Ma cosa cazzo ti è passato per la testa in questi mesi? Guardati dannazione, potresti sparire da un momento all'altro.
Ryo ha bisogno di sua madre, non di un fantasma che cammina!" Mi dice duro, facendomi deglutire.
"Non hai diritto di parola." Sibilo.
"Ci tengo a te."
"Lo vedo, e l'ho visto mentre ti scopavi quella puttana." Ringhio.
"Ancora?!" Sbuffa.
"Finché non ti stancherai di venirmi dietro." Asserisco.
"Il che significa mai." Sorride sbarazzino.
"Vaffanculo Aido." Commento, nervosa.
"Ti amo anche io." Risponde per niente turbato.
"Vattene."
"Non ho voglia" dice scompigliando i capelli biondi.
"Ryo?" Chiedo.
"Sta bene, è venuto a trovarti mentre dormivi e mi ha quasi ucciso." Mi informa ridendo.
"Ci fosse riuscito."
"Non vuoi davvero che io muoia." Parla con voce bassa.
Non rispondo e decido di rimanere in silenzio ad ascoltare i rumori della notte.
Senza nemmeno accorgermene le sue dita calde passano sul mio braccio scoperto e mi discosto.
"Smettila di toccarmi, mi urti i nervi!" Sibilo nervosa, facendolo ridere.
"Io invece so che non è così, i brividi mi dimostrano il contrario."
"Senti Aido, smettila davvero! Io non ti voglio con me!" Sbraito.
"Certo". Risponde, sorridendo.
Mi alzo e vado verso la finestra: un vento forte e freddo soffia dal Nord, provocandomi brividi di meraviglia, una pioggia scrosciante scende dal cielo.
Mi stringo su me stessa; in notti come queste ho sempre avuto Aido al mio fianco, a proteggermi da me stessa e dai mostri lì fuori.
"Te lo ricordi?" Mi sussurra all'orecchio Aido.
"Certo che si." Sorrido impercettibilmente, mentre lo vedo stringermi i fianchi e poggiare la testa sulla mia spalla.
Lo lascio fare e decido di maledirmi il giorno seguente, ma per il momento le sue braccia sono tutto ciò che voglio.
"Quello che sta succedendo ora è solo per stasera, domani torneremo come prima; io ad ignorarti e tu a provarci, intesi?" Chiedo.
Lo vedo annuire, sconsolato.
"Quindi, volendo, posso provare a baciarti e andare oltre solo per stanotte?" Mi domanda.
Ci ragiono su e la tentazione ha il sapore delle sue labbra e il profumo dei nostri corpi uniti.
"Vorrei.. tanto... " sussurra piano sulle mie labbra.
"Cosa?" Domando, guardando dentro i suoi pozzi azzurri.
"Fare questo". Continua e posa le sue labbra sulle mie in un bacio dolce come non era mai stato.
Sono combattuta: andare avanti o staccarmi? Domani mi odierò da morire.
Il suo alito caldo e profumato mi arriva dritto ai sensi, inibendo ogni mia mossa.
"Ti voglio, ora." Sibila, sul mio collo, andando a baciare e succhiare sul mio punto più debole, facendomi gemere vergognosamente.
"Cristo Aido.." mi mordo le labbra, mentre lo sento sbottonare con maestria inaudita la mia vestaglia, lasciandomi nuda.
"Sai che siamo in un'ospedale, si?" Dico, mentre per non so quale assurdo motivo, mi viene da ridere.
"Ne sono perfettamente consapevole, ma..." mi osserva un secondo, mordendosi le labbra a sua volta.
"Non mi interessa." Continua, riprendendo a giocare col mio corpo.
Mi fa sdraiare sul letto, mentre le sue labbra non si staccano mai dalle mia e in tutto questo non posso fare a meno di pensare a Sara.
Le avrà dato gli stessi baci che ora da a me? Sarà stato delicato o rude?
Senza nemmeno rendermene conto lo stringo a me e gli mordo le labbra con violenza, facendolo sanguinare e provocare un gemito di dolore.
"Hana, piano." Mi ammonisce, leccandosi le labbra, gesto che mi provoca una piacevole fitta al basso ventre.
Decido di fare di testa mia e continuare il mio perverso gioco fatto di dolore.
In qualche modo la deve pagare.
Gli mordo nuovamente le labbra e nuovamente si lamenta.
"Hana maledizione!" Impreca mentre il sangue gli sporca le labbra rosse.
Gli succhio le labbra, mentre lo vedo osservarmi con impazienza.
Mi abbasso sul suo collo e mordo con violenza, le sue mani nel frattempo stringono i miei fianchi smilzi.
"Questo è per averla baciata." Vado più in profondità con i canini e velocemente gli metto una mano sulla bocca, impedendogli di urlare.
"Questo per avertela scopata!" Continuo il mio gioco e lo vedo quasi con le lacrime agli occhi.
Bevo avida il suo sangue, riempendomi la bocca e lo stomaco.
Mi stacco e vedo una minuscola lacrima farsi spazio nel suo volto.
L'asciugo con il pollice e gli stampo un bacio delicato sulle labbra ferite.
"M-m-mi dispiace." Balbetta, mentre vedo il suo labbro tremare e mi sento subito in colpa.
Grossi lacrimoni rotolano giù dal suo volto, dai suoi occhi arrossati per il pianto.
Vederlo così, mi distrugge.
Lo circondo in un abbraccio delicato, dolce, intrufolando le dita fra i suoi capelli morbidi.
"Va tutto bene, shhh." Lo rassicurò lasciandogli baci su tutto il volto.
Si asciuga le lacrime e tira su col naso, facendomi sorridere.
Si riprende in pochi secondi e mi salta subito addosso, liberandomi dal mio intimo.
La stanza in pochi secondi si riempie dei nostri gemiti, del nostro odore e lo percepisco dai suoi movimenti che gli dispiace davvero, ma io sono troppo ferita per dargli una seconda possibilità.
Dopo essere arrivati al culmine, mi rivesto, lui dorme profondamente.
Mi divincolo dalla sua presa e esco dall'ospedale, lasciandolo in balia di se stesso.
Torno al collegio e mi infilo sotto le coperte, ripensando all'accaduto.
Sono un'idiota.
Con questo pensiero mi addormento e in poco tempo la notte lascia il posto all'alba.
I miei occhi si spalancano appena il sole mi arriva in faccia e impreco.
Mi alzo controvoglia e scendo a fare colazione, chiacchierando del più e del meno con Rima e Ruka.
"Sei una maledetta stronza!" La voce soave di Aido giunge alle mie orecchie.
È furioso.
"Per?" Faccio la finta tonta.
"Prima mi scopi e poi te ne vai lasciandomi da solo!" Ringhia e posso percepire la bocca di Rima spalancarsi.
"Ti avevo detto che il giorno dopo tutto sarebbe tornato alla normalità, principessa." Lo canzono.
Aido ringhia innervosito e mi guarda con odio.
"Non sei tanto diversa da lei." Indica Sara e mi sento sprofondare.
"Fermo, fermo: ti avevo detto che saremmo tornati come prima, tu hai acconsentito e io sono quella che fa la cattiva?!
Aido non saremmo mai arrivati a questo punto, se il tuo uccello quel giorno fosse rimasto nei pantaloni, invece che dentro questa stronza." Ringhio, innervosita anche io.
"Questo non giustifica affatto il lasciarmi da solo come un'idiota." Riprende infervorato.
"Oh si invece, chi ti ha detto che sarei rimasta a dormire con un traditore? Io ho avuto quello che volevo, tu lo stesso, fine della storia". Concludo.
"Quanto ancora hai intenzione di tenermi il muso?" Mi chiede.
"Mi stai prendendo per il culo?" Domando, ridendo.
Questo idiota crede che gli tenga il muso come una bambina, non si rende conto di quello che fatto.
Il suo sguardo parla per lui.
"Aido cristo santo! Non ti sto tenendo il muso come una bambina! Io sono incazzata, ma nera, il concetto è proprio diverso!
Mi chiedi fino a quando tengo il muso...? Per sempre!
Chi mi da la sicurezza che il tuo uccello non si infilerà in un buco che non è il mio? La verità Aido è che come tutti i maschi ragioni con il coso che ti ritrovi tra le gambe e non con il cervello." Ringhio, uscendo dalla stanza.
"Sai che non lo rifarei mai!" Mi dice con tono di voce affranto, facendomi innervosire ancora di più.
"Sparisci!" Gli urlo contro, mentre sento delle lacrime rigarmi il volto.
"Hana..."
"Ti ho detto di sparire!" Sbraito tirandogli la prima cosa che capita.
Prendo il telefono e chiamo Shiki.
"Shiki maledizione! Torna qui! Subito! Ho bisogno di te!" Ringhio innervosita.
Dopo un po' il telefono squilla: osservo il nome sul display e sorrido.
"Shiki maledizione! Ma dove cazzo sei?!"
"Lontano" risponde con il suo solito tono di voce.
"Fanculo il tuo lontano Senri, ho bisogno di te! Qui fa tutto schifo, va tutto male!" Singhiozzo.
"Hana cosa ha combinato sta volta Aido?" Mi chiede, sospirando.
"Per favore torna...." lo supplico.
"Domani sera sarò li." Mi dice.
"Perché hai deciso di rispondere ora?" Domando.
"Perché ho ascoltato tutti i milioni di messaggi mandati in segreteria e posso percepire che sei distrutta, Hana.. davvero non so cosa ti possa essere capitato per diventare così.. adesso mi importa di te, io posso mettere da parte i miei sentimenti" mi dice e sorrido al telefono.
"Ti aspetto Shiki.."
butto giù, e osservo l'orizzonte, sconsolata.
Passando per il cortile, osservo Aido seduto su una panchina, con Sara sopra le sue gambe che stringe il suo collo e gli lascia qualche bacio.
Accanto a loro, Kain mi guarda da lontano e scuote la testa, esasperato.
"Ho visto come ti importa di me, Aido..." sussurro con le lacrime agli occhi.
"Tu mi hai respinto fino ad oggi, cosa dovrei fare?" Chiede esasperato.
"Pensavo che avessi un po' più d'amore per te stesso, che mi saresti venuto dietro un altro po! Ti ritrovo per la seconda volta nelle sue braccia e sta volta senza nemmeno un po' di pudore.
Sto iniziando a pensare che dovrei andarmene e lasciarti davvero al tuo destino, di negarti ogni occasione per vedere Ryo... tu non sei suo padre, sei solo un fottuto coglione!" Dico esasperata, scoccandogli un'occhiata nervosa.
Lui sospira e decide di ignorarmi.
Ryo da lontano ci osserva con le lacrime agli occhi.
"Papà sei un coglione!" Gli urla contro suo figlio mentre l'aria inizia a raffreddarsi.
"Se non avessi tradito la mamma ora non saremmo a questo punto! Sono stufo di sentirvi litigare, sono stufo di rimanere rinchiuso qui, sono stanco di vedere papà che fa lo stronzo e tu che piangi! Vi decidete ad aggiustare la cosa? Io non sono qui per sopportare i vostri sbalzi d'umore, sono un bambino e sono già stanco di questa vita." Dice, nervoso, mentre senza nemmeno rendersene conto, il pavimento sotto di lui si ghiaccia.
Aido mi lancia un'occhiata preoccupata e ricambio lo sguardo: è pur sempre nostro figlio.
Lastre di ghiaccio vengono scagliate contro di noi, mentre Ryo fa emergere dal niente un muro di ghiaccio e si circonda con esso.
"Perfetto, ha chiuso i ponti." Dico, esasperata.
"Maledetto il tuo potere!" Aggiungo, mentre lo vedo ridacchiare.
"E ora?" Chiedo.
"Aspettiamo che gli passi.." Risponde scompigliando i capelli.
Mi siedo per terra, fumando la mia solita sigaretta; Aido fa per prendermela ma gli schiaffeggio la mano.
"Compratele!" Ringhio.
"Oh andiamo come sei taccagna!" Si lamenta rubandone una.
Lo maledico con lo sguardo mentre gli passo l'accendino.
"Siete proprio dei bambini!" Esordisce con intelligenza mancata direi, Sara.
"Sta zitta puttana." Commento.
"Per una buona volta le do ragione, abbiamo problemi più grossi, di cui tu non ne sai niente." Dice esasperato Aido.
Finiamo la nostra sigaretta in pace e in silenzio, Ryo ancora non ha deciso di uscire da quel maledetto muro di ghiaccio.
"Aido dobbiamo parlare seriamente di questa situazione, senza scannarci." Dico, tranquilla.
"Ma te ne vai?! Maledizione! Vuoi entrare anche nell'argomento figli? Non ne hai uno, quindi levati dalle palle!" Ringhio contro la Shirabuki, intenta a fissarci.
"Stiamo calme.. che c'è Aido non ti ha soddisfatta a dovere?" Chiede.
"Credimi riesce a farmi orgasmare in men che non si dica e per lo meno con me non finge!" Commento, mentre lo sento ridacchiare.
"Chi ti dice che stava fingendo?" Chiede.
"Io, lo conosco, so come è fatto il suo apparato riproduttore.." dico, sbuffando.
"Ma se mi sono ritrovata tutta bagnata!" Si lamenta.
"Si è riuscito a farti venire, ma tu hai fallito.. sentivi roba viscida uscire dalla caverna che hai la sotto?" domando.
"Cristo santo mi tocca fare pure da consulente sessuologa." Commento a bassa voce, rivolgendomi a Aido.
"Mh... no" dice.
"Allora rincoglionita ti sei risposta da sola."
La Shirabuki se ne va indignata e sento sospirare Aido.
"Tra l'altro ancora non ho capito una cosa..." dico, giocando con un sassolino.
"Dimmi."
Il sole illumina i suoi occhi azzurri e mi sento mancare il respiro.
Tossicchio, tentando di riprendere fiato.
"Perché non sei riuscito a venire mentre lo facevi con Sara?" Chiedo, leggermente in imbarazzo.
"Perché sentivo che c'era qualcosa che non andava.. siamo stati a letto insieme molte volte io e te, conosco la tua amichetta laggiù, e mi pareva decisamente diversa: più larga e meno bagnata." Commenta, mentre sento le guance diventare calde.
Annuisco, e lo vedo scoccarmi un'occhiata divertita per poi tornare serio.
"Allora.. con Ryo?" Domanda, facendomi sospirare.
"Direi di organizzarci con i tempi e i modi: magari si può tenere un giorno te ed uno io, se in circostanze avverse, vuole che rimaniamo tutti e due faremo questo sforzo.
Non voglio che soffra in alcun modo per colpa nostra." Dico, guardandolo, mentre lo vedo annuire.
"Ryo maledizione sto congelando!" Gli urlo contro, rabbrividendo.
"Abbiamo risolto, smettila di tenere il muso!" Aggiunge Aido.
Piano piano si vede il muro di ghiaccio dissolversi e un Ryo ancora piuttosto nervoso spuntare con la sua testolina bionda.
"Davvero?" Chiede, osservandoci e osservando la mano che Aido ha poggiato sulla mia gamba per renderlo più credibile.
Riesco a sentire il calore attraverso i pantaloni che indosso.
"Si". Dico, con nonchalance, imponendomi un controllo che di solito non ho.
Ryo ci guarda sospettoso, per poi abbracciarci e sorridiamo: abbiamo fatto la scelta giusta.
Il tempo passa velocemente e la sera del giorno dopo arriva presto, così la scia del profumo di Shiki.
Interrompo quello che sto facendo e gli corro in contro, sotto lo sguardo sorpreso degli altri e irritato di Aido.
Mi prende in braccio e mi bacia la guancia.
"Coglione mi sei mancato tantissimo!" Gli sussurro all'orecchio continuando ad abbracciarlo.
"Anche tu nanerottola." Sorride, lasciandomi andare.
"Prova ad andartene di nuovo e ti taglio gli attributi." Dico, mentre lo vedo ridere.
Rima è a mezzo metro di distanza da noi, saluta educatamente e si dilegua.
Mi ha detto che ormai ha perso le speranze e che non prova più niente per lui, si è arresa.
Shiki saluta tutti, compreso Aido.
"E tu chi sei?" Domanda Shiki, rivolgendosi a Sara.
La scanso con una fiancata ben assestata, facendola cadere.
"Oh nessuno, una puttana venuta a scaldare i letti." Commento, mentre lo vedo osservarmi divertito.
"Da quando il nostro collegio è diventato un bordello?" Chiede Shiki, circondandomi i fianchi.
"Da quando è arrivata Sara Shirabuki." Asserisco, mangiucchiandomi le unghie.
"Quella Shirabuki?" Chiede Shiki, facendo sorridere Sara.
"Quella che ha un debito enorme nei tuoi confronti? Quella che ha i genitori più razzisti del mondo?" Domanda, facendomi ridere e perdere il sorriso alla giovane vampira.
Shiki mi sei mancato davvero.
"Ma come osi? Tizio dagli occhi grigi!" Sbraita Sara facendomi ridere di gran gusto.
"Hei! Mi chiamo Senri Shiki, non tizio dagli occhi grigi!" Si lamenta il ragazzo, fulminandola con lo sguardo.
"Beh, Senri Shiki, io sono una puro sangue!" Continua la giovane.
"Anche lei, ma ciò non mi toglie la soddisfazione di prenderla per il culo ogni qual volta che ne ho voglia." Commenta.
"Hei!" Lo riprendo, assestandogli un cazzotto nel braccio.
"Oddio che dolore!" È decisamente ironico.
"Piuttosto, la mia stanza è la stessa?" Chiede rivolgendosi a me.
"Certo, ti accompagno." Dico, aiutandolo con le valigie.
"Perché ci devi andare anche tu? Shiki sa da solo quale è la sua stanza." Dice irritato Aido.
"Fatti gli affari tuoi, biondino." Lo riprendo, guardandolo male.
Shiki alterna lo sguardo da me a Aido, stampandosi sul volto un espressione assai imbarazzata.
"Se vuoi vado da solo.." commenta, grattandosi il capo.
"No stai tranquillo, Aido non sa tenere la bocca chiusa." Dico, guardandolo male e avviandomi con Senri lungo i corridoi.
"Accidenti Hana! Ma che ha combinato? Lo stai praticamente mangiando vivo! Immagino che tu non sia arrabbiata, te sei furiosa..." osserva il vampiro, aprendo la stanza.
Tutto è rimasto come prima.
"Andiamo fuori e ti spiego tutto" dico, appoggiando le sue valigie.
Lui annuisce e mi segue in cortile; ci si mette a sedere in un luogo appartato, in modo che nessuno ci venga a rompere le palle.
Così, inizio a raccontare al mio migliore amico per filo e per segno tutto ciò che è successo in questi mesi in cui lui era assente, rimproverandolo per non essermi stato vicino.
Una volta concluso, dopo aver raccontando vita, morte e miracoli, Shiki se ne esce con:
"Dai almeno è stato rispettoso nei tuoi confronti: è riuscito a non venire!"
Al che ha ricevuto un cazzotto, che gli ha fatto dire aia.
Ora come ora stiamo entrambi fumando, il che mi sembra assurdo.
"Shiki scusa, ma tu da quando fumi?" Chiedo.
"Da quando me ne sono andato" dice con nonchalance.
"Dove sei stato per tutto questo tempo?" Domando, osservando i suoi occhi azzurri-grigi.
"Avevo bisogno di scollegarmi dalla realtà, da te e quindi ho deciso di rifugiarmi sui monti..." dice con solennità, facendomi scoppiare in una risata cristallina.
"Senri il pecoraro" è la mia battuta infelice.
Shiki infatti mi osserva senza battere ciglio e rido da sola come un'idiota.
"Vedo che ci stiamo divertendo qui" la voce di Aido è piuttosto irritata.
"Molto" rispondo con sfida.
"Dovè la tua puttana quando serve?" Chiedo, facendolo sbuffare.
"Probabilmente a prepararsi per una nottata di fuoco" Ringhia.
"Con te?" Domando di rimando.
Lui annuisce e mi viene voglia di mettergli le mani al collo.
"Vedere la tua faccia due volte nella stessa giornata mi irrita, togliti dai piedi Hanabusa." Commento.
"Se no?" Mi chiede con sfida, avvicinandosi.
I miei occhi lo fulminano in qualche secondo.
"Non lo vuoi sapere." Dico, mordendomi le labbra nervosa.
"Vattene Aido." Ringhio, sentendo già la tristezza assalirmi.
Lui mi osserva qualche secondo e gira i tacchi scomparendo.
Sospiro, e mi concentro su Senri.
"Questo vostro rapporto è molto strano, lasciatelo dire... Dio vi scopate con gli occhi, ma a parole vorrete darvela di santa ragione.." osserva, Shiki ridendo.
"Non è affatto vero, io non andrei mai a letto con un coglione del genere.. certo ha il suo fascino, non si nega, ma è un coglione e mi sono stufata di soffrire per lui." Dico convinta.
"Escludendo la parte del: non andrei mai a letto con lui, visto che ci sei andata e hai avuto anche un figlio da lui.." aggiunge Shiki.
Mi risiedo e lo osservo, lui fa lo stesso con me e lo vedo avvicinarsi mentre mi guarda intensamente.
Le nostre labbra si sfiorano.
"Sei sicura di quello che stai facendo?" Mi sussurra.
"No."
"Non voglio ferirti." Aggiungo.
"Non mi importa." Mi dice prima di fiondarsi sulle mie labbra.
Il suo inebriante profumo mi arriva al naso, le mie mani finiscono tra i suoi capelli mentre le sue sui miei fianchi.
Di nuovo perdo il controllo di me stessa, Shiki mi prende in braccio, per poi correre in camera sua e chiudere a chiave la porta.
Le sue mani mi tolgono velocemente tutto ciò che ho addosso, strappandomi i vestiti e facendomi sdraiare sul suo enorme letto delicatamente.
In pochi minuti è dentro di me, che aspetta pazientemente che il dolore temporaneo passi.
È diverso da Aido.. più delicato, più dolce, gentile.
Le sue dita mi toccano con calma, con gentilezza, facendomi venire i brividi in tutto il corpo.
I suoi occhi grigi-azzurri sembrano pozzi liquidi, unisce di nuovo le nostre labbra, per poi spostarle sul mio collo.
"Posso?" Chiede con affanno, facendo spuntare i canini.
Annuisco, mentre mi perdo dentro di lui e dentro il suo sguardo.
Morde con delicatezza e mi sfugge un gemito di piacere, mentre continua a muoversi imperterrito in me.
Unisce le mie mani con le sue, mentre beve con avidità.
Geme il mio nome, bacia il mio corpo in un modo che nessun altro aveva mai fatto, facendomi quasi piangere.
Da qualche altra spinta profonda che mi fa praticamente urlare e viene, appoggiando la fronte alla mia e baciandomi le labbra.
Stremato si stende al mio fianco, circondandomi i fianchi; gli lascio un bacio sul petto e mi rivesto.
Non sono abituata a rimanere nuda con altra gente... lo facevo solo con Aido.
"Shiki vado a lavarmi." Lo informo, mordendomi le labbra rosse e gonfie.
Prendo un accappatoio e mi dirigo verso il bagno, che purtroppo trovo già occupato da.. Aido.
I suoi occhi azzurri puntano le mie labbra ed è davvero furioso.
"Hai il suo odore addosso." Ringhia, avvicinandosi minaccioso.
Faccio la finta dura.
"E allora?" Domando.
"Avete scopato?" Dice e sembra essere più una risposta che una domanda.
Evito il suo sguardo furioso e mi allontano di qualche passo.
"Questi non sono affari tuoi." Sibilo.
"Sei una puttana esattamente come Sara." Asserisce duro guardandomi con odio.
Il suo commento mi ferisce profondamente, ma non lo mostro.
"Non osare mai più." Ringhio, dandogli uno schiaffo in pieno volto.
La mano frizza, il mio cuore piange.. Aido io e te un tempo eravamo una cosa sola.. perché?
Perché hai deciso di mandare a puttane la nostra relazione?
Senza che io possa fermarlo o prevederlo, il suo ghiaccio blocca la stanza e i miei piedi, come le mani.
Ho paura. Ho paura seriamente per me stessa e la mia incolumità.
"P-per favore lasciami andare." Imploro con voce tremante, mentre lo vedo osservarmi con cattiveria.
"Per andare dove? Di nuovo da Shiki?" Domanda duro.
"Per favore non farmi del male.." balbetto spaventata.
"Perché non dovrei? Mi hai ferito Hana... mi hai ripagato con la stessa moneta, ti ricordi cosa ti dissi quando baciasti Shiki?" Domanda nervoso.
I brividi di paura mi percorrono il corpo e non ho il coraggio di guardarlo in faccia.
"Rispondimi!" Urla e alzo lo sguardo da terra.
Annuisco e sorride.
"Dimmi stronzetta... come ti ha toccata?" Mi domanda velenoso.
Non rispondo e evito il suo sguardo.
"Ti prego lasciami andare..." Sibilo debolmente terrorizzata.
"Ma guardati... tremi come un pulcino.. ora ti faccio paura?" Chiede vittorioso.
"Torniamo al discorso... ti ho fatto una domanda." Continua, osservandomi.
"N-non ci ho fatto caso." Rispondo, mentre sento le lacrime farsi spazio nel mio volto.
"Come no? Scusami ci stavi scopando fino a 30 minuti fa!" Sbraita.
" E se ti facessi mia adesso? Magari contro la tua volontà?" Mi chiede furbo.
Ho voglia di urlare.
"T-tu non s-sei così.. Aido.. per favore non farmi male." Lo scongiuro.
"Che ne sai di come sono? Alla fine a te basta avere un uccello tra le gambe non fa differenza di chi hai davanti." Commenta cattivo, mentre la sua mano si fa spazio nel mio accappatoio.
Mi mordo le labbra terrorizzata, e tento di appiattirmi contro il muro.
"Ah ah fai piano fiorellino.. non avere fretta di concludere."
Si bagna il dito e lo infila dentro, facendomi urlare di dolore.
"Sta zitta" mi intima, mentre le sue labbra toccano le mie.
Mi stacco, tentando di muovermi.
"Una volta ti piaceva essere toccata da me... cosa è cambiato?" Domanda continuando a muovere il dito.
Ho la nausea, cerco di impormi un controllo e inizio ad odiare con tutta me stessa questo mostro che ho davanti.
Singhiozzo, mentre lo vedo sorridere.
Mi fa sdraiare per terra e singhiozzo ancora più forte, lo vedo farsi spazio tra le mie gambe.
"Aido per favore no.. ti scongiuro.. " piango disperata.
Si infila con un colpo secco e inizio ad urlare seriamente.
Mi tappa la bocca mentre mi fa sua..
"Smettila per favore!" Lo imploro.
"Non tornerai indietro così, non ti amerò di nuovo come prima dopo questo! Sei un mostro!" Urlo disperata.
"È colpa tua!" Mi dice con affanno.
"No tua! Sei un maledetto coglione!" Sbraito, tentando di divincolarmi.
Esce e si riveste guardandomi con odio, mentre io rimango a terra, distesa mentre tutte le mie certezze crollano, immersa in una pozza di sangue.
Esce dalla stanza e sbatte la porta.
La persona che credevo mi amasse non esiste più. Aido ha esagerato.
Aido, la persona con cui ho un figlio, mi ha stuprata, di nuovo, contro la mia volontà.
Che mostro è diventato? È colpa mia?
Quando Ruka arriva in soccorso sono in uno stato catatonico, immersa fra realtà e sogno.
Non sento nulla.
Il vuoto si propaga in me come un'onda d'urto.
È la morte che mi sta chiamando a se? Lo spero davvero.
Non posso vivere sapendo che la persona che amo è andata contro il mio volere, facendomi male, ma male seriamente.
Dovrei denunciarlo?
"Hana!" Non riconosco la voce, non vedo volto, non sento niente.
"Maledizione Hana!" Continua la voce.
Poi il buio.SPAZIO AUTRICE: oggi niente saluto gioioso, il tema che ho trattato è per me molto importante.
Lo stupro, in Italia, come nel resto del mondo secondo me non viene trattato in modo adeguato.
Non ho dati ISTAT per vedere la percentuale di donne stuprate da mariti violenti, fidanzati violenti o delinquenti.
Lo stupro non è uno scherzo, e nemmeno un tema da affrontare allegramente.
Se una donna viene stuprata perde la dignità e la fiducia nel mondo maschile, perché si gli uomini sono bestie, non importa quale faccia o maschera indossano, il loro punto principale è quello.
Non sono mai stata stuprata, il mio è solo un tema che secondo me deve avere la giusta attenzione, ma sfortunatamente non è così.
L'amore non è violenza, oltre al sesso esistono le parole, le carezze, lo sguardo dolce.
L'amore non è mettere le mani addosso, ne pugni, ne schiaffi, è una mano delicata che ti tocca come se tu fossi il fiore più raro di tutti, l'amore non è insulti urlarti contro una femmina, è una voce dolce che lenisce le ferite.Sul capitolo non ho altro da aggiungere, sono stata un po' stronzetta, lo ammetto, ma è un tema che io personalmente voglio affrontare perché mi sono stufata di ascoltare il telegiornale e ascoltare l'ennesima voce che dice che una donna è stata stuprata.
Basta!
Non riuscirò a fare la differenza, ma spero almeno di sensibilizzare voi.
Niente, godetevi il capitolo e buona giornata.Pps: 714 visualizzazioni... VI ANO 😂😂❤️ (chi conosce i One direction potrà capire.) grazie!!!!!
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Endless
VampireHana Ikeda, figlia di due purosangue innamorata di un vampiro; non un semplice vampiro, ma il ragazzo in questione ha solo un nome: Hanabusa Aido. Quando Hana per la prima volta ha incontrato il suo gelido sguardo, sapeva che quella storia era dest...