Uno, due, tre, quattro; chissà cosa sta facendo.
Cinque, sei, sette; mi ama?
Perdo il conto dele stelle, e ricomincio di nuovo.
Uno, due, tre: perché se ne è andato?
Quattro, cinque, sei; lo odio così tanto.
Contare le stelle è un buon modo per tenere la mente occupata e lontana da lui.
Sono passati altre 5 mesi, la mia pancia ormai è una palla da bowling, faccio fatica a fare qualsiasi cosa, è ingombrante.
Ho imparato in questi mesi ad ingoiare il dolore e a farmi forza per questa piccola vita che sta crescendo dentro di me.
L'aria intorno a me è gelida, come gelide sono le mie mani e il mio cuore.
Non so come affrontare il dolore, non so quando tornerà, so solo che devo stringere i denti e guardare avanti.
Ogni notte mi stendo in questo prato, bagnato a contare le stelle, in cerca di risposte, in cerca di una piccola speranza, di una piccola luce che faccia brillare il mio cammino oscuro, ma non ottengo mai quello che cerco.
Mancano due mesi alla nascita del piccolo e mi chiedo come sarà dirgli/ dirle che il padre è una grandissima testa di cazzo e che si è dimenticato di noi, di me.
Fortunatamente ho tutta la night class a ronzarmi attorno e aiutarmi nei momenti di crisi.
Sento una presenza che si sdraia accanto a me: sorrido.
"Shiki."
Le sue braccia mi circondano le spalle, dandomi un po' di calore.
Mi posa un bacio sulla tempia: mi ricorda lui, certe volte.
Senri sta diventando una specie di secondo padre e ha intenzione di prendere il posto di Aido, in caso non torni mai più, ovviamente come amico.
Rima è più che d'accordo con questa cosa e non smetterò mai di ringraziarla per la sua pazienza e la sua assenza d gelosia.
Non sono più una minaccia per nessuno, perché non ho più nessuno da proteggere.
Vivo, esisto semplicemente e se teoricamente ho deciso di non spegnare i miei sentimenti, in pratica non è così.
Il cuore mi batte, riesco a percepire il dolore, ma non mi interessa più di tanto; è diventato di pietra, freddo come il ghiaccio, come l'elemento che riusciva a controllare lui.
Mi sembra che abbia inserito delle punte dentro di esso e mi abbia ucciso lentamente.
Ho sempre fatto di tutto per lui, gli ho sempre donato tutto, anche quando non avevo più niente in tasca.
Si è preso tutto, lasciandomi niente.
Sul mio telefono ho ancora la nostra immagine: lui che mi bacia teneramente sulle labbra.
È l'unica foto che ho di lui, l'unica prova della sua esistenza e da una parte mi fa piacere il fatto che senta dolore, perché esso è ciò che mi ricorda della sua presenza.
"Stai pensando ancora a lui?" Mi chiede Shiki.
"Come posso non farlo?" Domando ironica.
Osservo il cielo.
"Lui era tutto ciò che volevo, tutto ciò in cui credevo.
Mi ha lasciata senza darmi spiegazioni, nessuno sa niente, cerco risposte invano e mi riduco semplicemente ad esistere". Aggiungo, frustrata.
"Devi vivere, non esistere".
Rido, amara.
"Shiki parliamoci seriamente: lo chiami vivere questo? Ogni giorno arranco, affaticata, cerco la fine del tunnel, una luce, ma ho solo questa maledetta tristezza addosso, il suo maledetto profumo nel naso; anche dopo mesi, non va via, rimane in giro come a dirmi: io ci sono e ci sono stato.
Lasciami vivere la mia esistenza in pace e non mettere più bocca su quello che devo fare." ribatto dura.
"Come vuoi tu" risponde semplicemente lui, alzandosi.
"Ricordati che non sei da sola, che non sei l'unica che soffre per la sua assenza.
Non ti sei mai chiesta come sta Kain?" Mi domanda, furbo.
"Lui ha perso suo cugino, ma almeno Ruka c'è; io ho perso la mia ragione di vita, non ti pare diverso?" Domando, gelida.
"Sto solo cercando di aiutarti Hana!" Dice irritato Shiki.
Sospiro.
"Lo so, grazie".
"Vado dentro, quando vuoi venire noi siamo la". Mi dice, Senri rabbrividendo.
Aido, amore mio, dove sei? Ho bisogno di te.AIDO'S POV
Deglutisco, in preda al panico.
Scovare quei maledetti bastardi non è facile, accidenti a me e a quando ho deciso di accettare il lavoro stramaledetto per Kaname.
Quel damerino me la pagherà quando tornerò.
Vengo risvegliato da un suono metallico, un coltello si posa sotto la mia gola.
"Voi maledetti cani del Senato non riuscirete a distruggere la mia famiglia!" Sbraito, innervosito.
"In questo momento signor Hanabusa, il coltello dalla parte del manico lo abbiamo noi, le conviene non farci arrabbiare." Dice un signore.
Lo riconosco! È lo stesso che era presente al ricevimento inaugurato da Hana.
"Cosa vuole esattamente da me?" Domando, irritato.
7 mesi buttati via al vento, 7 mesi lontano da lei.
"Informazioni".
"Di che tipo?" Domando.
"Personali, politiche, amministrative."
"Ma le sembro Wikipedia?" Ringhio, sentendo la lama del coltello farsi ancora più vicina.
"Non giochi con noi signorino" e al suo commento mi viene da ridere.
Mi ha sempre fatto ridere la parola signorino, non so perché.
Sospiro, calmando la mia risata e assumo uno sguardo di sfida.
"Mi sono stancato di voi". Asserisco facendo ghiacciare l'aria.
La stanza si raffredda in pochi secondi, il pavimento ai miei piedi è ghiaccio solido, gli altri vampiri mi guardano con la bocca spalancata.
Non mi ero reso conto di avere a che fare con vampiri comuni, senza poteri, nati da una relazione umana e vampira.
"È un vampiro nobile! Maledizione! Chi mi ha portato le sue informazioni?" Urla il capo.
Rido, realmente divertito.
Sono patetici.
"Io" risponde un uomo, a testa bassa.
"Mi vuoi spiegare perché razza di idiota che non sei altro, non hai aggiunto che è un vampiro di origini nobili?!" Grida il capo, dando uno schiaffo ben assestato al suo dipendente.
Mi appoggio con la schiena al muro, annoiato.
Il boss si gira verso di me e lo fulmino con lo sguardo.
"Signorino abbia pietà di me!" Urla disperato, inginocchiandosi.
Senza nemmeno muovere un muscolo faccio diventare cenere i suoi colleghi e lo vedo tremare.
"Non ti ucciderò e sai perché? Perché lascio sempre una persona in vita per raccontare cosa è successo.
Invia questo messaggio per me al Senato: se vogliono guerra l'avranno, ma dovranno prima passare sul mio cadavere.
Al collegio abbiamo più di 5 sangue puro, non so quanto gli convenga.
Che provino solo ad avvicinarsi alla mia famiglia e ci impiegherò due minuti per saperlo e distruggervi tutti! Sono stato chiaro?!" Urlo, nervoso.
"Si, mi scusi!" Si alza da terra e sparisce.
7 mesi per farmi trovare da questi pivelli e 5 secondi per farli cagare nelle mutande. Assurdo.
Ora si torna a casa.
Amore mio sto arrivando.
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Endless
VampireHana Ikeda, figlia di due purosangue innamorata di un vampiro; non un semplice vampiro, ma il ragazzo in questione ha solo un nome: Hanabusa Aido. Quando Hana per la prima volta ha incontrato il suo gelido sguardo, sapeva che quella storia era dest...