16 capitolo

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Mi addormento nel lettino, cullata dalle braccia di Aido, che mi stringono con dolcezza.
Mi è mancato da morire, tutto questo.
Lui, la sua essenza, il suo profumo.
Mi agito nel sonno, chiamando il suo nome.
Vengo svegliata dalle sue carezze; nonostante lo scorrere del tempo, gli incubi rimangono.
Lo guardo nel buio della stanza in cui siamo: i nostri occhi rossi si scontrano mentre alcune lacrime mi scorrono sul viso.
"Hai pianto troppo per me, basta così. " mi dice asciugandole col pollice.
"Aido ti prego non andartene mai più in quel modo, promettimi che mi avviserai se dovrai partire di nuovo, promettimi che ci sarai sempre per me." Parlo con la voce rotta dal pianto, mentre le ferite che pensavo chiuse si riaprono, facendomi singhiozzare.
"Te lo prometto, perdonami se ti ho fatto soffrire così tanto, mi sto odiando da morire per quello che ho fatto" mi dice, con tono di voce roco e dispiaciuto.
Le sue labbra si posano sulle mia, la sua lingua mi chiede l'accesso che gli consento, schiudendo leggermente la bocca.
Lo stringo a me, beandomi del suo profumo.
Mi accarezza il seno da sotto la camicia leggera che ho, facendomi rabbrividire, percorrendo il mio corpo con le sue dita che disegnano una traiettoria che parte dalle mie clavicole arrivando alla mia pancia, ancora leggermente gonfia.
Nel mentre incateno lo sguardo al suo, i suoi occhi non vogliono lasciarmi.
"Quando sarai guarita del tutto non sai cosa ho in serbo per te". Mi dice malizioso all'orecchio, mordicchiandolo.
"Smettila di provocarmi!" Gli sibilo contro, sentendo la sua risata cristallina.
"Shh! Tu non dovresti essere nemmeno qui" lo rimprovero con un sorriso sulle labbra.
"Ringrazia il mio lato vampiresco" mi dice, facendomi un'occhiolino.
"Se ti trovano qui che fai?" Chiedo furba, parlando a bassa voce.
"Niente, scappo."
Trattengo una risatina.
"Fifone". Scherzo.
Mi guarda intensamente e affogo nel suo sguardo.
"Ti amo" mi dice baciandomi sulle labbra.
"Anche io" rispondo, per poi accomodarmi di nuovo tra le sue braccia e sprofondare in un sonno tranquillo.
Vengo svegliata dalla luce che penetra dalla finestra, facendomi sbattere gli occhi più volte.
Aido non c'è più, vengo pervasa un secondo dal panico, ma poi mi ricordo che siamo in ospedale e che lui qui senza autorizzazione non poteva nemmeno starci; infatti lo vedo entrare qualche minuto dopo con una brioche e un succo.
I miei occhi si illuminano d'immenso.
"Brioche con la nutellaaaaaaa" Urlo felice.
Gliela strappo praticamente dalle mani trangugiandola in pochi secondi, sotto il suo sguardo divertito e schifato.
"Maiala" mi offende in tono scherzoso.
"Maiale" rispondo a tono.
"Capra" continua, ridendo.
"Gallina" ribatto.
"Il gatto, il topo, l'elefante, non manca  più nessuno, solo non si vedono i due unicorni". Canta Aido facendomi scoppiare in una risata poco controllata e sguaiata.
"Era liocorni idiota, non unicorni" continuo a ridere, facendolo sbuffare.
Veniamo interrotti dall'entrata dell'infermiera, che mi misura i parametri vitali, per poi portarmi Ryo.
I miei occhi si illuminano alla sua vista e lo coccolo dolcemente.
I suoi occhi ora sono del tutto aperti che mi guardano affamati.
Chiamo l'infermiera vampira.
"Scusi ma come faccio a capire se ha voglia di sangue o latte?" Domando.
L'infermiera sorride e mi spiega pazientemente cosa devo fare e quando.
"Quindi se ho capito bene se ha voglia di sangue tira fuori i canini e se ha voglia di latte inizia a fare il verso del poppare?" Chiedo, stranita.
Bah, io i neonati non li potrò mai capire.
Lei annuisce, lasciandoci soli.
Osservo Ryo e noto che sta per mettersi a piangere.
Tira fuori i canini, e li infila con forza sopra il mio seno.
"Aia! Ryo! Piano! Li hai piccoli ma fanno male" asserisco con tono di rimprovero.
Lui mi guarda indifferente e continua a succhiare come se niente fosse.
"Mhh andiamo bene..." dico rivolgendomi a Aido che ride sommessamente.
"Che hai da ridere?! Guarda che è anche figlio tuo" Gli ringhio contro.
Nel frattempo Ryo continua a bere indisturbato e decido di staccarlo dal mio seno, sentendomi leggermente più debole.
Il piccolo mi guarda male e inizia a piangere.
Guardo Aido disperata e glielo metto tra le braccia.
Rimangono fermi a guardarsi negli occhi e il mio cuore trabocca di gioia.
Ryo ha smesso di piangere e si addormenta tra le braccia di Aido.
Entra la dottoressa con un sorriso, leggendo dei fogli.
"Allora Hana come ti senti?" Mi chiede.
"Mh un po' stanca" rispondo sincera.
"Te la senti di camminare?" Domanda.
"Ma certo".
Mi alzo e muovo un passo, ma decido di rimettermi a sedere.
Che dolore! Il mio basso ventre si è dovuto allargare di tanti centimetri e decisamente fa male.
Aido mi guarda stranito, mentre posa un tenero bacio sul capo di Ryo.
"Che hai da guardare tu?" Chiedo rivolgendomi al biondo vampiro.
"Niente" risponde distogliendo lo sguardo, sotto il sorriso divertito della dottoressa .
"Dai riproviamoci" mi esorta la donna.
Mi rialzo, muovendo un passo e poi due, dolorante.
Mi mordo le labbra e continuo a camminare, sentendo dolore ad ogni passo che faccio.
Faccio avanti e indietro per un'ora e finalmente il dolore passa.
Vengo riaccompagnata nella mia stanza dalla dottoressa e noto Aido profondamente addormentato con Ryo in braccio.
Sorrido e mi metto nel letto.
"Allora premessa: niente rapporti sessuali per una settimana, aspetta che sia guarito tutto, bevi molto sangue e fai attività fisica, in modo tale da far riattivare il tuo corpo in maniera graduale.
All'inizio devono essere esercizi semplici, poi sempre più complessi e che richiedono una maggiore forza.
Se il bambino ha dei problemi, di qualsiasi tipo non esitare a chiamare il pediatra.
Domani ti dimettiamo". Mi dice la dottoressa, per lo più della mia stessa età.
"Grazie mille" sorrido.
Mi alzo dal letto e decido di fare una passeggiata con Shiki e Rima che aspettano da ore.
"Sei emozionata?" Mi chiede Senri.
Annuisco, fermandomi in mezzo al corridoio a riposare.
Senri e Rima non si fanno domande e aspettano pazientemente.
Ritorno successivamente nel mio letto, prendendo dalle braccia di Aido ancora addormentato, Ryo.
Lo guardo con amore, mentre i suoi occhietti mi scrutano inespressivi.
Lo amo già da morire.
"Non pensavo che la natura potesse donarci un bene così prezioso" mi dice Aido osservandoci e stropicciandosi gli occhi.
Sorrido e lo invito a sdraiarsi accanto a me, cosa che fa di buon grado.
"Credo sia arrivato il momento di mettere da parte la tua ascia da guerra, adesso a voi ci penso io" continua, baciandomi sulle labbra.
"Ma se non sei capace manco a farti una frittata" rido, canzonandolo, guardandolo di sbieco.
"Simpatia portami via" commenta irritato.
Sorrido, mettendo nella culla il piccolo.
"Non ti ho più visto in stanza" mi dice, accarezzandomi i capelli.
"Sono andata a camminare". Rispondo, guardando fuori dalla finestra.
"Ti fa ancora male laggiù? Se vuoi posso aiutarti io a guarire". Asserisce malizioso mentre la sua mano si infila sotto la tunica da ospedale.
Gli assesto uno schiaffetto leggero sulla mano,  facendolo desistere dal suo intento.
"Niente sesso per una settimana" lo informo vedendo i suoi occhi sgranarsi.
Aido smanetta senza dire una parola, come un pesce fuor d'acqua e mi viene da ridere.
"Credi di farcela?" Chiedo, trattenendo una risata.
"Assolutamente no" risponde con tono di voce allarmato.
"Oh andiamo è solo una settimana, potrai andare avanti con Federica" faccio una battuta a sfondo sessuale che però non viene colta.
"Federica?" Mi chiede stralunato.
"La mano amica" rispondo, sghignazzando.
Aido si sbatte una mano in fronte, disperato.
"Hana era pessima... davvero." Commenta, non nascondendo un sorrisetto.
"Pf non apprezzi mai la mia arte oratoria" ribatto indignata.
"Ma apprezzo molto di più i tuoi lavoretti orali."  Dice facendomi un occhiolino.
"Idiota".
"Devo essere sincero: nessun'altra riesce a farmi godere come fai tu".
Le mie guance si tingono di rosso, e Aido affonda un dito, sghignazzando.
"Smettila" sibilo, distogliendo lo sguardo.
"Se no?" Mi sfida.
"Ti picchio" rispondo.
Aido si stampa nella faccia un'espressione maliziosa, mentre sento le sue labbra posarsi sul mio collo dolcemente e la sua lingua tracciare un percorso che arriva fin sopra il mio seno.
"Aido" gemo a bassa voce, controllando la porta.
Tento di liberarmi dalla sua presa, preoccupata per eventuali occhiate indiscrete.
"Aido smettila, siamo in una stanza d'ospedale". Dico, trattenendo un gemito, mentre percepisco i suoi denti infilarsi nel bel mezzo del mio seno.
"Aido! Il capezzolo no però! Non mi sembri un bambino bisognoso di latte materno" ringhio, sentendolo ridere.
"E poi da lì non esce sangue, ma latte" aggiungo, diventando rossa per l'imbarazzo.
"Non devi vergognarti di niente è un processo naturale, vorrei averle io quelle". Dice malinconico, indicando il mio seno.
"Te le cedo volentieri" rispondo, sbuffando.
"Almeno toccarle posso?" Chiede con la faccia da cane bastonato.
"Ovvio che no".
"Massaggiartele?" Continua, speranzoso.
"Quale parte del non toccarmi il seno non ti è chiara?" Domando, sentendolo sbuffare.
"Credo non toccarmi il seno" ripete le mie parole, facendomi esasperare.
"Tieni le mani apposto Aido" ribadisco il concetto, facendogli perdere il sorriso.
"Che noia che sei, io mi sarei buttato sull'avventura adrenalinica" dice guardandomi.
Inarco un sopracciglio.
"Del tipo?" Chiedo, timorosa di sapere la sua risposta.
"sesso selvaggio in un letto d'ospedale" commenta malizioso.
Scuoto la testa sconsolata.
"Temo che tu debba aspettare" dico dispiaciuta.
"Ah e voglio avvertirti che dovremmo andarci piano comunque, un secondo pargolo non lo voglio." Aggiungo guardandolo.
"Come vuoi" sospira, sbadigliando.
Faccio lo stesso e vengo circondata dalle braccia calde di Aido.
Mi addormento, sorridente.
L'indomani mi fanno gli ultimi controlli e mi rispediscono a casa, nel tragitto del ritorno cullo Ryo tra le braccia, mentre a Aido è toccato il lavoro duro.
Arrivati davanti al cancello del Collegio veniamo accolti dalle fan urlanti di Hanabusa.
Si zittiscono in due secondi quando vedono me con Ryo in braccio.
Yori ci viene in contro e mi saluta con un bacio sulla guancia, facendoci le congratulazioni sotto lo sguardo indemoniato delle fan.
"Eh?! Hei! Guarda gli occhi, sono identici a quelli di Hanabusa... significa che... è diventato padre?!!!"
Le fan iniziano a farneticare e vedo qualcuna piangere sommessamente.
"Non avremo mai più una possibilità con lui!" Singhiozza una, confortata dall'amica che ha gli occhi diretti verso Shiki.
"E io invece non ho alcuna speranza con Shiki!" Sbraita, innervosita.
"Non abbiamo mai visto la ragazza con il pancione come è possibile?" Continuano a parlare le fan.
"Magari sono stati semplicemente discreti, a me piacciono molto insieme: lei sembra davvero dolce e carina, se Hanabusa ha scelto lei a me sta bene così; se lui è felice io sono felice" commenta una sorridendomi.
Ricambio il sorriso, mentre vengo stretta tra le braccia di Aido che mi posa un bacio sulla fronte, facendole andare in visibilio.
Proseguo il mio cammino tra Shiki e Kain che osservano il piccolo estasiati, mentre Aido rimane a chiacchiere con le fan per qualche minuto.
Mi giro e lo attendo, dando un bacio sulla guancia a Ryo.
Il piccolo inizia a piangere e tira fuori i canini.
Mi guardo attorno preoccupata.
"Aido" lo richiamo, facendogli intendere di sbrigarsi.
"Cosa è successo?" Sussurra.
"Ha tirato fuori i canini, bisogna andare" dico, coprendo al meglio Ryo.
"Shh piccolo mio" tento di calmarlo, ma strilla ancora di più, facendomi praticamente correre nel dormitorio Luna.
Entro e chiudo la porta alle mie spalle, offrendo il mio dito al piccolo pargolo, che beve con avidità.
"Maledizione Ryo! Ma perché devi farmi sempre male?"domando mentre Shiki se la ride sotto i baffi.
"Che hai da ridere tu? Ti farei provare i suoi dentini, poi me lo ridici" ringhio.
Aido ci raggiunge un po' più tardi, prendendo in braccio Ryo che si addormenta subito.
"Ahh un piccolo Vampiro mezzo sangue."'commenta Kaname avvicinandosi.
Mi pongo davanti a Aido, sbarrandogli la strada e guardandolo minacciosa.
"Non avvicinarti ne a lui ne a Ryo" sibilo, guardandolo male.
"Sta calma Hana, non voglio fargli del male" mi dice Kaname, tentando di proseguire.
Non mi muovo di un passo, facendolo sbuffare e allontanare.
L'azione che ha fatto ancora non mi va giù, lo tengo d'occhio.
"Posso?" Domanda Yuki avvicinandosi.
La guardo di sbieco, leggermente irritata, ma mi sposto.
So che non gli farebbe mai del male .
Osserva Ryo meravigliata, accarezzandogli una guancia.
"Chi ti ha detto che potevi toccarlo?" Domando, facendola gelare.
"Hana". Mi rimprovera Aido.
Sbuffo e mi siedo sul divano, affiancata da Hanabusa, Shiki, Rima e Ruka.
Ryo senza nemmeno accorgermene passa dalle braccia di Aido a quelle di Ruka che lo  culla dolcemente.
Sorrido e le faccio un occhiolino.
"A quando il primo figlio?" La punzecchio vedendo le sue guance rosse, nel frattempo a Kain gli è andata di traverso l'acqua  e si batte sul petto in cerca di aria.
Alzo le mani in segno di resa.
"Woo ragazzi calmi, era una battuta" ribatto, facendo ridere Aido.
La serata prosegue con tranquillità, fra risate, battute, vino e cibo.
Dopo cena, visto il caldo afoso dentro il dormitorio, decidiamo di uscire in cortile a goderci la brezza fresca.
Ci stendiamo sul prato a raccontare storie, aneddoti di quando eravamo più giovani, di due o tre anni fa.
"Ricordo che io non ti stavo tanto simpatico" commenta Ichijo, facendomi sorridere.
"Non è che non mi stavi simpatico è che mi sembravi un po' un maniaco sessuale"
Commento, facendo ridere gli altri.
"Perché ora non lo sembro?" Domanda Takuma, suscitando la risata di tutti.
"Uhh poi ricordo che all'inizio Ruka non la sopportavo per niente!" Dico, ridacchiando.
"Nemmeno io, ti guardavo e pensavo che eri decisamente strana e troppo piena di te.
Solo dopo mi sono resa conto che sei praticamente l'opposto" mi dice, abbracciandomi velocemente.
Le stampo un bacio sulla guancia sorridendo.
Rimaniamo svegli quasi per tutta la notte, quando ad un certo punto decidiamo di andare a letto visto l'ora.
Guardo il mio orologio che segna le tre di notte.
Ryo dorme beato e mi auguro che non si svegli e inizi a strillare.
"Ruka un favore; potresti tenere Ryo mentre mi vado a fare un bagno?" Chiedo gentilmente alla ragazza che si sta mettendo la camicia da notte.
"Non può tenerlo Aido?" Risponde e so già dove vuole andare a parare.
"No, è impegnato" dico, facendogli la linguaccia, mentre le metto in braccio Ryo.
"Niente atti sessuali davanti a mio figlio,tenterò di ricordarmi di bussare" la avverto, facendola ridere, mentre vedo Kain in mutande.
"Kain" gli do la buonanotte a mio modo, distogliendo lo sguardo e andando nella stanza che condivido con Aido.
Il biondo vampiro è steso sul letto, posiziono la culla vicino al lato dove dormo io e la preparo per infilarci Ryo quando torniamo dal bagno.
"Sei pronto?" Chiedo rivolgendomi a Aido che annuisce.
Ci avviamo nel corridoio che ci porta al bagno, di consuetudine entra Aido e seguo io, apprestandomi a chiudere la porta a chiave.
Accendo con il mio potere delle piccole candele già sparse per il bagno, rendendo l'atmosfera calda e accogliente.
"Tutto questo romanticismo?" Commenta Aido.
"Veramente le candele le ho sempre accese durante il mio bagno, che puntualmente veniva  sempre interrotto da te." Dico, punzecchiandolo.
"Questa si che è bella, ti voglio ricordare chi è che ha interrotto il mio bagno, si è presa la mia vasca e si è infilata dentro l'acqua già calda" Ribatte, spogliandosi.
"Io no di sicuro" dico con falsa ovvietà, facendolo ridere.
Le sue mani nel frattempo mi spogliano dei miei indumenti, lasciandomi nuda difronte al suo sguardo indagatore.
Mi accarezza il corpo con gli occhi, facendomi rabbrividire: mi sembra di sentire le sue mani addosso, anche se non è così.
"Sei bellissima, la gravidanza ti ha fatto crescere e adesso hai il volto di una donna" mi dice con tono di voce basso e roco.
"Mhh ti piacciono quelle mature?" Scherzo, infilandomi nella vasca, seguita a ruota da lui, che si posiziona dietro di me.
"Può darsi" risponde insaponandomi i capelli.
Chiudo gli occhi, rilassandomi completamente, mentre il calore dell'acqua distende i miei muscoli tirati.
Aido mi sciacqua i lunghi capelli e prende il pettine, iniziando a strigarli dolcemente.
È il turno del bagnoschiuma, se ne mette un po' sul palmo della mano, mi massaggia la schiena con delicatezza per poi farmi appoggiare la testa alla sua spalla.
Nel frattempo le sue mani mi lavano e mi insaponano con gentilezza, con una calma disarmante.
Il palmo della sua mano è sul mio seno che accarezza, facendomi venire i brividi.
Sento il suo respiro che si infrange nel mio orecchio, facendomi accaldare.
Le sue mani ora sono sulla mia pancia, proseguono sui fianchi e si interrompono dopo essere passate sotto il mio ombelico.
Mi sciacqua con il getto di acqua calda e sorrido.
"Grazie, ottimo servizio, quanto le devo?" Domando, facendogli scuotere la testa.
Adesso è il mio turno: sghignazzo maliziosa.
Le gocce d'acqua scendono dai suoi capelli biondi, bagnandogli il collo e il petto.
Monto sopra di lui, seguendo con la lingua la traiettoria delle gocce, facendolo rabbrividire.
Le sue mani si posano dolcemente sui miei fianchi mentre i miei denti mordicchiano il suo collo, facendolo gemere nel mio orecchio.
"Se continui così non riuscirò a fermarmi, se vuoi ritirarti fallo adesso". Mi dice guardandomi e noto che la sua pupilla si è dilatata, nascondendo l'azzurro.
Gli faccio cenno di no con la testa, mentre le mie labbra catturano le sua in un bacio appassionato.
Gli succhio le labbra, facendole diventare scarlatte mentre la mia mano lo accarezza delicatamente.
Sento il respiro di Aido accelerare, ha gli occhi chiusi e si morde le labbra.
Esplode in pochi minuti, stupendomi.
Mi sciacquo la mano, col sapone e lo osservo.
"Non pensavo che saresti durato così poco" commento, divertita.
"Sta zitta" Ribatte, con nonchalance.
Gli faccio la linguaccia e usciamo dalla vasca.
Ci asciughiamo in fretta e furia, per poi bussare alla porta di Ruka e Kain.
Entriamo con il loro permesso e noto lo sguardo malizioso di Ruka su di me.
Prendo dalle braccia di Ruka il piccolo, vedendola sghignazzare.
"Che hai da ridere?"
"Mi stavo chiedendo perché ci avete messo tanto".
"Ruka." Viene richiamata da un annoiato Kain.
"I dettagli te li dico domani, impicciona " la stuzzico sotto lo sguardo disperato di Aido e Kain.
"Andiamo porno star". Mi prende per un braccio Aido.
"Mi hai appena dato della porno star?" Ringhio.
"Si è un complimento" ribatte sbarazzino.
"Io ti uccido".
Aido mi sbatte una mano in faccia, con nonchalance.
"Aido"! Sibilo.
La conversazione si conclude qui, entriamo nella stanza e metto nella culla Ryo, che fortunatamente non strilla, ne piange.
Sbadiglio, assonnata, infilandomi nel letto gelido che mi fa rabbrividire, per poi sentire il piacevole calore sprigionato dal corpo di Aido.
"Allora io ora dormo, mi prometti che domani ci sarai ancora?" Chiedo, leggermente risentita.
Lui ride, annuendo e scompigliandomi i capelli.
Assumo un espressione irritata e lo ripago con la sua stessa moneta.
Aido mi fulmina con gli occhi, mentre lo vedo intento ad aggiustarsi i capelli biondi.
"Ma mi spieghi che te li aggiusti a fare, bisogna dormire tanto!"
"Shh" mi dice, spegnendo la luce.
"Antipatico"
"Shh". Risponde.
Gli assesto uno schiaffo in fronte, che rimbomba nel silenzio della notte.
"Hana!" Sibila.
"Shhh". Ribatto.
Aido sbuffa e mi abbraccia; crolliamo entrambi in un sonno tranquillo, ma vengo svegliata all'alba dal pianto di Ryo.
"Mhh no" biascicò contrariata,alzandomi.
Sbadiglio stanca e lo prendo in braccio.
Ryo ha lo sguardo vispo e mi osserva in attesa di qualcosa.
Ci impiego qualche minuto per capire  cosa voglia e poi capisco.
Tiro fuori il seno e la sua bocca è subito su di esso, che poppa con poca delicatezza.
Le sue manine minuscole sono appoggiate al mio petto.
Lo guardo mezza addormentata mentre lui continua a succhiare con decisione.
Dopo aver mangiato, lo rimetto nella culla, sperando che dorma un altro po, ma Ryo non vuole saperne di chiudere gli occhi; mi costringe ad uscire dalla stanza per andare a esplorare.
É al mondo da due giorni e già è curioso di ciò che lo circonda.
Tento di prendere prima un caffè, ma il piccolo pargolo me lo impedisce e ho quasi voglia di piangere.
Esco in giardino e noto i suoi occhietti azzurri guardare da una parte all'altra del cortile, profondamente attento.
Mi siedo su una panchina, tenendo Ryo seduto sulle mie gambe.
Sorride felice e gli poso un bacio sul capo.
Ryo si gira verso di me e si attacca ai miei lunghi capelli, facendomi decisamente male.
Continua a tirarli, giocarci, sbavare, mettermi le mani nella bocca per tutta la mattinata.
Quando il sole oramai è già alto vedo Senri e Kain uscire all'aria aperta, sgranchendosi.
Beati a loro.
"Buongiorno Hana" mi Dice Akatsuki, sedendosi accanto a me.
Biascico un buongiorno in risposta e noto lo sguardo di Kain su di me.
"A che ore ti sei alzata?" Chiede.
"All'alba" rispondo, stropicciandomi gli occhi mentre il piccolo continua a rimanere attaccato ai miei capelli.
Maledizione.
"Ryo basta per favore" lo imploro, mentre lui mi guarda divertito.
"Sei in piedi praticamente da 6 ore" mi dice stupito senri.
"Sembra che un treno sia passato sopra la tua faccia" mi prende in giro Shiki.
Riceve un dito medio in risposta; poco dopo esce Aido, con una tuta e una maglia nera.
Mi cerca con lo sguardo per poi sedersi al lato sinistro.
"Non ti ho più vista dopo che ti sei alzata, ti ha costretto a rimanere in piedi?" Mi chiede divertito, prendendo in braccio Ryo e liberandomi dalla mia tortura.
"Si" rispondo mentre sento le sue labbra posarsi sulla mia fronte.
Ryo inizia a piangere, svegliando praticamente tutto il vicinato.
Aido tenta di calmarlo inutilmente, mentre il piccolo tende le mani verso di me.
Lo accolgo tra le mie braccia, mentre continua a versare dei lacrimoni.
"Shhh" tento di tranquillizzarlo, lasciandogli dei piccoli baci su tutto il viso.
Smette di piangere e mi abbraccia il collo quasi come se fosse geloso.
Mi sorge un dubbio.
"Aido dammi un bacio" gli dico, osservando Ryo.
Aido si sporge verso di me, ma mentre tenta di far incontrare le nostre labbra, Ryo lo allontana.
Come pensavo.
"Così piccolo eppure così geloso... ma il complesso di Edipo non si ha intorno ai due anni?" Chiede Aido irritato.
"Si vede che per i vampiri non è così" commento, cullando dolcemente Ryo.
"Cosa è il complesso di Edipo?" Chiede stranita Rima.
"Il complesso di Edipo è una specie di concetto, non saprei dirtelo con certezza, che prevede un'attrito che si viene a creare fra il figlio maschio e il padre.
Il figlio è molto attaccato alla madre e vede il padre come un rivale.
Si basa originariamente sul mito di Edipo, che uccise il padre , per poi sposare la madre." Spiego in breve.
"Quindi mi stai dicendo che Ryo ti vuole come ehm compagna?" Chiede Kain, incerto.
"In pratica si, ma scoprirà da se, quando crescerà,  quale ruolo ricopre Aido e quale lui.
È una cosa normalissima nei bambini, solo che non capisco perché lui la stia manifestando a solo due giorni dal parto". Commento, incerta.
"Perché quando dovrebbe avvenire ciò?" Mi chiede interessata Rima.
"Intorno ai due anni" rispondo.
"Mah a dire la verità non mi sorprendo tanto, è un vampiro, non un bambino umano." Dice Aido.
"Aido potresti portarmi un caffè? Sto in piedi da ore" asserisco stanca.
"Arriva subito".
Lo ringrazio e mi godo l'aria calda .
Aido poggia la tazzina di caffè sul tavolino davanti a me.
Gli passo Ryo che però proprio non ne vuole sapere di stare in braccio a lui.
Sbuffo.
"Ryo! Smettila! È tuo padre, piantala di fare il geloso!" Alzo di poco la voce.
Ryo ammutolisce e sospiro, mettendolo tra le braccia di Aido.
Mi godo il mio caffè macchiato, sentendo comunque un gran sonno.
"Spero che almeno stanotte dorma, un'altra giornata così non la reggo"asserisco, rivolta ad Aido che si infila il pigiama venendo a letto.
La giornata è passata molto velocemente tra pianti , pannolini da cambiare e torture con i capelli.
Appena la mia schiena si sdraia sul materasso rilascio un gemito di soddisfazione.
Aido non fa in tempo a darmi la buonanotte che già sono nel mondo dei sogni.
Puntualmente vengo svegliata dal suo pianto, così le settimane seguenti.
Ormai mi sono abituata a dormire quelle poche ore  e a sentire il suo pianto "soave" svegliarmi la mattina.
I miei occhi in questo momento stanno tentando di rimanere aperti, invano.
Il caffè non ha più effetto, il tè nemmeno; ho imparato a chiudere gli occhi e dormire in quei momenti in cui sono da sola.
Io e Aido ormai non dormiamo nemmeno più insieme, Ryo si è posto in mezzo a noi perché non riusciva a dormire nella sua culla.
Sono disperata, più i giorni e i mesi passano più la sua gelosia si fa eccessiva .
"Basta!" Urlo un giorno sbattendo la mano sul tavolo, sotto lo sguardo stupito di tutti.
"Hana?" Domanda Aido osservandomi.
"Non posso andare avanti così! Non dormo da mesi! Questo maledetto mostriciattolo non fa altro che prendersi gioco di me, di noi.
Siamo o no vampiri? Bisogna imporci su di lui!
Gli facciamo fare sempre come vuole, ma da adesso non più.
Decido io quando mandarlo a nanna, decido io quando fargli il bagnetto!" Asserisco, mentre sento delle risatine in sottofondo.
"Che avete da ridere! Maledetti voi! Capirete di cosa parlo quando avrete dei figli! Vigliacchi!" Ringhio, suscitando una risata generale.
"Tesoro ti conviene dormire un po', ci penso io a Ryo" mi dice teneramente Aido, baciandomi le labbra.
Annuisco e gli lascio una carezza sul volto che lo fa sorridere.
Mi infilo sotto le coperte cadendo in un sonno profondo.
Vengo svegliata a metà pomeriggio del giorno dopo sentendo delle manine tirarmi i capelli.
"Ryo" biascico.
"Buongiorno Hana" mi saluta allegro Aido.
"Buongiorno a te" sbadiglio tirandomi su a sedere.
"Quanto ho dormito?" Chiedo.
"Un giorno e mezzo" risponde Aido, sorridendo.
"Un giorno e mezzo?! Come hai fatto a tenere per tutto questo tempo Ryo? Ha fatto storie? Ha pianto? Gesù avrà una fame da lupi" dico velocemente.
"Hana calmati, non ha fatto storie, ha già mangiato, gli ho già fatto il bagno e adesso è pronto per la poppata..
Sai gliel'avrei fatta fare io, ma non ho la materia prima" scherza.
"Grazie Aido" dico con sincerità.
Lui mi risponde con un sorrisone  e si infila sotto le coperte insieme a me e Ryo.
Attacco il piccolo al seno e inizia a poppare con forza.
Fa un piccolo ruttino, e si addormenta.
Wow.
Guardo Aido stupita e lui si stringe nelle spalle.
"Perché stasera non lasci Ryo ai tuoi? Ti porto a mangiare fuori". Mi dice Aido.
Ci penso su e acconsento.
"Madre potresti tenere Ryo mentre io e Aido siamo fuori?" Chiedo una volta entrata nella stanza.
Prendo in braccio Haru, che mi sorride.
A forza di prendere in braccio bambini avrò i muscoli.
Haru è ormai diventato un piccolo uomo, ha ormai un anno e cammina sui propri piedi, scorrazzando per tutto il collegio, facendo ammattire i miei e Shiki che gli va dietro.
Senri e Haru hanno raggiunto un rapporto che va quasi oltre al mio.
Shiki lo segue dappertutto, lo prende in braccio, lo fa mangiare.
Dal canto suo Haru non sembra affatto dispiaciuto di avere tutte queste attenzioni da Senri.
Sono sicura che avrebbe preferito lui al mio posto, ma caso vuole che io sia sua sorella.
"Certo, vai pure a divertiti cara" mi da un bacio sulla guancia mia madre.
"E a Haru chi ci pensa?" Chiedo.
"Oh non è un problema, Shiki lo verrà a prendere tra una mezz'ora e noi baderemo a Ryo. " risponde mio padre.
"Grazie mille! Vado a prepararmi" li saluto velocemente e mi incammino nella mia stanza.
Da sola in corridoio esulto come una demente.
Finalmente un po' di libertà!
"Hai vinto una scommessa che esulti in questo modo?" Chiede Ruka divertita.
"Maledizione Ruka sei sempre in mezzo alle scatole, come il prezzemolo" rispondo, leggermente spaventata.
"Ripeto, quando avrai un figlio te ne renderai conto di cosa significa avere anche un'ora di libertà." Aggiungo sgranchendo le braccia e la schiena.
La vecchiaia si fa sentire.
"Ecco... Beh... a proposito di questo, volevo chiederti un favore" la sua voce è tremolante e incerta.
"Dimmi pure". Le dico gentile, osservandola.
Si fa più vicina.
"Mi accompagni domani in farmacia?"
La guardo di sbieco, con un mezzo sorriso.
"A comprare cosa?" domando maliziosa e birichina.
"Un test di gravidanza" risponde a voce bassissima.
"Un cosa, non ho capito scusa". La esorto a parlare.
"Un test di gravidanza" ripete a voce più alta.
Sto per urlare, ma la sua mano mi tappa la bocca.
"Shh sta zitta disgraziata! Niente è sicuro! Prima voglio vedere il risultato poi te potrai urlare e io piangere". Mi dice in tono melodrammatico.
La guardo alzando un sopracciglio.
"Perché dovresti piangere?" Chiedo.
"Sarà un problema dirlo a Kain".
"Oh vedrai che non la prenderà male." La rassicuro.
"Ma non avete usato il preservativo?" Le pongo la stessa domanda che lei ha posto a me ben 9 mesi fa.
Lei alza gli occhi al cielo mandandomi a cagare.
"A domani stellina" le stampo un bacio sulla guancia.
Saltello fino in camera mia, per poi inciampare nelle mie scarpe e cadere come una pera cotta.
Maledizione che dolore!
"Hana ma che ci fai in terra? Sei caduta?" Tenta di non ridere il biondo vampiro.
"No è che mi sembrava che il tappeto avesse bisogno di coccole, quindi mi sono abbassata ad accarezzarlo, certo genio che sono caduta!" Ringhio, suscitando la sua risata.
"Ridi ridi delle disgrazie altrui" lo riprendo.
"Preparati sfigata" Ribatte Aido, chiudendosi in bagno.
Aw che gentilezza.
Mi preparo in un ora e mezza, facendo spalancare la bocca a Hanabusa.
Il mio vestito è corto, arriva a metà coscia, rosso sangue di pizzo, che lascia le spalle scoperte e aderente.
"Pensare che hai partorito solo da un mese.. sei bellissima! Pensavo che diventassi moscia" mi dice Aido, accarezzandomi una spalla scoperta.
Gli arriva una manata.
"Aia! Ma questo perché?!" Ringhia.
"E se fossi stata moscia? Qualche problema?!" Ribatto leggermente irritata.
"No no, solo che sei bellissima così." Tenta di difendersi.
"Chiudiamo qua il discorso".
"Si signora" risponde.
"Lecca culo" asserisco sghignazzando.
"Se potessi lo farei"
"Aido! Che schifo!" Rabbrividisco dal disgusto e dall'imbarazzo.
Sento la sua risata cristallina diffondersi nella notte.
Arriviamo in un ristorante vicino al collegio molto carino e illuminato dalle candele disposte nei vari tavoli.
Ci sediamo e ordiniamo.
Nel frattempo mi guardo intorno, incantata, sentendo lo sguardo di Aido bruciarmi addosso.
"Ti piace?" Chiede sorridente.
"Molto" rispondo, per poi soffermarmi su di lui.
Bevo un goccio di vino rosso per smorzare il silenzio, poi un'idea mi attraversa la mente.
"Dammi il dito".
Lui titubante allunga la mano, attenta che non guardi nessuno gli mordo il polpastrello, facendo cadere delle gocce di sangue dentro il bicchiere che si mescola al vino rosso.
"Piccola genia" mi complimenta Aido, sorridendo.
La serata procede tranquilla, fra battute maliziose, vino e risate.
Controllo l'orologio: le 11:30 di sera.
Paghiamo e usciamo dal ristorante, erano mesi che non toccavo più alcol sono leggermente brilla, rido fin troppo sotto lo sguardo divertito di Aido.
"Sei ubriaca?" Mi chiede, guardandomi con i suoi occhi cristallini.
"Io? No. Leggermente brilla" confesso, ridendo.
"E vai fuori con un bicchiere di vino?" Continua a prendermi in giro.
"Sta zitto" lo riprendo, sorridendo.
Il venticello fresco raffredda le mie guance calde e rosse, trasportando un forte odore di rosa selvatica.
"Mhh facciamo un test" esordisce Hanabusa, sorridendo malizioso.
"Questa frase mi provoca già i brividi" confesso, facendolo ridere.
"Un test per misurare quanto alcol hai in corpo; il test è semplice, consiste nel fare cose sconce qui, adesso." Si stampa nel volto un sorriso di sfida.
"Aido, ma qui? È pieno di gente" squittisco, leggermente preoccupata, ma molto determinata.
"È proprio questo il bello" sussurra nel mio orecchio mordicchiandomi il lobo.
Lo prendo per mano, sorprendendolo e avvicinandomi ad un albero leggermente più coperto, ma pur sempre ben visibile.
"E ora?" Chiedo, sentendo il cuore in gola.
Gli occhi di Aido si tingono di un rosso scarlatto e sogghigna.
"Ora ti godi il momento".  Le sue labbra percorrono il mio collo con bramosia, mi lascia vari succhiotti.
Fa calare leggermente il mio vestito, mentre le sue labbra si posano dolcemente prima del mio seno, succhiando anche in quel punto.
Mi fa girare di spalle, continuando a baciarmi per poi infilare una mano sotto il vestito.
Osservo con gli occhi socchiusi la gente che passa davanti a noi, non ci sono lampioni, solo qualche luce delle case in qua e in la, siamo in penombra.
"Non lo trovi eccitante?" Mi chiede, mentre le sue labbra si posano dietro il mio collo, lasciandomi sfuggire un gemito.
Le sue dita mi accarezzano lentamente e dolcemente facendomi andare in estasi.
"Ti prenderei qui adesso, ma so che non sei così ubriaca da fare una tale idiozia. Andiamo" le sue dita smettono di toccarmi, facendomi ringhiare.
"Questa cosa che mi neghi l'orgasmo quando ti pare deve finire." Sibilo nervosa.
"Non preoccuparti principessa, so come farmi perdonare." Mi dice facendomi un occhiolino.
Lo maledico in silenzio e noto con piacere che abbiamo raggiunto il collegio in pochi minuti.
Mi prende in braccio in modo frenetico, appassionato, strappandomi il vestito con forza.
Non ci bado troppo presa dai suoi baci lussuriosi e dai suoi morsi sensuali.
Lo sento dentro di me, in pochi secondi e gemo dal dolore.
Maledizione!
Delle lacrime mi scorrono sul viso, Aido le asciuga con le labbra chiedendomi scusa.
Lo bacio, abituandomi alla sua presenza, mente unisco le nostre mani.
Lo sento dappertutto, lo sento dentro di me, come un sentimento che non si può lavare via, come la più dolce della melodia.
Il suo respiro diventa il mio, mi impossesso della sua bocca con dolcezza e passione sentendolo gemere sulle mie labbra.
Mi bacia il collo con delicatezza, amore, lo sento irrigidirsi e arrivare al culmine.
Si sdraia al mio fianco, stanco e sorridendomi leggermente.
Sbadiglio, assonnata; sto per chiudere gli occhi ma mi rendo conto che di la ad attenderci ci sono i miei genitori con Ryo.
Mi infilo un maglione di Aido, senza reggiseno, bussando alla loro porta e entrando con il loro permesso.
Ringrazio per la loro disponibilità e mi porto Ryo in camera.
Aido emette un sonoro sbadiglio, gli tappo la bocca con la mano ridacchiando, dopo aver messo Ryo nella sua culla, imponendogli di non fare storie.
"Nobile vampiro non c'è che dire" commento sogghignando.
Non ottengo alcuna risposta, lo guardo e noto che è profondamente addormentato.
"Buonanotte anche a te fiorellino." Dico, spostandogli i capelli dal viso, e cadendo in un sonno profondo.

SPAZIO AUTRICE: scusate il ritardo! Scusate davvero!
E grazie per le 354 visualizzazioni... ragazze vi amo non c'è che dire! GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
E niente fin da questo capitolo possiamo vedere il carattere molto complicato del piccolo Ryo, ma scoprirete più avanti tutte le sue avventure...
e Ruka?!! Hehehehe.
Vabhe, ringrazio le persone che continuano a seguirmi e supportarmi.

(i miei contatti tanto ormai lo sapete).

Have a nice life 🍀

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