27 capitolo

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Perché? Perché esistiamo? Perché la donna è debole e l'uomo è forte? La donna se ci pensiamo bene secondo le sacre scritture, è stata creata da una costola di Adamo, non dalle gambe o da un piede.
Perché viene considerata inferiore? Ma soprattutto la domanda che mi ronza in testa, come una zanzara fastidiosa è: perché Aido ha deciso di rubarmi la mia dignità? Perché ha deciso di stuprarmi? Non ne aveva il diritto!
Mi agito, sento voci, urla, brividi, fuoco e ghiaccio.
È tutto dentro la mia testa? Ma soprattutto, perché continuo a sentire un ronzio nelle orecchie?
Un urlo più forte di tutti mi fa aprire gli occhi.
Osservo frastornata la stanza in cui mi trovo: è la mia camera!
Davanti ho lo sguardo preoccupatissimo di Aido, quello di Rima e di tutti gli altri.
"Ma cosa?" Domando, guardandomi attorno come se venissi da un'altra epoca.
Osservo il mio vestito e guardo in basso: non c'è sangue, non ho lividi sul corpo.
Mi tocco la testa, sentendo un grande dolore.
Un bernoccolo?
Vedo la mano di Aido attorno alla mia e lo scanso con una spinta.
Sono sudata, bagnata dalla testa ai piedi.
Il ricordo dello stupro è ancora vividissimo in me; osservo Aido con odio e rabbia.
"Mi dite cosa diamine ci fate nella mia maledetta stanza? E tu mostro che non sei altro perché sei qui? Non ti è bastato in bagno?" Domando, mentre lo vedo sollevare un sopracciglio.
"Hana ma di che stai parlando?" Mi chiede avvicinandosi.
"No! Stai lontano!" Urlo, spaventata indietreggiando.
"Hana sono io!" Dice con voce roca.
"No! Vattene!" Continuo a sbraitare.
"Chi ha pulito il sangue?" Domando.
Tutti continuano a guardarmi come se avessi tre teste e questo non fa altro che farmi innervosire.
"Ma di quale sangue stai blaterando?" Mi domanda Shiki.
Non lo avevo notato e appena sento la sua voce avvampo.
"Il sangue che era in bagno! Il mio sangue!" Sbraito.
"Quello che questo mostro ha fatto uscire toccandomi contro la mia volontà!" Aggiungo, mentre vedo Aido spalancare la bocca.
"Hana sai che non ti farei mai del male!" Mi dice Aido addolorato.
Lo guardo scettica, mentre gli altri osservano in silenzio.
"Allora?! Cosa diamine ci fate nella mia stanza?!" Domando.
"Aido ci ha chiamati quando sei caduta, non apri gli occhi da 4 giorni; urlavi, ti dimenavi, abbiamo sentito anche versi che sinceramente avrei non voluto sentire.
Il peggio è stato ieri: urlavi davvero tanto e continuavi a ripetere: "no! Aido fermati! No non farmi del male!". Dice Ruka, guardandomi preoccupata.
Cosa?
"Cosa?" Domando.
Mi rimetto in piedi barcollando; sinceramente? Non ci sto capendo più niente.
La testa mi sta esplodendo, ho sete da morire.
"Dov'è Sara?" Domando.
"Ha lasciato il collegio." Dice Rima.
"Oh una scocciatura in meno." Commento, maledicendo il mio mal di testa.
"Scusatemi potete lasciarmi da sola con Aido?" Domando.
Loro annuiscono e rimango nella stanza con Hanabusa che continua ad osservarmi preoccupato.
"Aido ho bisogno di fare chiarezza, rispondi brevemente alle mie domande e non ne porre altre." Dico, mettendomi a sedere.
"Dimmi pure."
"Mi confermi che hai scopato con Sara Shirabuki?" Chiedo, sperando in un no secco.
"Confermo, ma ti ripeto che non ero in me, che non volevo e che farò di tutto per riaverti Hana." Asserisce.
"Questo lo deciderò io, dopo che avrai risposto a questa domanda: ti ricordi cosa è successo in bagno?"
"Sinceramente? No, Hana non capisco a cosa ti riferisci, ma se mi stai a due metri di distanza devo averti fatto parecchio male" commenta.
Sospiro.
"Io non capisco se sia successo davvero.." dico, mentre sento la testa martellarmi.
"Successo cosa, esattamente?" Continua imperterrito Aido.
"Mi hai stuprato in bagno.. contro la mia volontà; eri furioso per il fatto.. vabhe niente, e hai deciso di punirmi una seconda volta, lasciandomi in un bagno di sangue, mi hai dato della puttana, non eri te Aido" dico, sentendo gli occhi bagnarsi.
Aido mi si avvicina, e mi scanso, impaurita, ma lui non si da per vinto e continua il suo percorso.
"Hana ti ho fatto male una volta e mi sono pentito amaramente; non ti toccherò mai più senza che tu lo voglia.
Mi dispiace che tu abbia dovuto sognare quel momento, ma stai tranquilla non è mai accaduto." Mi dice con tono di voce tranquillo, calmo e pacato.
Un sogno?! Era tutto, un fottuto sogno?! Da una parte ne sono felice, dall'altra continuo a rimuginarci; sembrava tutto così vero.
"Grazie mille, puoi andare." Lo informo.
"Mi chiami Shiki per favore?" Chiedo.
Lui annuisce e si scambia con Shiki che mi abbraccia teneramente.
Ho paura a fargli questa domanda, ma devo chiederglielo.
"Shiki... ti parrà strano, davvero, soprattutto molto inconveniente, ma ho bisogno di saperlo.
Io e te abbiamo.. ehm.." tentenno e lo vedo arrossire come un peperone.
"Cristo Hana! No! Cioè mi piacerebbe, ma no! Non.." si interrompe anche lui e si gratta il capo imbarazzato.
Maledizione ho sognato di scopare col mio migliore amico.
"Quindi erano quelli i versi che sentivo.. hai la brutta abitudine di parlare nel sonno.
Dimmi, ti piaceva?" Chiede malizioso Senri, facendomi andare di traverso l'acqua.
"Fatti gli affari tuoi!" Commento divertita.
"Hei! Stavi scopando con me! Certo che sono affari miei!" Mi dice, indispettito.
"E va bene! Si mi piaceva!" Rispondo, facendolo ridacchiare senza ritegno.
Idiota.
Quindi, alla fine: era tutto uno stupido sogno!
Aido non ha mai toccato il mio corpo, e Shiki uguale.
Ho bisogno di sapere un'ultima cosa.
Corro in contro a Aido e lo appiccico al muro.
"Rispondi a questa ultima domanda e ti dirò il mio verdetto."
Lui annuisce e aspetta pazientemente.
"Sei, o non sei andato una seconda volta con la Shirabuki? Si è o non si è seduta sulle tue gambe in un momento in cui volevo strozzarla?" Domando, incuriosita.
"Certo che no! Ti ho già detto e ripetuto che amo solo te e che mi pento di averti fatto soffrire così tanto! Addirittura ho pensato di andarmene per non farti più stare male!
Hana io ti amo con tutto me stesso, ho chiesto appositamente che Sara se ne andasse, ha minato troppo il Collegio con i suoi inganni! Kaname l'ha espulsa!" Mi informa.
Mi tappo la bocca e inizio a saltellare come una cretina.
Non mi interessa se mi ha tradita, non mi interessa se mi ha fatto soffrire, la gioia del sapere che non è un mostro mi si propaga nelle vene e mi spinge a saltare in braccio a Aido baciandolo con trasporto.
"Hana! Hana aspetta! Cos'è questo bacio?" Domanda, sorridente.
"Avevo voglia." Dico solamente.
"Mi hai perdonato?"
Annuisco e questa volta è lui a baciare me.
"Non ti deluderò una seconda volta." Mi dice portandomi nella camera da letto.
Nonostante la felicità tentenno.
"P-per favore fai piano." Lo avverto, rabbrividendo.
"Posso vedere cosa ti ho fatto per ridurti così?" Domanda.
Annuisco e tira fuori i canini, liberando il collo dai lunghi capelli.

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